Recensioni per
Queen Bee.
di echois

Questa storia ha ottenuto 144 recensioni.
Positive : 142
Neutre o critiche: 2 (guarda)


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Recensore Junior
14/07/15, ore 18:09

awww questo capitolo mi ha fatto morire letteralmente dalle risate ahahahah ma quanto posso amare i genitori di Tom? quanto? giuro ho immaginato la scena di quando Gordon bacia la mano a Bill e io stessa mi sono spiaccicata la mano sulla faccia per imitare Tom ahaha giuro, l'ho fatto.. pensa che mia sorella mi stava prendendo per pazza.. complimenti.. bellissimo capitolo..

PS Kendall si deve togliere dalle palle.. ADESSO

Recensore Veterano
12/07/15, ore 13:57

Scherzi, a me piace! Ce lo vedo io Bill a gironzolare per un ufficio pieno di impiegate tirate a lustro...e soprattutto mi immagino la scena: "E tu chi sei? E cosa vuoi da me?" ahahahahahah mi immagino già la sua faccia!!!
Apparte per l'ufficio-Barbie, la tua storia mi piace molto. Vado subito a leggere gli altri capitoli!!
Lisa

Nuovo recensore
10/03/15, ore 23:29

Quanto segue non ha intenti lesivi.
 
Partiamo con le banalità.
Shonen-ai e yaoi si riferiscono a coppie omosessuali formate da personaggi inesistenti: Bill e Tom mi sembrano abbastanza tangibili, anche se la storia è ambientata in un AlternateUniverse (avviso che sarebbe opportuno inserire, specie perché, da quanto letto, i gemelli sembrano essere "sgemellati": non tutti gradiscono il twincest-not-related).
 
Curerei di più la forma: la punteggiatura non sempre è adeguata e alcune frasi hanno una sorta di ridondanza di termini che le rendono meno scorrevoli. Ad esempio:
«Il grattacielo che era di fronte a lui era alto ed imponente, tanto che si sentì un po' timoroso ad entrare.»
Quel "che era" riferito al grattacielo può essere tranquillamente omesso: la frase ne guadagnerebbe.
 
Ci sono, inoltre, alcuni errorini di battitura, sviste qui e là, che magari avresti potuto evitare con una rilettura in più (o affidandoti ad un correttore di bozze).
«Gli ascensori erano laccati in oro ed erano davvero enormi, Tom non ne aveva mai visto di così grandi.»
VISTI
 
«Verrò qui se voglio rifugiarmi dal troppo rosa»
Se VORRÓ... Tom non ha ancora il lavoro, si ipotizza in una eventuale futura fuga dal rosa qualora ottenesse l'incarico.
 
«...indossava una giacca blu da sopra una camicia bianca.»
C'è un DA di troppo.
 
«“Sono venuto per il colloquio, signore” mormorò e Bill lo guardò da capo a piede facendo una smorfia.»
Da come l'hai descritto e dal fatto che sia un ruolo adatto a lui, noi perspicaci lettori abbiamo capito che trattasi di Bill. Ma la storia è narrata (indirettamente) dal punto di vista di Tom, che non sa ancora chi ha di fronte (tant'è che si aspettava una donna), quindi non puoi chiamare il personaggio per nome a meno non sia lui stesso a presentarsi.
Inoltre, sembra che Tom abbia un piede solo…
 
 
MA!
Ricreare un Il Diavolo veste Prada – Kaulitz Edition potrebbe essere interessante. Bill veste bene i panni dell’acida megera e della Queen B. (e poi “Ape Regina” è anche il titolo di una delle mie canzoni preferite). Tom, invece, mi ricorda più la protagonista di Ugly Betty: attaccato al proprio stile anche a costo di sembrare l’uomo sbagliato nel posto sbagliato. Ossia un finto-rapper dal fisico troppo scarno in un covo di fashion victim. Ho comunque fiducia in lui.
Inoltre, la storia è leggera e divertente: alcune scene del capitolo – il fatto Tom sia stato scambiato per una ragazza e lo sciopero delle redattrici che sembra quasi citare L'attimo fuggente, ad esempio – rasentano il nonsense, ma con accezione positiva.
Fanno sorridere. E non è cosa da poco.
 
Mi scuso per il pippone di commento, ma mi piace che un autore sappia cosa ho pensato leggendolo. Ovviamente, le rimostranze espresse sono puramente soggettive e provenienti da una fonte senza autorità alcuna in materia, ergo prendile come tali: pensieri di una squinternata con del tempo libero.
I complimenti, invece, provengono da una lettrice onnivora e piuttosto pignola, quindi sono assolutamente fondati.