Recensioni per
Saori Kido
di MauraLCohen

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/04/15, ore 23:42
Cap. 1:

Mi è piaciuta molto :) una domanda. Parli di un jet, quindi ti riferisci alla scontro con Ikki, giusto? Ho sempre apprezzato quando lei, sul jet, dice  che la vita dei cavalieri vale più dell'armatura. Come per quella frase, evidenzi benissimo il cambiamento interiore, da mocciosa viziata che non si cura di ferire il prossimo a ragazzina tredicenne matura e composta, ma dal cure grande. E così, la apprezzo eccome. è lei che ho sempre ammirato da bambina. Poi smetterà di soffrire, vivendo come Athena. ma quando, come in quella situazione, è ancora umana e Dea in minima parte, il suo turbamento e l'amarezza di essere consapevole del proprio destino e di accettarlo, di non poter mai più essere una fanciulla umana, ci sta tutto ed in maniera perfetta. Ragazzina viziata ed in costante pericolo? Lei non lo è praticamente mai. è uno sbaglio, forse, avvalersi del proprio rango e della propria autorità, prima di ragazza altolocata e poi di Dea,e  non una qualunque, ma colei che è stratega? Saori è molto più di una bamboccia inutile, egoista ed innamorata. è un personaggio meraviglioso

Recensore Veterano
29/04/15, ore 12:05
Cap. 1:

Saori, la Dea Athena…
Incomincio col dire che Kurumada ha, principalmente, avuto il merito di dare a questa Dea che nei miti Greci é un po' freddina e se vogliamo stereotipata e non molto simpatica, un character molto più “umano” citandola principalmente come Dea della Giustizia che s'incarna ogni tot anni fra gli uomini per meglio proteggerli e conoscerli…
Secondo me é una bella rivisitazione del personaggio…
Quanto a Saori non la giudicherei con eccessiva severità, é vero che da bambina era prepotente e viziata ma da bambini capita sovente di eccedere, pentendosene magari dopo, quanto al seguito…
Da ragazza di buona famiglia ricca e con un futuro sicuramente roseo di fronte scoprire di essere… la reincarnazione di Athena vorrei vedere chi non avrebbe sbarellato a palla, lei dapprima fatica a guidare i Saints ma teniamo sempre presente che é ancora giovane e alle prime armi, deve “farsi le ossa” e già subito ci sono da affrontare i Saints mandati dal Santuario, che guarda un po' sono- sulla carta- molto superiori a quelli a lei fedeli…
Guida però Seiya e i suoi amici al Santuario, é vero si fa colpire dalla freccia dorata ma poi si riprende e rianima i combattenti sfiniti, ad Asgard frena lo scioglimento dei ghiacci (e dici poco, considerando che solitamente quel compito era svolto da Hilda tramite di Odino, che di Asgard era il Dio) e sotto i mari frena i maremoti che altrimenti sommergerebbero la Terra, compiti che solo lei poteva svolgere, facendo ricorso al suo cosmo…
Con Hades prova a fermare la Greates Eclipse…
Insomma, qualcosa fa,ok non combatte molto in prima persona (soltanto contro Hades nel finale, e se non era per lei ciao Saints) però non l'ho mai trovata inutile o un “peso” per i suoi cavalieri, anzi…
Ci sarebbe anche un discorso di “gestione dei personaggi” da fare al proposito, perché nel limitato spazio di un manga non é semplice gestire tanti “galli nel pollaio” vedere per esempio le figure barbine rimediate da alcuni Gold Saints in vari punti della saga per lasciare spazio ai protagonisti… (esempio di Aldebaran e dei suoi rovesci in serie su tutti…)
Ok, terminata questa lunga pappardella (s'é capito che Saori a me non dispiace per nulla? :-P)
Qui abbiamo i pensieri del lato “umano” di Athena, ovverosia Saori, verso i suoi Saints, Seiya in testa, paura, ansia, senso di colpa per mandare alla battaglia dei ragazzi come lei, a rischiare la vita e a soffrire ogni volta per avere ragione dei nemici che vogliono invadere e distruggere la Pace sulla Terra…
In questo Atena si distingue dalle altre divinità, di solito piuttosto egoiste, a me piace pensare che la Dea, proprio per conoscere le virtù degli esseri umani abbia deciso di reincarnarsi, per arricchirsi di emozioni e sentimenti che sono e possono essere solo umani; qui sta la differenza con gli altri Dei, che invece prendono possesso dei corpi dei loro prescelti, il che non é proprio la stessa cosa e si vede…
Che dirti, brava come sempre, hai dato voce a tutti i pensieri che certo Saori ha sempre nutrito in sé, Dea-fanciulla come i Saints sono cavalieri-ragazzi, in questo dualismo che é poi ciò che li rende speciali, unici nel loro genere.
Ti si legge sempre con piacere, cambiano i personaggi ma la tua bravura rimane la medesima :-)
Ciao bella, a presto!

