Recensioni per
Ribellarmi non è tra le mie possibilità. Forse, nemmeno tra i miei desideri.
di Blankbanshee

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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7° Classificato: Sulphur Jupiter con "Ribellarmi non è tra le mie possibilità. Forse, nemmeno tra i miei desideri"


Grammatica e stile: 9.5/10

Ho trovato un erroruccio, un “plasma” scritto senza “s”, ma per il resto è tutto ok. Hai usato uno stile piuttosto elaborato ma che visto il contesto e ciò che volevi trasmettere mi è sembrato azzeccato.


Originalità: 10/10

Su questo parametro non ho niente su cui richiamarti. Dall’inizio fino alla fine questa fic è un insieme di piccoli dettagli sorprendenti e originali, Come il fatto che Kogami ritragga Akane su carta. Per non parlare del momento in cui ho scorto la parola “Parigi” tra le righe.


IC Personaggi: 8/10

Akane mi è sembrata tutto sommato IC, quello che mi ha dato un po’ da pensare è stato Shinya: non per il fatto che ritraesse la sua compagna ma per il dialogo che loro due hanno avuto nell’ultima parte. Nonostante Kogami sia un personaggio molto più profondo di come ad una prima osservazione appaia, ho trovato i suoi discorsi troppo, come dire, “contorti” per lui. Se a dire quelle parole fosse stato un personaggio come Shogo Makishima non avrei avuto niente da ridire, ma Kogami, per quanto sotto certi aspetti è molto simile a Makishima, mi dà l’idea di qualcosa di più pratico.

Spero di essere riuscita a spiegarmi ^^


Attinenza al titolo: 13/15

Tutti i concetti espressi dal titolo sono presenti nel testo, rielaborati. Forse, a causa dello stile elaborato della fic non si capisce molto perché ribellarsi non è tra le possibilità di Akane; si intuisce solo.

Devo dire che riguardo questo titolo mi ero immaginata uno sviluppo diverso ma va anche bene la tua interpretazione. In fondo, da uno stesso titolo si possono tirar fuori infinite storie J




Parere personale: 7/10

La fic in se è bella, l’idea che illustra è molto intrigante e mi piace l’aria un po’ poetica che ne traspare. Non ti nascondo, però, che lo stile elaborato e a tratti astratto che hai utilizzato mi ha dato non pochi problemi. Ho dovuta rileggerla attentamente una seconda volta per capirla e anche allora non ne ho afferrato appieno il significato e la bellezza.

Non fraintendere, trovò che questa sia una storia degna di essere letta e non è da tutti saper scrivere in questo modo, ma personalmente non ho potuto goderne appieno e un po’ mi dispiace.

Sono sicura, comunque, che troverai altri lettori mi attenti di me che sapranno cogliere tutto di questa fic ^^


Bonus pacchetto: 2/3

La citazione che hai usato si sente molto nel testo, specie nella parte finale. Non ti do punteggio pieno perché la menzogna mi è sembrata riferita più all’arte incentrata su Akane, i suoi ritratti, che invece sull’arte in generale.


Totale: 49.5/58

Più che come fanfiction di Psycho Pass, l'ho apprezzata - molto, moltissimo - come prova di scrittura.
Nel senso che non mi sono soffermata a "fangirlare" su quella che è a tutti gli effetti la mia OTP dell'anime, perché sono stata distratta dalla tua scrittura particolare. Dire che mi piace il tuo stile è riduttivo. Sei molto accurata nell'esprime in dettagli le sensazioni che vuoi che il lettore provi, le immagini che vuoi imprimere nella memoria e l'atmosfera che crei. Mi piace perché c'è un senso di estemporaneità che pervade il tuo scritto rendendolo molto /affascinate/. Mi ha ricordato tangenzialmente il modo che aveva Kundera di riprendere i gesti dei propri personaggi e trasformarli in poesia, specie negli atti di Kougami, che disegna Akane "come una delle sue ragazze francesi" (e ci sta, visto che sono a Parigi).
Ho letto sul tuo profilo - chiedo venia se mi sono impicciata, è stato più forte di me - che non hai intenzione di fare della scrittura la tua professione. Mi permetto di dirti che potresti, assolutamente.

Complimenti anche per il disegno allegato, molto bello anche quello.

