Di solito non amo le poesie intrise di uno stile asianista e di una leptotes (raffinatezza formale) in quanto mi puzzano di falso negli autori contemporanei: pare badino più alla bellezza dei termini usati che al contenuto (e io prediligo il contrario). Tuttavia questa poesia è riuscita a colpirmi: si è defilato innanzi ai miei occhi un paesaggio di guerra sconfinato in cui tutte le allitterazioni erano suoni di uomini caduti, lame stridenti, vita che abbandonava i corpi, esalazioni di ultimi respiri.. Sono sul serio felice di averla letta, lo stile -in questo caso- è azzeccatissimo. |
Ciao! |
Veramente una bellissima interpretazione sulla guerra. |
Bellissima poesia, molto toccante. Mi hai ricordato alcuni passi di Ungaretti e Levi, ma come stile è molto diverso. |