Questa fanfic è qualcosa di spaziale (?)
Premetto che non ho quasi mai letto fanfic di questo genere, soprattutto perché quando mi metto a leggere su efp cerco delle “cavolate” che mi facciano evadere da quello che sono costretta a leggere tutti i giorni oppure che semplicemente voglio leggere io. Per questa serie di motivi, non so se ci siano degli scritti come questo, però, tanto per capirci, mi è piaciuto molto. Non è una di quelle storie che appena finisci di leggere ti scaldano il cuore e ti viene quasi spontaneo dire: “cavolo, questa ff era proprio bella”, ma è una di quelle storie che ti lasciano l’amaro in bocca perché spiegano cose vere e lezioni di vita. Racconti di una tematica difficile sia da descrivere che da capire e credo che tu sia riuscita a fare questo argomento tuo in modo da facilitarne la comprensione ai lettori.
Per quanto riguardo la grammatica non ho trovato errori gravi, anzi la lettura mi è sembrata alquanto fluida. Lo stile che hai usato e la suddivisione del racconto (l’uso delle parole della canzone all’inizio, del corsivo per indicare i dialoghi più lontani e “freddi”) è stata efficace per farmi immedesimare nella mentalità della protagonista.
L’unico appunto che sento di farti è che forse, avresti potuto approfondire un po’ di più la caratterizzazione di Leda e non dedicare solamente due righe a dire il motivo per cui era diventata ossessiva.
In ogni caso, hai fatto veramente un buon lavoro.
Vado a recensire l’ultimaa!
Road_sama
 

Questa fanfiction è bellissima. Mi ha dato uno schiaffo, sebbene affettuoso, e miha portato a leggerla tutta e con coinvolgimento tale che man mano io stessa cercavo al mio fianco l'occhio agitato della protagonista. Nonostante sia semplice nelle parole, non lo è affatto nei significati che si portano a dietro i periodi, così ben legati fra loro da creare un pensiero familiare poiché comune e piacevolmente leggibile- chi, non potrebbe immedesimarsi almeno un poco, leggendo di pensieri intimi ma spiegati con infinita chiarezza. La mia mente ha immginato in maniera tremendamente precisa ogni gesto ed ogni mossa dela protagonista, di Irene, il volto confuso e sbiadito di Davide. È delicata, reale, piacevole. Complimenti, cara!

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