Enrico

Recensore Master
28/04/15, ore 23:55
Cap. 1:

Ciao carissima, non potevo mancare! Parto subito con il dirti che hai quasi centrato l'obiettivo. Hai dato un corpo al groviglio di sentimenti contrastanti e inconciliabili che si annidano in Saori, il ricettacolo umano della Dea Atena, che da un lato ama e soffre (cum-patisce, nel senso etimologico del termine) per il destino degli uomini che si sono votati anima e corpo a lei per proteggerla. Eppure, dall'altro agisce da dea spietata mandandoli al massacro. Proprio in quest'ultimo atteggiamento si legge il distacco della divinità che alberga in lei. Atena è eterna, immortale. Preesiste agli innumerevoli guerrieri che si immolano in suo nome e ad essi sopravvive. Eppure, l'Atena di Saint Seiya non può fare nulla senza gli uomini. Trovo molto affascinante questo aspetto. In generale, gli dei hanno un senso esistenziale solo se c'è qualcuno che li venera (cosa sarebbe un dio senza fedeli?). In questo contesto, Atena ha un senso di esistenza solo grazie ai saint che la venerano come la domina, la Singora (ottimo il tuo riferimento all'omaggio cavalleresco nel finale: puro sentimento platonico). Saori, invece, in quanto donna ragiona da umana e soffre con i suoi guerrieri.
Ma qui mi preme aprire una parentesi extra-testuale. Tu fai del tuo meglio per dare corpo a Saori (e sai quanto anche a me affascini questo personaggio), però non posso non accodarmi al commento di chi mi ha preceduto nel constatare con amarezza quanto l'insipienza di Kurumada l'abbia condannata. Il mai abbastanza vituperato Kuru l'ha resa indigesta, stilizzandola in maniera quasi offensiva. Saori, nel manga come nell'anime, è solo la fanciulla incapace che va salvata dai pericoli, spesso talmente ingenua e inetta da rasentare la stupidità. (Quasi) mai interviene in prima persona per combattere una guerra sacra, avvilendo la grande personalità della dea Atena del mito che, invece, dovrebbe albergare in lei, con i suoi pregi e i suoi difetti: la Promachos, la prima in battaglia, la stratega di intelligenza sublime nata dalla testa di Zeus stesso e, in quanto tale, depositaria di una saggezza superiore. Ah, maledetto Kurumada! Che occasione persa! La Teshirogi ci ha provato a riabilitare la figura della fanciulla condottiera inventando Sasha, una specie di Giovanna d'Arco ante litteram. Secondo me si poteva fare di meglio. Sogno un'Atena che sì, è circondata di guerrieri valorosi, ma è così potente e consapevole del suo ruolo da fare a meno di loro per fronteggiare i suoi parigrado come la dea del mito: con l'elmo in testa e la lancia in mano. Ma non divaghiamo.
Ritorno a farti i miei complimenti per il modo in cui rendi Saori molto più profonda e sfaccettata di come quel rullo compressore del suo creatore avrebbe voluto. Di sicuro c'è un conflitto interiore, in Saori Kido. E si potrebbe andare ancora più in profondità. Intanto, apprezzo e approvo il tuo sforzo. E mi compiaccio di cogliere alcuni spunti che, spero, siano nati anche da qualche scambio di opinioni fra di noi.
Un abbraccio
S.

