Come prologo non è affatto male tutto sommato,hai usato la prima persona per ogni pov e questa è stata una buona scelta,principalmente per dare la possibilità ai lettori d'immedesimarsi meglio nei tre personaggi principali della tua storia.
L'unica cosa che mi ha lasciata un po' perplessa é l'uso dell'animale Lupo,come nome di persona,mi semra più valido come soprannome,ma vabbé, la storia è tua dopotutto :)
Qui sotto ti scrivo degli appunti su eventuali modifiche da apportare al capitolo per migliorarlo,sono pochi,anche perché è scritto piuttosto bene :)
1) Dedico questa storia a Memy efp, inconsapevole mura inspiratrice di questa storia <3
Prologo---> credo che questo sia un semplice errore di distrazione 'mura' e che tu volessi dire "musa".
Inoltre, ti consiglio d'inserire una spaziatura tra la dedica e il prologo,magari puoi aumentare il carattere della scritta "prologo" per non farlo confondere con la dedica.
Ti consiglio anche di fare un ulteriore spaziatura anche tra il prologo e il testo del capitolo.
Riguardo l'uso del colore rosso per distinguere eventuali dediche e note d'autore dal testo della storia va benissimo invece.
Anzi,lo prendo come appunto personale,io in genere mi limito a mettere dello spazio e a scrivere eventuali note o avvisi,con un carattere diverso :)
2)POV.CASSANDRA
Bip bip ecco la sveglia che suona, salto giù dal letto come un missile, lego immediatamente i miei lunghi capelli e mi guardo allo specchio, mi sorrido
-Buon giorno Cassandra-dopo essermi salutata corro fuori, nel bagno.
Mi infilo velocemente sotto la doccia, pronta a ricaricarmi di ogni energia, dovevo affrontare l'ultimo anno del liceo, eh si alla fine ci ero arrivata anche io nel quinto; l'anno della maturità, l' anno in cui si smetteva d'essere ragazzini con crisi ormonali e si diventava adulti. Uscita dalla doccia riguardo la mia immagine allo specchio, ero cresciuta davvero tanto, ricordo ancora il primo giorno del primo liceo, ero agitatissima mi tremavano le gambe e mi sentivo terribilmente brutta...Avete presente la racchietta di quel telefilm argentino come si chiamava...
-Patty-urlo, in preda ad un'illuminazione.
Si ecco ero bruttina quanto lei, apparecchio, occhialoni e stupide fasce tra i capelli, ma come lei pian piano sono diventata un bel cigno, non voglio assolutamente vantarmi, perchè sono sempre molto insicura della mia bellezza, ma mi sono liberata presto di tutte quelle cosette che mi rendevano brutta ed ho migliorato come potevo il mio aspetto. Ho dei grandi occhioni azzurri, fin troppo grandi ed espressivi, è vera quella frase che recita ''Gli occhi sono lo specchio dell'anima'' io con i miei occhi non so proprio mentire, sono un libro aperto; dei lunghi capelli castani ed ondulati, adoro le mie piccole onde fra i capelli, delle labbra carnose che adoro mordicchiare delle guance paffutelle e degli zigomi pieni, bhe si dai son carina, non sono da buttare.
-Cassandra farai tardi-sento mia madre urlare da sotto e constato che ha ragione.
Corro in camera e mi infilo i vestiti che avevo preparato la sera prima, un adorabile e semplicissimo top bianco, con gli jeans aderenti ed una giacchetta blu elettrico, metto un filo di lucidalabbra, spazzolo velocemente i miei capelli e scendo sotto.
-Tesoro cosi contenta di andare a scuola?-mi domanda mia madre ridendo.
-Mamma è l'ultimo anno-sorrido.
--->(mia correzione) POV.CASSANDRA
Bip bip, ecco la sveglia che suona, salto giù dal letto rapida come un missile, lego immediatamente i miei lunghi capelli e guardo sorridente il mio riflesso allo specchio.
- Buon giorno Cassandra - dopo essermi salutata corro in bagno.
(a meno che Cassandra sia americana e che quindi abbia una camera, con dei disimpegni in mezzo,sullo stile di alcune case americane di alcuni telefilm che ho visto,per entrare nel proprio bagno in camera,mi sembra abbastanza palese che debba uscire dalla propria stanza,per andare in bagno a lavarsi,senza dover specificare di andare fuori )
M'infilo velocemente sotto il getto dell'acqua calda della doccia, pronta a ricaricarmi di ogni energia.
