# Recensione premio. |
Decima classificata al contest "L'amore è uno stato d'animo"
A parte queste due facezie, che puoi tranquillamente prendere come mere impressioni, sei stata praticamente magistrale. Passando al registro linguistico, sono rimasta profondamente colpita dal lessico che hai impiegato: oltre alla grandissima ricchezza e puntualità, mi ha impressionato la tua abilità nell’evitare lo sfarzo e l’eccesso, difetto abbastanza frequente nelle storie appartenenti al genere. Ogni parola era studiata per trasmettere una determinata emozione, senza mai risultare fuori posto o pomposa: bravissima! Originalità: 9,75/10 Questo è sempre il parametro più difficile da valutare, dato che bisogna tenere conto di diversi fattori. Partendo dalla trama in sé, non si può parlare propriamente di originalità, dato che ci sono innumerevoli storie che parlano di nobili e amanti, incluso il matrimonio riparatore. Per quanto sia indubbiamente importante, quest’aspetto non è il solo da valutare: se si dovesse badare unicamente all’idea di partenza allora opere come l’Eneide non sarebbero mai diventate dei “mostri sacri della letteratura”, no? Ciò che conta è anche, e soprattutto, l’esecuzione e tu da questo punto di vista hai fatto faville: non solo hai strutturato il testo in modo peculiare, creando un flashback completamente diverso dalla “struttura canonica” (vedi il cambiamento nella narrazione, dalla terza alla prima persona), ma hai anche raccontato la vicenda attraverso gli occhi dell’amante senza cadere nella compassione. Insomma, ottimo lavoro! Stato d’animo: 4,5/5 Senza dubbi Violette prova una forte delusione, scatenata principalmente da Aleksej e dalla sua debolezza: in un mondo di apparenze come quello dell’epoca, nessuno dei due riesce a spezzare il venefico circolo delle convenzioni sociali e dei doveri familiari, segnando in tal modo la rovina della loro storia. Per quanto César possa essere gentile, non sarà mai l’uomo che Violette ama e questo non può che acuire la delusione insita nella protagonista. Nonostante ciò, credo che lo stato d’animo più “calzante” fosse la sofferenza, dato che è la sensazione più forte che sei riuscita a trasmettere; a parte ciò, nulla da dichiarare, brava! Gradimento personale: 14,5/15 La storia mi ha emozionato molto, sei riuscita a non farmi odiare una coppia di amanti, il che ti fa onore, credimi. Di solito gli amanti vengono dipinti come povere anime che vorrebbero stare insieme ma che vengono separate da un orgoglioso marito, una crudele moglie o una famiglia spietata, cosa che puntualmente mi porta a parteggiare per i “brutti e cattivi”; tu sei stata capace di farmi provare pena per Camille e César, povere vittime inconsapevoli, senza però spingermi a odiare i protagonisti. Aleksej sarà anche un mollaccione, ma la sua posizione è tutt’altro che semplice, proprio come quella di Violette. Questo aspetto della caratterizzazione, unito all’ambientazione elitaria e allo stile fluido, mi ha portato ad apprezzare immensamente questa storia, perciò non mi resta altro da dire se non complimenti! Totale: 38,25 – 0,5 = 37,75 La penalità è dovuta all’espressione “accanto a se”, nella quale andava messo l’accento sul pronome personale (accanto a sé). Vincitrice del premio speciale “Miglior protagonista” Hai caratterizzato Violette in modo impeccabile, mettendo a nudo il suo vero io senza affiancarla a stereotipi senz’anima: ottimo lavoro! |
Originalità: 14/15 |
Questa la consideri una "prova"? Maki davvero, che sacrilegio! È una delle shot più belle che abbia mai letto, e ti assicuro che non lo dico unicamente per farti piacere. L'ho adorata sia a livello di contesto storico (che non è definito, ma a me e piaciuto immaginarmelo come se fosse nel 700) e, soprattutto, a livello di introspezione psicologica dei personaggi. Che, per niente scontati, sono colti nell'essere "umani", pieni di difetti, colpe e virtù. Brava, brava, bravissima! Davvero non ho parole ♡ |
Molto bella e ben scritta, questa storia, ma quanta tristezza! sarebbe stato bello leggere per una volta, di un uomo con la spina dorsale, col coraggio di romopere gli schemi, ma mi rendo conto che è molto difficile anche oggi, figuriamoci allora. Violetta mi fa pena, e ancor di più Aleksej, anche se la grande sconfitta, cornuta e mazziata qui è Camille. |
Hey! |