Poesia semplice ma bella.
Fai vedere quanto i libri siano un posto sicuro, un luogo di libertà. Mi piace molto l'immagine delle parole che danzano, che scorrono sotto gli occhi del bambino, quasi come se non fosse lui a muovere lo sguardo ma le lettere del libro.
E poi... il finale, che inconsciamente richiama le parole di "San Martino" di Carducci ("... tra le rossastre nubi stormi di uccelli neri come esuli pensieri nel vespero migrar").
La raffinata impostazione grafica è il tocco finale, invitante richiamo a leggere la tua poesia (Io non sono capace a fare una roba del genere! Sarà che sono negata!) A proposito - ti lascio con questa domanda -, la ragazza con la macchina fotografica ha un significato in particolare?
A presto
Grazia |