Recensioni per
I sensi
di innominetuo
Vabbè lo so. Arrivo non con l'ultimo treno, ma con la carriola dei binari, quella di Topolino e Pippo, tanto per intenderci. A mia discolpa, non è che io impazzissi per Holly e Benji, e poi il mio preferito era il portiere capellone. |
Hai realizzato una mini perla letteraria, mini non per il suo valore, ma semplicemente per la sua lunghezza. |
Un poemetto di poche righe, ognuna dele quali pesata. Nota bene che ho usato la parola poemetto, e non componimento, perché a mio parere più nobile. Sei stata bravissima, hai scritto "Ab imo pectore". Spero ti ripeterai presto. Saluti. |
Ciao innominetuo! |
Kojiro è uno dei personaggi più complessi e difficili da gestire...Ammetto che non è tra i miei preferiti ma l'ho sempre ammirato per il suo orgoglio e perché non si è mai pianto addosso nonostante tutte le traversie della sua vita. |
Tutta la tragicità del personaggio di Hyuga (indubbiamente, almeno nella prima parte della storia di Capitan Tsubasa, uno dei più sfortunati, insieme per altri aspetti a Jun) emerge in queste poche ma indimenticabili righe, soltanto ragazzino ha già dovuto accollarsi responsabilità che già sulle spalle di un adulto comunque peserebbero non poco eppure ha sempre fatto fronte a tutto con coraggio e forza… |
Ed eccomi qua in ritardo ma ci sono 😄 che storia toccante e commovente l orgoglio del grande hyuga che trae forza nelle avversità, nel vedere la madre spaccarsi la schiena e lavorare fino a tardi per mantenere la sia famiglia. Lui che porta il peso di aiutarla quando gli altri della sua età giocano 😄 che meravigliosa storia solo tu potevi scrivere parole così sublimi sono commosso sei grande |
Tu sei bravissima. Ancora una volta hai inquadrato il personaggio, scrivendo di lui in questo modo originale. Ma Kojiro e' lui, le riflessioni, le delusioni e la tristezza le confida solo a se stesso, nei suoi pensieri, perche' lui e' troppo orgoglioso per mostrare agli altri le sue debolezze, che siano questi "altri" pure sua madre o i suoi migliori amici, e perche' lui non si piange addosso, mai. Anch'io oltre a Captain Tsubasa sono un'appassionata di Saint Seya, anche se non ho mai letto il manga ma ne ho guardato solo l'anime e gli OAV, tranne l'ultima serie, quella di Ade, e anch'io rapporto Kojiro/Mark a Ikki/Phoenix. Hanno molto in comune: il destino avverso, il fatto di essersi dovuti occupare di fratelli minori, l'apparente arroganza che usano per nascondere le loro fragilita', la forza fisica, e il fatto che entrambi sono dei ribelli, che mal sopportano di dover prendere ordini da qualcuno e che spariscono per tornare al momento opportuno. Forse, l'unica differenza fra loro e' che La Tigre e' piu' impulsiva della Fenice, ma e' anche piu' giovane. Un bacio. |
Piccola premessa: non faccio parte del fandom di Capitan Tsubasa e di esso ho una conoscenza minima ma essendo una tua grandissima fan, non potevo non leggere! Ed infatti, come sempre, sono rimasta estasiata dalla tua storia. Non conosco bene il personaggio ma, per come lo caratterizzi tu, sembra un ragazzo molto forte all'apparenza ma che ha anche tante fragilità dentro di sé, anche se non lo vuole ammettere. Sicuramente è un ragazzo che ha sofferto tanto e tu lo fai capire benissimo con le tue parole che confermano la persona meravigliosa che sei. Ho vissuto con Kojiro tutto quello che hai descritto e sopratutto una frase mi è rimasta impressa: |
Che bella sorpresa :-) un'altra tua inaspettata incursione nel mondo di CT e ancora una volta riuscita. Mi piace molto questa storia perché hai reso bene e fedelmente un personaggio complesso e articolato come Mark Lenders. Per farlo hai scelto il suo segno distintivo : la fisicità, rappresentata attraverso i cinque sensi. Chi meglio di lui poteva incarnarli ed interpretarli? Quoto Ai ed esigo anch'io una tua flash fic dedicata a me :-))) ovviamente con un altro protagonista!! Brava è riduttivo. Un grosso abbraccio carissima Lou |
Breve, ma ricco di sensibilità |
Tesoro mio, hai scritto un piccolo capolavoro. |
Bravissima... Che altro dire? In poche righe (e qui sta la difficoltà) hai saputo usare parole precise, taglienti, ma chiare e quasi "colorate", ciascuna con un suono specifico. I sensi di Kojiro arrivano al lettore come quelli di un ragazzino disperato che ha appena perso il papà ma che NON VUOLE arrendersi e si fa carico della sua famiglia, con maturità, sensibilità, coraggio e generosità. |
... Lou... |