Recensioni per
Il bambino perduto
di Bab1974

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
29/03/15, ore 00:23

Quinto posto parimerito Il bambino perduto di Monnalisa1974 Contest Fantasy Tattoo
 
Grammatica: 7,5/10
 
Ciao, pian piano sono arrivata anche alla tua storia. Come tutte le altre l’ho letta due volte, prima senza soffermarmi troppo sugli errori, ma leggendola e basta per avere un’idea sulla trama, e in seguito per fare la valutazione grammaticale.
Fai un buon uso della grammatica, soprattutto della punteggiatura, non ho riscontrato degli errori gravi, solamente per quanto riguarda il trattino medio spaziato mi sono accorta che lo utilizzi in maniera errata quando si tratta di discorso diretto. Comprendo che fra i trattini hai inserito i pensieri dei personaggi, ma le regole sono sempre le stesse, a questo punto sarebbe stato meglio usare i caporali per i discorsi normali e le virgolette alte per i pensieri, se non addirittura il corsivo per i pensieri.
Sono anche un pochino confusa per l’utilizzo della punteggiatura all’interno del discorso diretto, puoi anche finirlo con il punto anche se le frasi sono rette esternamente, ma in quel caso la frase fuori dalle virgolette deve iniziare con la lettera maiuscola.
All’interno di tutto il racconto ho trovato anche moltissime ripetizioni, parole usate due/tre volte anche nella stessa frase o a poca distanza, cerca di trovare dei sinonimi, o in alcuni casi a riformulare proprio il pensiero unendo il tutto.
Ci sono svariati errori di battitura e anche alcune parole il cui significato è usato in maniera errata, qualche concordanza fra singolare/plurale maschile/femminile e n paio di verbi errati, ma ho segnato tutto nel documento con le correzioni.
 
Lessico, stile, espressività: 7,5/10
 
Hai uno stile molto diretto, scrivi gli avvenimenti del tuo racconto senza soffermarti troppo sulle descrizioni dell’ambiente e dei personaggi, ma anche del loro lato introspettivo. Non è assolutamente un errore, ma in una storia come la tua, mi sarebbe piaciuto leggere qualche descrizioni, scoprire un po’ di più sui personaggi. Magari una descrizione accurata, almeno una volta di questo portale che si apre e di Dario che viene portato in una dimensione a lui sconosciuta.
Anche le sensazioni e i pensieri dei vari personaggi, del protagonista in primis mi sembrano un po’ troppo piatte. Leggendo non ho avvertito nulla, non la preoccupazione di Dario quando si ritrova in questo luogo a lui sconosciuto, nemmeno il suo stupore al risveglio nel trovarsi quei tatuaggi. No la paura di Brenta o il fastidio quando lo ha trovato con un altro.
Lo hai scritto, eppure dalle tua parole non trapelava nessun sentimento. Ho notato veramente poca espressività nelle tue parole, in tutta la storia in genere.
Come a parer mio alcune parti sono veramente troppo veloci, vedi il finale, Brenta che per tutto il tempo voleva trovare questo bambino e poi si scopre che era per cedergli il trono. Mentre in tutta la parte iniziale, incentrata su Dario ti soffermi su avvenimenti di poca rilevanza. Va bene che spiega al suo capo quanto accaduto perché lo vede strano, ma la parte della lezione, il rimprovero da parte del professore sono superflui, potrebbero essere utili se avessero uno scopo ai fini della storia, se quell’uomo poi ricomparisse, quindi tu avessi voluto presentarlo, ma poi dopo quel trafiletto sparisce del tutto.
Come ho scritto nella parte della grammatica, non ho riscontrato errori troppo gravi, hai un buon lessico, anche se ci sono parecchie ripetizioni, ma quelle le fanno tutta, a partire da me, passando per la maggior parte delle storie che ho valutato, quindi è un errore comune, ma ci sono delle parole su cui l’utilizzo ho dei dubbi.
 