Ma che cos...?
*coff coff* allora. Non conosco l'anime, ma essendo questa un'AU, il problema non si è posto più di tanto xD
Innanzitutto, sono confusa. Nel senso, non è che abbia seguito granché gli scambi di battute tra Shinya e Akane, e quindi nemmeno posso dire di averli capiti... ma mi sono sentita esattamente come quando leggevo "Il ritratto di Dorian Gray" °ç°
Io, ti giuro, ho sentito tutti i suoni, tutti gli odori, tutte le sensazioni che hai descritto su questi due. C'è qualcosa di... malioso nel tuo modo di scrivere, qualcosa che ti si attacca addosso e non puoi più scrollartelo di dosso, nemmeno se ti impegni. Mi hai trascinata senza possibilità di ritorno nel loro mondo, il mondo dell'arte, della passione, della menzogna. Nonostante non abbia capito nemmeno la metà dei discorsi (sarà il cambio d'orario, sarà proprio l'orario), non ho difficoltà a dire che la tua è una vera opera d'arte. Guarda, sono sconvolta perché sento ancora il suono della matita sul foglio. Boh, non so più come dirtelo e, invece di continuare a ripetermi, chiudo qui.
Davvero complimenti, sono estasiata °O°
Alex

Hola!
Possibile che non abbia mai beccato nemmeno per sbaglio questo anime sul web? La mia solita fortuna.
Che posso dire? Innanzitutto che adoro le storie scritte al tempo presente. Mi fanno sentire come se stessi assistendo in diretta all’azione (ma va?). No, forse assistere è riduttivo come termine, anzi, dimentica, perché mi sono ritrovata immersa nella tua storia fino al collo dalla prima all’ultima riga.
Il tuo modo di descrivere Shinya impegnato a ritrarre Akane … Non so, mi ha fatto pensare a Basil mentre ritrae Dorian Gray! Se Oscar Wilde avesse messo simili descrizioni in quella scena … Ma sto andando fuori binario, la mia cattiva abitudine. Cattiva quanto il fumare trenta sigarette in un giorno, forse (anzi no, è solo morale, per me trenta è anche poco. Riguardo le sensazioni di Shinya, a proposito del fumare, non potrebbero essere più veritiere.).
La Parigi che per un attimo s’intravede sullo sfondo della vicenda è come la immagino spesso quando mi vien da pensare a quella città. Tramonto, rombi di auto, magari assistere a questo dalla finestra di un appartamento da quattro soldi. Poi che altro …
… Sono rimasta imbambolata dal loro discorso. E dal finale che lascia intendere tutto, anche se in fondo avevano cominciato a farlo (di nuovo) da quando Shinya aveva ancora la matita in mano (instancabili?).
Questa fic d’indiscutibile buon gusto è finita fra le mie preferite, ogni tanto trovo anch’io qualcosa che mi piace sul serio!
Ho già detto che mi piace un sacco come scrivi. Non so che altro dire, qualsiasi commento sarebbe superfluo, anche quelli snocciolati fin’ora lo saranno stati, ma vabbè. XD
Scusa ma non ho notato errori, non posso fare critiche, che nemmeno mi piace, poi. Ciò che hai scrittoè bello così com’è.
Il disegno è bellissimo.
Spero di non aver fatto confusioni con i nomi, come ho detto non sono ancora pratica di questo anime (per poco ancora, muahahaha.). E sono un po' una frana con le recensioni.
Bye!
XxhElLsIngxX

ciao sono una delle partecipanti allo scambio recensioni del gruppo fb,
ho scelto la tua storia perché PsycoPass mi è piaciuto molto, anche se l'ho trovato parecchio inquietante sotto molti aspetti. e poi non credo di aver mai recensito una tua storia.
la tua storia mi è piaciuta molto. i personaggi mi sembrano molto IC, hai ripreso alcune tematiche dell'anime e le hai inserite perfettamente nella shot. la tettura è veloce e non ho trovato nessun errore di battitura o grammatica. ho apprezzato molto anche alcune scelte lessicali. personalmente non ho suggerimenti da darti: si vede che il tuo è un lavoro accurato e questo paga sempre.
davvero brava, complimenti.
spero di leggere altre tue storie in futuro.
a presto Aris
(Recensione modificata il 27/03/2015 - 01:38 am)

Ciao :) Eccomi qui a recensirti. Devo dire che è strana come storia. Non nel senso negativo, anzi. Mi ha fatto pensare molto. Non conosco il manga, quindi non so se c'è una storia dietro a questa che spieghi il comportamento dei personaggi, di conseguenza io dico cosa ho pensato leggendo questo capitolo. Lui penso sia innamorato di una idea, di una concezione diversa della realtà che ha davanti, ho questa impressione. Lui vuole lei, ma allo stesso tempo vuole immortalarla su un foglio, renderla arte pura, come se volesse renderla una dea, qualcosa di astratto, bello e intoccabile, pure. Mi ricordo che avevo letto da qualche parte, forse Oscar Wilde, che l'arte non è morale o immorale, non si deve giudicare,quindi forse il suo intento di fare il ritratto è un po' come creare un qualcosa che non possa essere giudicato. Poi lei invece non ama molto quella vita, vorrebbe qualcosa di diverso, vede tutto come una bella menzogna, che in fondo è un po' come l'arte, come tutti i suoi ritratti che non sono veri. Mi è piaciuta molto come storia, davvero carina e scritta bene.