Recensore Veterano
28/04/15, ore 23:42
Cap. 1:

Ciao!
Eccomi finalmente!
Mi è piaciuto davvero tanto. Sei riuscita a fare un'analisi di Saori davvero incredibile. E immagino che non sarà stato facile, data la complessità di questo bellissimo personaggio.
Trasmetti tutto di lei. La sua insicurezza e la sua paura, sicuramente per il fatto di avere scoperto di essere la reincarnazione di una dea a soli 13 anni (mamma mia ma come si fa? Come possono i giapponesi pensare che i 13enni possano affrontare delle cose simili?! Continuo a chiedermelo...). Traspare la sua solitudine. Il nonno non c'è più e solo ora, dopo tanto tempo, sta imparando a legare con quei ragazzi che prima trattava come giocattoli. Adesso sono loro la sua unica compagnia, ma sta imparando a rispettarli come persone. E si vede.
Traspare il senso di protezione che ha per loro, soprattutto nei confronti di Seiya, come al solito!
Insomma, hai fatto un ritratto davvero bello e sfaccettato della cara Saori.
Questo è stato il mio pezzo preferito:
-Li aveva visti lottare contro ogni male divino per la Dea che incarnava, li aveva visti cadere e rialzarsi ed ogni volta era una fitta al cuore. Non avrebbe mai voluto costringerli a tanto dolore ma doveva farlo, ogni giorno. Aveva paura di incrociare i loro occhi, sopratutto quelli di Seiya, come poteva sopportare l'idea che quello sguardo fosse così intenso per la Dea? Se fosse stata solo Saori, egli, l'avrebbe accettata comunque? Nemmeno lei sapeva rispondere, il cavallo alato era bravo a camuffare i suoi sentimenti, nessuno sarebbe stato in grado di leggerlo... e questo lasciava accesa una speranza nel cuore della donna che veniva lacerato ogni volta che si sentiva chiamare “Athena” proprio da lui.-
Seiya è sempre nei suoi pensieri, nelle tue storie ma anche nell'anime secondo me. Inutile negarlo.
Comunque mi è piaciuto come hai trattato la sua dicotomia, in questo pezzo, ma anche nella storia in sé. Questa dicotomia è parte di lei. E credo che sia anche rimarcata dal fatto che a volte venga chiamata semplicemente Saori e a volte Atena. Questo aspetto mi ha sempre incuriosita, e sono contenta che tu l'abbia fatto venire a galla.
Come dici tu, comunque, sarà ancora più difficile per lei sentire Seiya che la chiama Atena, e non con il suo nome. Quasi come se lui non fosse in grado di vedere la donna oltre alla dea.
Però sappiamo entrambe che non è così ;) la vede eccome. Eh si che la vede. Peccato che la veda molto di più negli oav. Eh, tutti quegli "Isabell" urlati in tantissimi modi, uno più bello dell'altro...Avrò sempre in mente la maniera in cui si rivolge a lei nel terzo e nel quinto film *_* e anche tu, lo so!
Beh, che altro dirti se non brava?! E che altro chiederti se non di regalarci di nuovo delle onde shot così belle e ben scritte?
Sei una continua sorpresa. E lo dico in senso positivo, ovviamente! Brava. Brava. Brava.
Ti scriverei degli altri "brava" perché te li meriteresti, ma a quel punto la recensione diventerebbe tremendamente noiosa! Sappi che avrei voluto scrivertelo all'infinito ;)
Un bacione e un abbraccio fortissimo!
A presto, spero!

Shadowfax
(Recensione modificata il 28/04/2015 - 11:45 pm)

Recensore Veterano
28/04/15, ore 11:54
Cap. 1:

Ciao piccola. Riesco finalmente ad affacciarmi dalle tue parti! ^___^
Allora vediamo un po', come partire? Forse mettendo subito in chiaro una cosa. Io Saori la odio. Ma tanto. La prenderei a calci nel Q in ogni momento. La sua versione manga è quella di una bamboccia viziata con la puzza sotto al naso e tale rimane per buoni tre quarti della storia. Come se non bastasse è pure inutile, la classica sciacquetta buona solo a farsi rapire per aspettare che poi gli altri si facciano il mazzo per salvarla. Nell'anime hanno cercato di renderla meno antipatica e più umana, ma il suo tratto di inutilità è rimasto. Sasha del Canvas è molto meglio, almeno lei qualcosa lo fa, scende davvero in campo a lottare.
Ora, se la pochezza di Saori sia una cosa voluta o corrisponda alla pochezza di Kurumada io non lo so, ma tu ti sei sforzata d fare un lavoro di riabilitazione del personaggio, e lo hai fatto bene. O meglio, hai voluto approfondirlo.
Ma al di là della storia in sé, a stupirmi sei stata proprio tu. Considerando l'ignoranza e il semi analfabetismo dilagante tanto in persone della tua età, quanto in quelle della mia (o anche più vecchie), vedere che esistono ancora dei fari nell'oscurità, persone giovani capaci di scrivere già in questo modo, mi rincuora e mi da qualche speranza.
Brava piccola. Continua così.