Dovevo affrontare l'ultimo anno del liceo... eh sì, alla fine ci ero arrivata anche io nel quinto; l'anno della maturità, quello in cui si smetteva d'essere dei ragazzini in piena crisi ormonale e si diventava adulti.
Uscita dalla doccia,dopo essermi asciugata per bene il mio corpo ed essermi asciugata perfettamente i capelli,oltre ad averli rilegati in una coda di cavallo col mio elastico preferito, riguardo la mia immagine allo specchio.
Ero cresciuta davvero tanto, ricordo ancora il primo giorno del primo anno di liceo, ero agitatissima, mi tremavano le gambe e mi sentivo terribilmente brutta...
Avete presente la racchietta di quel telefilm argentino :"Il Mondo di...",ma come diamine si chiamava...
- Patty!- urlo, in preda ad un'illuminazione improvvisa.
Sì, ecco ero bruttina quanto lei,avevo un apparecchio stile armatura medioevale, degli occhialoni con delle lenti spesse come i fondi delle bottiglie e delle stupide fasce tra i capelli.
Ma come lei ,pian pianino sono diventata anch'io un bel cigno, non voglio assolutamente vantarmi, perchè rimango ancora molto insicura della mia bellezza, ma mi sono liberata di tutte quelle cosette che prima mi oscuravano ed ho migliorato come ho potuto il mio aspetto esteriore.
Ho dei grandi occhioni azzurri,forse anche fin troppo grandi ed espressivi, è vera quella famosa frase che recita :"Gli occhi sono lo specchio dell'anima''.
Io con i miei occhi non so proprio mentire, sono un libro aperto; ho dei lunghi capelli castani ed ondulati, adoro le mie piccole onde,poi ho delle labbra carnose, che adoro mordicchiare, delle guance paffutelle e degli zigomi pieni.
Beh sì dai ,sono una ragazza carina, non sono totalmente da buttare.
- Cassandra,sbrigati o farai tardi!!! - sento mia madre urlare da sotto e constato,guardando l'orologio da polso che mi sono portata dietro per tenere d'occhio l'ora, che ha ragione.
Corro in camera e m'infilo i vestiti che avevo preparato la sera prima, un adorabile e semplicissimo top bianco,dei jeans aderenti ed una giacchetta blu elettrico...poi mi metto un leggero filo di lucidalabbra alla pesca, spazzolo velocemente i ciuffi davanti dei miei capelli e scendo di sotto.
- Tesoro sei cosi contenta di andare a scuola? - mi domanda mia madre ridendo.
- Mamma è l'ultimo anno! - le rispondo io,sorridendole di rimando.
3)POV.LUPO
Il mio cellulare inizia fastidiosamente a trillare, è la mia sveglia.
-Maledizione-dico dando un pugno al comodino.
Mi tiro su a sedere e mi accarezzo il viso.
-Devo anche farmi la barba-sbuffo.
Mi allontano dal mio amato letto ed inizio a stirarmi per bene, faccio un sonoro sbadiglio, prendo i primi vestiti che trovo sulla poltroncina e mi dirigo verso il bagno.
-Credevo non volessi alzarti-dice mia madre ridendo, davanti alla porta del bagno.
-Purtroppo devo-sbuffo e mi avvicino a lei lasciandole un tenero bacio sulla guancia.
-Fatti la barba piccolino, il primo giorno di scuola si deve esser perfetti-ride e mi accarezza il viso, indugiando sui fastidiosi peletti.
-La barba ha il suo certo fascino-affermo malizioso.
-Fatti una doccia-ride.
Entro in bagno, poso i vestiti sul mobile e mi libero di quei fastidiosi boxer, sembrerò pazzo ma si odio indossare la biancheria intima; prima di infilarmi nella doccia osservo il mio volto, sorrido la barba aveva davvero il suo fascino dava quel non so che da uomo ai miei lineamenti rigidi, ai miei profondi occhi verdi ed ai miei nerissimi capelli corti.
-La lascerò-mi accarezzo il viso e mi infilo nella mia piccolissima doccia dalle piastrelle verde acqua.
Mentre mi insaponavo velocemente il corpo riflettevo a cosa volevo ottenere quel anno...
Volevo dimenticare il fatto che i miei si fossero separati.
Volevo uscire da quella maledettissima scuola con un mezzo voto decente.
Volevo spassarmela, a quest'ultimo mio pensiero sorrido.