Sviluppo della trama: 7,5/10
 
Parto con il dirti che la tua storia mi ha fatto una strana impressione, forse non sono abituata io, più che altro non leggo fantasy o soprannaturali ambientate in Italia. È un mio problema e ne sono consapevole, un fantasy ambientato nel nostro paese è qualcosa che mi stona tantissimo. Preferisco di gran lunga mondi inventati, completamente differenti dal nostro, e ovviamente mi sembrava giusto dirlo.
Superato l’impatto strano che mi ha lasciato l’ho letta senza problemi, ma a parer mio ha dei grandi vuoti a livello di trama.
In primis, come ho scritto sopra, manca quasi totalmente di descrizioni, sia del mondo reale, quindi il luogo da dove proviene Dario, sia della dimensione di Brenta.
Anche la storia della luce, del palazzo scuro è molto striminzita, sarebbe stata da approfondire, da spiegarla meglio e non a fine storia, ma subito, sin da uno dei primi incontri fra Dario e Brenta. Io pensavo che il problema fosse in tutta la dimensione e non solo del palazzo. Ho immaginato un mondo scuro, e quindi ecco il motivo per far cercare il fratellastro di Brenta. Mi ero intristita a pensare a una popolazione che viveva da diecimila anni nell’oscurità, quando l’unico che si può dire ci viva è Brenta.
Le persone della dimensione di Brenta sono felici, lui sembra essere stato anche un buon sovrano.
Capisco che tu abbia voluto lasciare questa ambiguità, la caccia e far passare Brenta per il cattivo, ma almeno spargere qualche indizio lungo la strada non sarebbe stato male.
Ammetto che la storia, tralasciando l’ambientazione che come ho detto non mi ha entusiasmato, sarebbe potuto anche essere originale. La storia delle dimensioni e dei portali mi è piaciuta, anche quella del tempo differente, soprattutto perché ha un senso la tua decisione. Far nascondere il bambino dove il tempo passa lentamente rispetto al suo vero mondo per farlo vivere tranquillo e per riuscire a tenerlo più al sicuro.
Credo che a livello di trama avresti però dovuto spiegare meglio, addentrarti di più nelle differenza che c’erano fra il mondo di Dario e quello di Brenta, spiegare, tramite dialoghi, ma anche tramite descrizioni un luogo e l’altro.
Dare un passato un pochino più preciso a entrambi i personaggi, magari con un flashback spiegare cosa è accaduto alla madre di Brenta, quindi lo stupro da parte di questo Ifrit e poi la vita dello stesso Brenta quando era bambino. Il rapporto con il patrigno, a un certo punto dici che questo era affezionato a lui, poi dopo che ha iniziato a trattarlo come l’ultimo dei servi? Possibile un cambiamento tanto repentino da parte dell’uomo, capisco che la gioia per avere un erede diretto possa essere stata tanta, ma con il tempo e il conoscersi avrà pur legato con il Brenta bambino?
Magari conoscere di più i pensieri di quest’uomo, il rapporto che lo legava alla moglie: doveva amarla moltissimo per uccidersi dopo la sua morte, ma tu liquidi tutto in poche frasi.
Il finale è quello che mi ha lasciato più con l’amaro in bocca. Prima di tutto, nemmeno due pagine è Falia si rende conto di chi sia Dario e perché è lì. Scappano dopo le spiegazioni ed ecco che Brenta rivela che il suo intento era un altro e poi propone a Dario di rimanere con lui.
Alla fine gli fa la stessa proposta e Dario afferma che ci deve pensare, il problema non è che deve pensare alla proposta di Brenta, è il modo veloce, affrettato in cui hai fatto svolgere gli eventi.
A livello di trama dovresti approfondirla un po’, dare le dovuto spiegazioni, altrimenti così è scritta in maniera troppo affrettata.
 
Caratterizzazione dei personaggi: 7,5/10
 
La poca accuratezza e i vuoti che ti ho segnalato sulla trama si riflettono anche sui personaggi. Hai parlato di Dario, un piccolo genio dell’informatica, che ora dei corsi serali per prendere un diploma? Un diploma di scuola superiore o di laurea? Certe cose vanno specificate.
Affermi che è il classico nerd, ma anche di lui si sa ben poco. I personaggi devono avere un passato, l’autore li deve far scoprire poco a poco, ma farli rimanere un mistero anche dopo la fine della storia lascia un sacco di domande in chi la legge.
Lo vedo poco definito, poco delineato. Accenno qualcosa sul suo carattere, ma non approfondisci.
Brenta al contrario è un po’ più definito, lo descrivi meglio, accenni di più al suo passato, lo descrivi anche nella sua gestualità e in nel suo carattere, è più descritto rispetto a Dario, ma al tempo stesso avrei approfondito anche lui.
C’è una parte della storia che mi ha lasciato un pochino spiazzata, ovvero il legame con il suo patrigno, avrei approfondito il lato introspettivo di questa parte, i suoi pensieri. Ha sofferto nello scoprire di avere un fratello? Ha avuto paura di perdere l’affetto anche della madre?
Si è sentito tradito, oppure desiderava governare e quindi provava odio per questo bambino. Affermi che ha tentato di far abortire la madre, ma come?
 
Le basi anche sui personaggi ci sono, approfonditi meglio, costruiti meglio sarebbero due soggetti interessanti di cui leggere, Brenta in particolar modo, ha un passato che lo ha fatto crescere, rispetto a Dario e a molti altri a millenni sulle spalle che lo hanno fatto crescere e maturare, tanto che alla fine è arrivato a fare la scelta più giusta per lui, per suo fratello e per quel mondo in cui regna.
Assieme poi mi sono piaciuti tantissimo, fra loro è scattata una scintilla che bisognerebbe delineare, magari con un seguito, scoprire che decisione prenderà Dario.
 
Utilizzo del tatuaggio all’interno della storia: 10/10
 
Il tatuaggio lo hai usato egregiamente, mi è piaciuta particolarmente l’idea dei capelli che si sono trasformati in quella polverina e poi in una sorta di maledizione che ha segnato il corpo di Dario. Certo, immagino che deve avergliene strappati veramente tanti a quel povero bambino quando la madre gli ha fatto attraversare il portale, sai che dolore ^^.
In modo indiretto, leggero hai anche ripreso il ragazzo dell’immagine e ho apprezzato molto anche questo, mi è venuto in mente soprattutto quando accennavi alla palestra e ho rivisto nella mia testa il tuo protagonista.
Hai fatto veramente un ottimo lavoro.
 
***
 
La tua storia ha un buon potenziale, anche se il tuo stile molto poco descrittivo non è fra i miei preferiti, se approfondita, allungata attirerebbe un sacco di lettori.
Per ora, come ho ripetuto mille volte durante tutta la recensione ha dei vuoti che mi hanno fatto pensare a una partenza un po’ zoppicante con l’inizio e poi arrivata a metà, a una certa fretta per concluderla, e questo ha lasciato un finale molto, troppo aperto, che non è un male, ma fa desiderare tantissimo un seguito e soprattutto scoprire quale sarà la decisione di Dario.
A parte i miei dubbi ti faccio i miei complimenti, perché ha delle basi interessanti che mi piacerebbe tu sviluppassi molto di più.
 
Totale: 40/50