Settima classificata
You can let go all your fears, Gaara92

Titolo: 2/5

Non ho trovato il titolo in “sintonia” con la storia. Nel senso, sì, alla fine della shot viene messa a nudo la paura che Mary ha nei confronti del marito e nel suo non-ritorno, ma le paure non sono il punto… fondamentale della storia, ecco.

Trama e originalità: 9/10

Inserire quel finale leggermente triste ha reso più originale il tutto, perché di bambini che giocano a nascondino… beh, se ne trovano in giro! Hai inserito, però, quel tocco di “personalità” alla storia, aggiungendo del bracciale e dell’anello di Mary.

Grammatica: 9,1/10

-      “fece soppesare l’ultima parola fissandolo esattamente come papà era solito fare con loro” -> “fece soppesare l’ultima parola fissandolo esattamente come il papà era solito fare con loro” -0,25

-      “incapace di difendersi” -> hai scritto “incapace” nella frase precedente, quindi ti consiglio di cambiare questa frase con “non riuscendo a difendersi” -0,25

-      “aveva incominciato a ridere di gusto” -> stesso ragionamento, però con “incominciato”: “aveva iniziato/cominciato a ridere di gusto” -0,25

-      “Una presa fulminea lo serrò all’altezza dei fianchi “ -> “Una presa fulminea lo serrò all’altezza dei fianchi .” -0,15

Gradimento personale: 20/20

Come ti ho già detto nelle discussione, ho appena iniziato la visione di questa serie tv - credi al fatto che non sono ancora andata avanti? … - e, quindi, non riesco ancora a capire molto bene il carattere dei personaggi. Fatto sta che ho apprezzato nella maniera più assoluta del termine questa fic, anche perché racconta di uno dei momenti felici che Dean vive da bambino (sono completamente innamorata delle shot in cui i bimbi si comportano da bimbi… non so se mi spiego lol). Ad essere sinceri, non ho molto da dire su questa tua fic: sei riuscita a scrivere ciò che io volevo leggere, quindi… brava!

Totale: 40,1/45

Ehilà!
Non c’è che dire, hai tirato fuori proprio una bella one shot, basandoti su quella frase che, personalmente, ha colpito anche me. Mi ha rattristata, ma, come te, al tempo stesso l’ho vista sotto una luce positiva: così il matrimonio tra Mary e John risulta molto più realistico, così come la dinamica che si va a creare dopo la morte di qualcuno, perché è facile idealizzare ciò che è solo un ricordo, anzi, si tende a farlo involontariamente, tenendo solo gli alti e dimenticando i bassi.
Comunque, a parte questo, i miei complimenti per la descrizione estremamente realistica e IC dei comportamenti di Dean: è un bambino e come tale gioca, ragiona alla sua maniera, è un po’ “iperattivo”, ecc, ma al tempo stesso c’è quella componente… Non saprei come definirla, forse “matura” non è il termine adatto.
In ogni caso, Dean ha sempre avuto questa tendenza a prendersi cura degli altri, come si mostra appunto l’episodio a cui ti sei ispirata, e sei riuscita a mantenere questa componente senza mettere in secondo piano il bambino, non so se mi sono spiegata.
“Papà torna presto, fai la brava.”
È questa la parte più triste di tutta la storia, secondo me: dovrebbe essere Mary a rassicurarlo, non il contrario, e sebbene Dean con sua madre abbia l’opportunità di essere un bambino, di essere coccolato e ricevere attenzioni (e questo è pure il suo Paradiso), anche lei commette lo stesso errore di John, lasciandosi consolare dal figlio quando dovrebbe essere il contrario.
Non lo so, mi rattrista, più che altro perché penso a come si evolverà la cosa con la morte di Mary.
Comunque, sto rischiando di andare fuori tema: complimenti per la bellissima OS, corretta (non mi pare di aver visto errori), IC, molto curata e realistica. Si guadagna un posto tra le mie ricordate, sicuramente.
A presto!

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