Non c'è forse niente di più destabilizzante per un bambino di non poter più contare sul proprio forte genitore. Perchè se tua madre, se tuo padre scoppia in lacrime, come potrà asciugare le tue? Se crolla, se cade, come potrà sostenere te? Ne sarà in grado? Cosa farai, dove troverai rifugio, ci riuscirai?
Ciao, carissima. Mi mancava leggerti.
Scusa per recensisco solo adesso, ma faccio una confusione con le recensioni, a volte le scrivo appena letta la storia, altre volte aspetto dei giorni, altre ancora non so cosa scrivere...
Mikey non è un bambino, ed è un po' triste che alcuni suoi atteggiamenti vengano classificati come infantili: lo sono, è vero, ma questo perchè gli adulti hanno perso le speranze con cui vedevano il mondo come un posto bellissimo conoscendolo in profondità. Questa, secondo me, è la cosa triste.
Mikey vede ancora tutto a colori, più dei suoi fratelli e di molti altri: un colpo come questo è troppo violento. È come picchiare su un vetro intatto e limpido e su uno già crepato: dove si vedrà più differenza rispetto a prima?
La tragicità delle affermazioni nette e fredde è stata più che apprezzata, assolutamente riuscita! Come al solito, mi sei piaciuta molto, e siamo solo al primo "capitolo"!;)
Un bacio
Gru |