-Lupo-sento mia madre urlare, doveva essere veramente tardi.
-Odiosa scuola-sbuffo asciugandomi velocemente.
Mi vesto, metto un po' del mio solito profumo e corro in camera a prendere il mio giubbotto di pelle, io senza quello non vado da nessuna parte, mi osservo l'ultima volta prima di andare per darmi un'ultima sistematina, non che io sia uno precisino ma non voglio fare cattiva figura proprio il primo giorno di scuola considerando quanto ragazze oggi saranno presenti.
-Lupo sei pronto-affermo convinto allo specchio.
Si mi chiamo Lupo, imbarazzante? No io lo trovo esageratamente eccitante ha ragione mia madre ho gli occhi e l'istinto di un lupo. Sorrido malizioso a quel pensiero e poi esco di casa, pronto a cacciare.
--->(mia correzione) POV.LUPO
Il mio cellulare inizia fastidiosamente a trillare, è la mia sveglia.
- Maledizione - dico dando un pugno al comodino.
Mi tiro su a sedere e mi accarezzo il viso.
- Devo anche farmi la barba - sbuffo.
Mi allontano dal mio amato letto ed inizio a stirarmi per bene, faccio un sonoro sbadiglio, prendo i primi vestiti che trovo sulla poltroncina e mi dirigo verso il bagno.
- Credevo non volessi alzarti - dice mia madre ridendo, davanti alla porta del bagno.
- Purtroppo devo - le rispondo io sbuffando, avvicinandomi nel contempo a lei per lasciarle un tenero bacio sulla guancia.
- Fatti la barba piccolino, il primo giorno di scuola si deve esser perfetti - ride e mi accarezza il viso, indugiando sui fastidiosi peletti.
- La barba ha il suo fascino - affermo malizioso e sicuro di me.
- Fatti una doccia - ride.
Entro in bagno, poso i vestiti sul mobile e mi libero di quei fastidiosi boxer, sembrerò un pazzo, ma io odio indossare la biancheria intima. Prima d'infilarmi nella doccia osservo il mio volto allo specchio, sorrido la barba aveva davvero il suo fascino, dava quel non so che da uomo ai miei lineamenti rigidi, ai miei profondi occhi verdi ed ai miei nerissimi capelli corti.
- La lascerò - mi accarezzo il viso e m'infilo nella mia piccolissima doccia dalle piastrelle color verde acqua.
Mentre m'insaponavo velocemente, riflettevo a cosa volevo ottenere quel anno...
Volevo dimenticare il fatto che i miei genitori si fossero separati.
Volevo uscire da quella maledettissima scuola con un mezzo voto decente.
Volevo spassarmela, a quest'ultimo mio pensiero sorrido.
- Lupo! - sento mia madre urlare, doveva essere veramente tardi.
- Odiosa scuola - sbuffo nuovamente uscendo e asciugandomi velocemente.
Mi vesto, metto un po' del mio solito profumo e corro in camera a prendere il mio giubbotto di pelle, io senza quello non vado da nessuna parte.
Mi osservo per l'ultima volta prima di andare per darmi un'ultima sistematina, non che io sia un tipo precisino ma non voglio fare cattiva figura proprio il primo giorno di scuola, considerando poi quante ragazze oggi saranno presenti.
- Lupo sei pronto - affermo convinto guardandomi allo specchio.
Sì, mi chiamo Lupo, é imbarazzante? No, io lo trovo esageratamente eccitante, ha ragione mia madre, ho gli occhi e l'istinto di un lupo. Sorrido malizioso a quel pensiero e poi esco di casa, pronto a cacciare.
4)POV.NICOLO'
Tutti i comuni umani, anzi i comuni studenti alle 7 e 20 del mattino si svegliano di malincuore pronti a recarsi a scuola per il primo giorno, bhe invece io essendo un tipo anormale, sono sveglio già da un'ora ed ho fatto un po' di jogging. Adoravo svegliarmi presto, adoravo osservare il sole spuntare, adoravo il fresco vento mattutino accarezzarmi il viso. Tornato a casa, corro ad abbracciare mia madre che con amore mi aveva preparato la mia solita colazione: uova strapazzate e fette tostate con il burro.
-Grazie mamma-dico addentando una fetta.
Lei mi sorride e ricomincia silenziosamente a lavare i piatti.
