Sapevo che anche questo racconto sarebbe stato bello come tutti quelli che lo hanno preceduto, ne ero sicura e anche per questa volta non sono stata smentita. :)
Non mi aspettavo una storia su Agape e ne sono rimasta davvero affascinata, in effetti non avevo mai provato ad immaginarla da grande, ormai cresciuta e diventata donna, e queste immagini da te evocate sembrano essere così perfette, come se fossi riuscita a incastrare alla perfezione tutte le tessere di un puzzle, messe alla rinfusa.
Agape è una fanciulla diversa da tutte le altre, non solo per aspetto fisico – un aspetto sensuale e fascinoso, lontano da quello aggraziato e delicato della madre – ma anche (e soprattutto) per il modo in cui è cresciuta ed è stata allevata: la dolcezza materna e la delicatezza di Esmeralda, la sfrontatezza e il carattere sprezzante di Death Mask, la determinazione, il rigore e il buon cuore di Ikki.
Ella racchiude in sé tutto il meglio di tre personalità completamente differenti l'una dell'altra, che l'hanno amata con tutto il cuore – sebbene tutti in maniera diversa – e hanno fatto sì che diventasse quella splendida, forte e cocciuta ragazza che tu hai descritto in queste poche righe.
Certo, non bisogna comunque dimenticare di chi sia il sangue che le scorre nelle vene: del resto, l'Armatura di Cancer non l'ha scelta per puro caso.
Bravissima, tesoro, posso assicurarti che l'esperimento è riuscito alla grande! :)
Un abbraccio (Recensione modificata il 11/04/2015 - 12:48 pm) |