Ragazzo, stento a credere che ciò che scrivi parta da te stesso, essendo un corollario di cliché. Oltre all'assenza di una punteggiatura adeguata (non dirmi che ti rifai a Marinetti, perché tal volta le virgole le ficchi), trovo un po' ripetitivo l'utilizzo di alcune formule e parole, come ad esempio "pensieri miei", che ho notato non ritorna solo in questa tua poesia. A volte pare piacevole alla lettura per le rime inserite nei versi, ma francamente mi atterra un po' la banalità di alcuni concetti, cavolo, non credo che tu sia così privo di identità, che tu senta le identiche "nugae" che trovi sui Baci Perugina.
Che non ti atterri la mia critica: è un'esortazione a migliorare.
In ogni caso, se ti va, possiamo confrontarci in privato sui nostri scritti, così da valutarci insieme l'operato e darci consigli, poiché, alla fin fine, non esistono più i Dante o i Boccaccio della nostra letteratura (ahimé).

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