Recensore Master
27/04/15, ore 16:53
Cap. 1:

Davvero splendida questa storia. Molto profonda, sofferta, meditata.
Mi piace come hai rappresentato Saori Kido nella sua duplice natura e credo che tu l'abbia rispettata a tutto tondo. Non è mai facile fare le introspezioni di personaggi non nostri ma altrui. Ancora più arduo è esaminare personaggi dalla natura ambivalente. 
In modo efficace e preciso, ci hai raffigurato nitidamente una creatura complessa, a tratti ancora un po' immatura ed irrisolta (del resto, Lady Kido è molto giovane), non del tutto persuasa lei stessa delle proprie responsabilità, in occasione dell'ennesima Guerra Sacra che si staglia all'orizzonte.
Saori ama e soffre, Athena è in apprensione per i suoi Saint.
Non c'è pace e ristoro per la sua doppia anima.
Complimenti: stai raggiungendo una discreta maturità stilistica (occhio però ai refusini di battitura, frutto di distrazione!) e linguistica, di cui mi compiaccio.
Brava, davvero.
Baci
Lou

Recensore Junior
27/04/15, ore 13:09
Cap. 1:

Davvero bellissima, complimenti, un descrizione precisa di ciò che di saori si può solo intuire, ciò che chi si limita, come succede spesso, a vederla come la "tizia viziata che si fa rapire" non potrà mai capire, un dolore interiore che lei non può permettersi di mostrare agli altri ma che lentamente la lacera dentro e questo si capisce da piccole cose che accadono anche nella serie (come il suo puanto in punto di morte trafitta dal pugnale di saga) e questo amore per Seiya che lei non capisce se essere ricambiato o no, ma lo sguardo di Seiya verso di lei rimane sempre una speranza?

Recensore Master
27/04/15, ore 12:29
Cap. 1:

Tesoro mio, se i deliri notturni ti portano a partorire simili perle, allora cerchiamo di delirare un po' più spesso!
Che posso dirti... E' davvero splendido: nessuno riesce a descrivere Saori così come ci riesci tu, penso di poterti eleggere ufficialmente a "regina delle one shot sulla dea Athena", se mi permetti di essere un tantino presuntuosa. u.u
Sei stata bravissima e hai caratterizzato al meglio i lati più nascosti e recondidi di un personaggio estremamente complesso - con uno stile, per altro, assolutamente impeccabile - come può essere Saori/Athena. La nostra dea, così apparentemente fredda e sprezzante, in realtà nasconde dentro sè una grande paura di fallire... E come la si può biasimare? E' semplicemente una ragazzina e tutto ad un tratto, si ritrova ad essere niente meno che una dività, la dea della giustizia, colei cui tutti guardano e alla quale hanno promesso eterna fedeltà e devozione. Un peso troppo grande per una ragazzina, che vorrebbe solamente poter vivere una vita normale, amare ed essere amata... Non venerata, ma semplicemente accettata per quello che è, una persona come tutte le altre, anche se dentro al suo cuore sa bene che non potà mai essere così.
Insomma, tesorino... Sei stata, ancora una volta, assolutamente superba! Che posso dirti, se non "meravigliosa"?
Ti abbraccio fortissimo e mi raccomando... Non smettere mai di emozionarci con le tue parole. :3 <3

Recensore Master
27/04/15, ore 09:17
Cap. 1:

bè se i nostri deliri notturni portano a questo, (e ad altro) meglio delirare sempre

saorina, l'hai raccontata benissimo.

è bello finalmente vedere il suo pov, le sue emozioni, di ragazzina di 13 anni che vede ragazzi coetanei o poco più rischiare ogni diamine di giorno per proteggere athena, cioè lei....