Ciao!
Ho letto tutta questa raccolta e, buongiorno pigrizia, non l'ho mai commentata, anche se decisamente merita. Ho apprezzato soprattutto i ricordi di Mycroft e la caratterizzazione dei personaggi: credo siano tutti perfettamente inquadrati.
Alla fine mi sono decisa e quest'ultima perla la dovevo per forza recensire. Sì, questo è Sherrinford: che cerca di vedersi sempre migliore di quello che è, sempre superiore, fino a cadere nella sua ossessione. Però alla fine un riscatto lo trova, ed ecco di nuovo il piccolo Blackbeard il pirata, il suo fratellino, la sua ossessione.
Tutto il pezzo è di una malinconia infinita ma stanca, di una poeticità estraniata. Questa storia semplicemente è Sherrinford, secondo me lo rispecchia davvero alla perfezione. Davvero un bel lavoro, da questo punto di vista.
Spendo altre due parole (che poi diventano venti, conoscendomi) per parlare della storia in generale: ho apprezzato il variare del POV, da quello di Mycroft a quello di Sherrinford con un una piacevole scioltezza. Questo è dettato ovviamente dal fatto che la seconda parte della raccolta è incentrata sulla “vecchia storia del vento dell'est”, ma a me è piaciuto.
Sono storie così, che mi va di leggere: nostalgiche, magari un po' tristi, tuttavia la dolcezza che tu metti in ogni parola è un balsamo. Complimenti.
Alla prossima
Nina |