Contrariamente a ciò che affermi nel commento, io sono arrivata alla fine di questo scritto. Una storia di genere introspettivo, che descrive con minuzia e attenzione le sensazioni provate dalla protagonista. Come ripete più volte, lei non è felice, e sente un enorme peso gravarle sul cuore. Anche io ho scritto una storia di questo genere, e gradirei che tu la leggessi, pur senza cancellare questo tuo lavoro, molto ben riuscito e degno di nota nel suo genere. Spero di risentirti presto,

Emmastory :)

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Uhm...tutta la prima parte di questo scritto mi ha fatto tornare alla mente il detto "art never comes from happiness" perchè sembra che lo rispecchi in parte. La parola "felicità" qui però non credo vada intesa come sentimento in sè ma più che altro come "desiderio di condividere la propria felicità", aspetto su cui tutti gli autori differiscono molto da una persona normale. Si sa che per arrivare a ideare certe opere bisogna essere dotati di una sensibilità particolare, quindi alla domanda "Oramai si era abituata all’idea che la colpa fosse propria, del resto…se tutti scappavano da lei, non potevano essere tutti sbagliati no?" la risposta invece è proprio sì, sono "gli altri" a non essere al suo livello, non viceversa. Mi viene in mente per esempio lo scrittore Coelho che in gioventù era addirittura stato ricoverato in manicomio perchè fortemente "diverso" dagli altri, e ora invece con le proprie opere emoziona milioni di persone.
Comunque, sto divagando :) a me dispiacerebbe se la cancellassi, perchè trovo che sia un ottimo scritto. Le sensazioni che prova la protagonista sono molto vere, molto "sentite" se mi passi il termine, quindi molto vicine a quelle che potrebbe provare ognuno di noi. Come one-shot introspettiva comunica in maniera più che efficace quello che vuole dire, quindi l'obiettivo di chi scrive qua è stato pienamente centrato.
Io la bandierina verde la metto, poi ovviamente deciderai tu :)