Allora, eccomi qui che scrivo una recensione come una matta sperando di essere la prima cc.
Allora, innanzitutto grazie per i ringraziamenti (perdona la figura etimologica ahahah), sei tu quella dolcissima e io sono super fortunata ad averti come amica.
Per quanto riguarda la storia, la ho amata in ogni singola parola.
Lo ho detto mille volte, ma lo ripeto, sei l'unica scrittrice che riesce a caricare di senso ogni parola e a trasmetterti un milione di cose con una semplicità devastante.
Esco dalle tue storie con le pupille dilatate, per parafrasare la Maraini.
La seconda persona è un tratto che amo nelle storie, perché da l'idea di una presenza esterna che quasi tortura il protagonista, come se la mente di Paul lo stesse dolorosamente beffeggiando.
Ci entra la perfezione in 200 parole? Ecco, ho scoperto di sì.
Amo anche il paragone con il temporale e la pioggia, e come si accosti alla figura di John.
Sì, era un cataclisma, ma i suoi temporali non duravano poi molto, e lasciavano tornare sempre il sole (Dai Paul, stay strong).
Questa frase mi è piaciuta particolarmente:
"La pioggia sparisce, come gli insulti.
I tuoni si placano, come anche i litigi.
Le nuvole lasciano spazio al sole. Torna il sole, torna il sorriso di John, torna la sua mano nella tua.
È così che andrà."
Andrà così, sì, lo spero anche io con Paul cc. L'accenno alla mano di John che si riallaccia a quella di Paul, come se tornasse a casa, mi ha stretto il cuore, è bellissima.
So che ho dimenticato altre mille cose da dire, ma purtroppo son fatta così cc.
Sei sempre la solita maestra e artista, complimenti.
Un bacio! |