Quinta classificata al S.Valentine flash contest: Anche il sogno non è che un’ombra di A m e t h y s t (PervincaViola)
Vincitrice del premio speciale "miglior IC".
Correzioni
1. […] fra i laghi di fango che ribollivano nel calore delle sorgenti sotterranee, le loro spade che danzavano fra gli alberi […] --> La virgola non è la congiunzione giusta, in questo caso, a meno che tu non continui l’elenco aggiungendo un “fra” prima di “spade”, ma dato che ce n’è un altro subito dopo ti consiglierei di evitare. Dunque, meglio di tutti, è usare “mentre” --> […] fra i laghi di fango che ribollivano nel calore delle sorgenti sotterranee mentre le loro spade danzavano fra gli alberi […]
2. […] pelo grigio e bianco, in un contrasto cromatico […] la differenza tra lui e suo fratello, tra Stark e Snow. --> Per amor di precisione dovresti invertire “lui” e “suo fratello”, così da mantenere la coerenza logica della frase: prima “pelo grigio” (Vento Grigio --> Robb) e poi “pelo bianco” (Spettro --> Jon), poi “suo fratello” (Robb) e “lui” (Jon) e infine “Stark” (Robb) e “Snow” (Jon) --> […] pelo grigio e bianco, in un contrasto cromatico […] la differenza tra suo fratello e lui, tra Snow e Stark.
Se invece vuoi mantenere “tra lui e suo fratello”, allora basta invertire gli altri due elementi della frase.
Griglia di valutazione
Aderenza al tema: 5/5
La relazione che hai descritto è davvero impalpabile come un’ombra… ma, allo stesso tempo, è presente in ogni frase, nascosta dietro tanti, piccoli, fondamentali particolari.
Utilizzo della citazione: 10/10
Citazione inserita integralmente, senza – quasi – alcuna modifica e contestualizzata alla perfezione.
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Sono loro, né più, né meno.
Sono loro mentre si allenano di nascosto con le spade, sono loro mentre parlano di cose serie fingendo di non soffrirne, sono loro mentre si amano di nascosto e sono loro mentre non sono disposti a farlo alla luce del sole, nemmeno nell’intimità dei loro stessi pensieri.
E, soprattutto, sono loro quando si salutano con un sorriso perché, forti della sicurezza dell’estate, erano sicuri che si sarebbero rivisti.
In particolare, mi è piaciuto molto il soffermarsi di Jon su Spettro e Vento Grigio: quei metalupi vivevano in simbiosi con loro e ho apprezzato moltissimo che tu li abbia citati, paragonandoli agli stessi Jon e Robb.
Introspezione: 10/10
Hai descritto molto bene quelli che sono stati i pensieri, i dubbi, i desideri e i rimpianti di Jon. Molto azzeccato, come ti ho già detto, il confronto tra i due metalupi per portare a galla il confronto più crudele tra lui e Robb, tra un figlio bastardo e uno legittimo: sappiamo che, nonostante non ne parli spesso, Jon soffre molto per essere uno “Snow” e non uno “Stark”, e mi è piaciuto che tu l’abbia sottolineato nella tua storia.
Come pure ho apprezzato moltissimo il fatto che, nonostante il POV sia esclusivamente quello di Jon, attraverso i suoi occhi sei riuscita a rendere una panoramica ben precisa del mondo interiore di Robb: il suo tono, il suo sguardo, persino il suo semplice silenzio dicono qualcosa di lui, rendendo il lettore partecipe anche delle sue emozioni, non solo di quelle di Jon.
Molto, molto bello, infine, come hai descritto quell’ultimo abbraccio, pieno della disperazione per la futura lontananza ma, allo stesso tempo, della speranza – anzi, della sicurezza – di potersi ritrovare.
Stile: 9,5/10
La cosa che forse mi ha colpita di più del tuo stile è stata l’utilizzo di un lessico estremamente appropriato al contesto: forse è sciocco o forse no, ma cose come “confratello dei Guardiani della Notte”, “toccarlo sotto le braghe” e “stralcio di pergamena”, così strane nel linguaggio comune ma così comuni nel linguaggio di GoT, mi hanno catapultato nel mondo che sei andata a descrivere senza possibilità di appello.
Non ti ho dato il punteggio pieno perché tendi a creare periodi piuttosto lunghi e, sebbene siano facilmente comprensibili, affaticano un po’ la lettura. Oltre a questo c’è quella piccolezza che ti ho segnalato al punto 1 che disturba un po’, e il fatto del mancato a capo prima e dopo i dialoghi: quest’ultima cosa, anche se non è un vero e proprio errore, crea confusione a livello grafico, ostacolando leggermente la lettura.
A parte questo, però, hai uno stile che mi è piaciuto davvero molto: è semplice ma adeguato al contesto e coinvolge il lettore dalla prima all’ultima riga.
Ma, soprattutto, ho apprezzato moltissimo il parallelismo tra la frase finale del primo maxi-paragrafo e la citazione: quel contrasto tra la certezza che entrambi avevano di rivedersi e le scuse di Jon quando invece ormai è chiaro che non sarà più possibile è veramente straziante, ma allo stesso tempo dannatamente perfetto.
Grammatica e sintassi: 4,75/5
La grammatica è assolutamente perfetta, nulla da eccepire.
Nella sintassi invece c’è solo la piccola imperfezione del punto 1, ma a parte quello è davvero molto ben strutturata e pulita.
Originalità: 3/5
Sfortunatamente i missing moments non spiccano per la loro originalità, e il punteggio che ne deriva non può essere molto alto… però mi è piaciuto come sei riuscita a combinare due diversi momenti della vita di Jon, entrambi estremamente importanti: quando confida a Robb la sua decisione di prendere il Nero e quando, invece, viene a sapere della sua morte.
In conclusione
Aderenza al tema: 5/5
Utilizzo della citazione: 10/10
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Introspezione: 10/10
Stile: 9,5/10
Grammatica e sintassi: 4,75/5
Originalità: 3/5
Totale griglia: 52,25/55
Bonus citazione: 1/1
Bonus narrazione: 1/2
Bonus avvertimenti: x/1
Bonus pairing: 2/4
Totale bonus: 4/7
Totale definitivo: 56,25 punti. |