Guardo un istante fuori dalla finestra e mi rendo davvero conto che tra un anno a quest'ora non frequenterò più la scuola, il mio ultimo anno ha inizio oggi. Bhe considerano che detesto la scuola, sarà una liberazione. Io amo lo sport, amo il calcio da quando ho 5 anni mi dedico con dedizione ed attivamente a questo sport, sogno tutte le notti di far poggiare i tacchetti delle mie scarpette in un campo di seria A, per la maggior parte degli adulti anche per mio padre sono un povero illuso, io invece mi considero un grande sognatore pronto a combattere e fare di tutto per esaudire il suo grande sogno.
-A cosa pensi?-mia madre mi scompiglia i ribelli capelli biondi.
-Al mio sogno-sorrido.
-Preparati che è tardi-mi sorride dolcemente.
Io vado a farmi una veloce doccetta per poi correre in camera a vestirmi come sempre con una comodissima tuta, ritorno in bagno per mettere un po' di gel a questi mie lunghi, bhe non lunghissimi mi arrivano poco sotto le orecchie, e ribelli capelli biondi, mi osservo e vedo l'allegria nei miei profondi occhi azzurri, era una bella giornata infondo. Prendo lo zaino e prima di uscire dalla mia cameretta tappezzata di poster osservo quello più bello...
-Maradona-esclamo sorridendo.
-Hey Maradona dobbiamo andare-mia madre entra ridendo in camera.
Io la prendo per mano e poi sono pronto a dirigermi a scuola.
--->(mia correzione) POV.NICOLO'
Tutti i comuni umani, anzi tutti i comuni studenti alle 7 e 20 del mattino si svegliano di malincuore per a recarsi a scuola per il primo giorno.
Invece, io essendo un tipo anormale, sono sveglio già da un'ora ed ho fatto anche un po' di jogging.
Adoravo svegliarmi presto, adoravo osservare il sole spuntare,adoravo sentire il fresco vento mattutino accarezzarmi il viso. Tornato a casa, corro ad abbracciare mia madre, che con amore mi aveva preparato la mia solita colazione: uova strapazzate e fette tostate con il burro.
- Grazie mamma - dico addentando voracemente una fetta.
Lei mi sorride e ricomincia silenziosamente a lavare i piatti.
Guardo un istante fuori dalla finestra e mi rendo davvero conto, che tra un anno a quest'ora non frequenterò più la scuola, il mio ultimo anno ha inizio oggi.
Beh,considerando che detesto la scuola, sarà una liberazione per me. Io amo lo sport, amo il calcio, da quando ho 5 anni mi dedico con dedizione ed attivamente a questo sport, sogno tutte le notti di far poggiare i tacchetti delle mie scarpette in un campo di seria A.
Per la maggior parte degli adulti, anche per mio padre purtroppo, sono solo un povero illuso, io invece mi considero un grande sognatore pronto a combattere e a fare di tutto per esaudire il suo grande sogno.
- A cosa pensi? - mi chiede mia madre mentre mi scompiglia i miei ribelli capelli biondi.
- Al mio sogno - le rispondo sempre sorridendo,lei è l'unica a sostenermi in famiglia.
- Preparati che è tardi -mi dice sorridendomi dolcementen con fare materno.
Io vado a farmi una veloce doccetta per poi correre in camera a vestirmi con una comodissima tuta.
Ritorno in bagno solo per mettere un po' di gel a questi miei lunghi, beh non sono proprio lunghissimi ma mi arrivano poco sotto le orecchie, e ribelli capelli biondi, mi osservo e vedo l'allegria nei miei profondi occhi azzurri, era una bella giornata infondo.
Prendo lo zaino e prima di uscire dalla mia cameretta tappezzata di poster osservo quello più bello...
- Maradona - esclamo sorridendo.
- Hey Maradona dobbiamo andare - mia madre entra ridendo in camera.
Io la prendo per mano e poi sono pronto a dirigermi a scuola.
5)***
Ultimo anno di liceo, l'ultimo anno quello che deve scorrere veloce perchè ci si stressa troppo, l'anno in cui il divertimento non deve mancare, l'anno in cui a giugno si piange perchè tanti compagni si perdono, l'anno indimenticabile, l'ultimo tremendo ma bellissimo anno di superiori.
L'anno in cui Cassandra, Nicolò e Lupo vivranno un intensa storia...Lei lui e l'altro...
--->Lei,lui e l'altro.
ho messo degli spazi,tra ogni pov,per rendere più scorrevole il testo e meno mattonella :) |