Beh, rieccomi, e lo so che suona come una minaccia ormai, quasi. Penso che, forse, dovrai farci l'abitudine.
Ti sto leggendo, e ho deciso di proseguire con questa one, perché "prima faccio tutte le one, e poi mi butto cuore e anima sulle long" dove, seriamente, penso ci lascerò un qualcosa, perché con te ormai è così. Lascio un cadere un brivido su ogni tua traccia.
Hai presente quando sei sulle montagne russe? Non so se ci sei mai stata. Comunque a me ogni volta succede che quando mi trovo in cima, il secondo prima di fare la discesa a capofitto, vedo saltare il cuore esattamente sopra la mia testa, e lo vedo - posso vederlo - battere incessantemente. Il cuore è sopra la mia testa, capisci? Non ha più importanza quello che penso, ha importanza quello che sento.
Con le tue storie è un po' così.
Hai detto "tanti alti e pochi bassi", e io ho rivissuto quella sensazione, anche con questa Margot, anche con Luke che "se non pensa le cose non le dice". E la tua mezza promessa che forse ci scriverai una long? Se prima dopo la corsa mi era rimasto un po' di fiato, poi questa convinzione mi è completamente scivolata via dalla testa.
Questa francesina impiantata a Sidney solo da un anno, spacca. Sai? Anche senza rossetto e annesso vestito rosso, sono pronta a scommetterci. Anche quando non ha avuto tempo di mettersi l'eyeliner, quando ha visto il suo Luke per la prima volta.
Io porto avanti la convinzione dello "stai bene anche così". I tuoi personaggi, stanno bene ovunque, anche con il niente attorno. Sono talmente ben caratterizzati che hanno ragione d'essere. Sempre, ogni volta, così. Mi viene davvero voglia (davvero), di bussare a quella porta verde (e non quella con la maniglia nera, tranquilla).
Io sono sicura, che Margot mi aprirebbe, forse mi sorriderebbe.
E in lei ci vedrei un po' di te.
E, alla fine, sarei felice così.
Che dire di più?
Alaska ha colpito ancora. |