°-° *Prega di essere la prima*
Ma salveH! Innanzitutto, buon Natale dal più profondo del cuore. Oggi doveva essere una giornata noiosa, e tu mi hai dato delle belle sensazioni per un bel quarto d'ora (Lo so, sono una lumaca °-°").
La fanfiction è bella. Non un banale "bella", un bella sentito. Oggi voglio fare le cose in grande, scusami in anticipo se sarò noiosa x°° In caso basta che salti i righi che non vuoi leggere u_u
Partiamo Sai. L'ho trovato abbastanza OOC, ma non mi è dispiaciuto per niente; lo trovo originale e, tutto sommato, verosimile. Il Sai originale è vuoto, sembra più "rassegnato" al suo stato di fossilizzazione, c'è talmente abituato da prenderlo con un sorriso, per intenderci. Il tuo Sai, più che vuoto, è amareggiato e fossilizzato in una situazione di apparente equilibrio. Non è "ne' qui, ne' là"; si sbilancia verso la fredda scontrosità perchè prova delle emozioni che non sono quelle che dovrebbe provare, perchè in fondo
anche a lui piacerebbe sentire il Natale, perchè come hai detto tu, si è "dimenticato di come viverlo". Ciò che per la gente è un momento di gioia, di allegra spensieratezza e di serenità, per lui non è assolutamente niente.
Sai si tiene lontano dal Natale, si guarda dal provare a viverlo sul serio, perchè appunto "neanche gli interessa". Prova distacco ed
indifferenza, perchè in fondo al cuore sa che, se provasse ad avvicinarsi alla gente ed all'amore, proverebbe altro dolore.
E Naruto, che è così "senza testa", spensierato ed immaturo, non capisce l'amico, il suo modo di fare ed il suo bisogno di scostarsi
dalla realtà e vivere nel suo mondo piatto fatto solo di allenamenti e doveri e privo di emozioni. Lo apostrofa come "uno che non capisce niente delle emozioni altrui" e trova il confronto con lui, che lo porta inevitabilmente al litigio.
E poi, Sai che va via, parte di nuovo verso la solitudine e il silenzio, lontano da quell'allegria ed affettuosità che non gli appartiene.
Ma non è un "bianco" silenzio, è un silenzio carico di amarezza, anche un po' di risentimento e di tristezza. Lui è solo Sai.
Niente di più. Come se pensasse di essere solo un nome.
E mentre il gelo penetra in profondità nel suo corpo, ma anche e soprattutto nel suo cuore, riecco Naruto, che lo "ha cercato per
tanto tempo", nonostante tutto.
Il pezzo in cui Sai e Naruto tornano a casa mi ha fatto sorridere di tenerezza. Il rumore dei passi di Sai, trascinati contro la neve,
non sono soli, ma accompagnati da quelli di Naruto. Sarò banale, ma il valore simbolico era talmente evidente che mi sono sentita
toccata sul serio (Adesso penserai che sono una stupida a commuovermi per cretinate simili .-. E vabbe'...).
Sai non "prova nulla" per il Natale, ma al tempo stesso gli è piaciuto stare in compagnia di Naruto. E appunto, senza averlo capito,
lui ha provato qualcosa per il Natale, che in fondo più che una festa dovrebbe essere un'emozione, un momento, anche solo brevissimo, di gioia.
E poi, quando sente Naruto dirgli che "non è privo di emozioni", per lui è una rivelazione, quasi una conferma a qualcosa che dentro di se in fondo ha sempre saputo. Il cuore di Sai batte forte, e quello è il primo vero bel sentimento della giornata. E quel "Buon Natale", improvvisamente e sfrontatamente pronunciato dalle labbra, ma affiorato dal cuore, alla persona che l'ha cercato a Natale ed è rimasta con lui nonostante sia "solo lui".
Mi è sembrato difficile scrivere questa recensione ._. Il fatto è che avevo molte cose da dire, e non sono sicura di essermi espressa bene. Ad ogni modo hai fatto un ottimo lavoro, e ci tenevo a fartelo sapere.
Thank you per la bella shot, e ancora un grosso augurio di buon Natale. E, già che ci siamo, anche di un felice anno nuovo. ^w^
Toru. |
