Contest The Melancholy Spirit
Terza classificata: Il Piccolo Diavolo di Pandora (Baldr)
Grammatica: 10/10
Ciao, eccomi finalmente a valutare la tua storia. È il primo tuo lavoro completo che ho letto fino a ora, quindi non ho un metro di valutazione, credo che un unico capitolo di un’altra storia, dove il genere è completamente differente a questo non basti per farsi un’idea completa.
Comunque, anche se fosse, la valutazione deve basarsi unicamente su questo lavoro, e a livello grammaticale, tranne qualche piccola imprecisione, non ho riscontrato errori rilevanti.
Ecco, ci sono un sacco di errori di battitura, probabilmente dovuti a piccoli attimi di distrazione, con una buona rilettura li avresti trovati sicuramente tutti.
Manca un verbo verso la fine della storia, tanto che la frase era un pochino confusa.
Infine, in alcune parti della storia sono un pochino in disaccordo con te con alcuni punti e virgola, io avrei messo dei punti fermi, ma no sono errori, li ho segnati sul documento come suggerimenti.
Detto questo, tranne quelle poche imprecisioni e sviste, la storia a livello grammaticale è praticamente perfetta.
Lessico e stile: 8/10
Dunque, in questo punto sarò molto, molto prolissa. È una mia pecca, mi dilungo sempre tantissimo nelle recensioni, che esse siano per un contest o anche solo recensioni normalissime.
Partiamo da una cosa semplicissima, probabilmente non sei abituata a farlo, o il tuo stile ti spinge a non separare la storia, ma quando ci sono dei salti temporali, ma anche di ambientazione e di scena, ti consiglierei di dare più spazio a quanto scrivi, mettere degli asterischi, anche solo un puntino, o un paio di invio, perché all’interno della storia a ogni cambio di scena, saltavi di pala in frasca e dovevo tornare indietro per riuscire a capire se la scena fosse legata o meno a quanto letto sopra.
Le cose sono due, o lasci un pochino di spazio così le lettrice tonte come me riescono a non confondersi, oppure introduci la nuova scena in qualche modo, portando il lettore a comprendere che è passato del tempo e la scena è cambiata.
Finito questo piccolo appunto passiamo allo stile vero e proprio. Dunque, hai uno stile scorrevole, alla prima lettura del tuo racconto è finito in un attimo, tranne l’appunto di sopra, a livello di lettura è scorrevole, scivola via in maniera fantastica. Alla seconda lettura, quando non ero a rotolarmi sul divano, ma davanti al pc e attenta a grammatica, stile e trama, mi sono accorta di una cosa. Non scrivi affatto male, come ho detto hai un buono stile, la storia scorre bene, e si legge altrettanto bene, eppure in alcune parti è fredda.
Uno stile freddo, frasi che descrivono meccanicamente i gesti del protagonista, in alcune parti sembra di affrontare la lista della spesa. È tutto troppo meccanico, poi però mi ritrovo a pezzi molto toccanti, a descrizioni veramente poetiche e allora mi domando quale è il tuo stile? Come scrivi veramente?
Anche perché, non è sbagliato come imposti la storia, quanto letto non è affatto brutto, tutt’altro, appassiona, si legge bene, eppure sento che c’è qualcosa che manca.
Mancano delle parti, quel modo di coinvolgere il lettore facendolo immedesimare completamente nel mondo che hai creato. C’è qualche sprazzo descrittivo, qualche frase bellissima, potrei dire poetica, ma finisce lì. Ovviamente non ti chiedo e non dico, non mi permetterei mai, che devi iniziare a dileguarti in descrizioni lunghissime e paragoni, perché non credo sia proprio nelle tue corde, però forse ampliare un pochino soprattutto a livello di sensazioni da trasmettere al lettore.
Alcune parti della storia le avrei farcite magari con qualche pensiero introspettivo di Drake, cercando di far percepire sicuramente il suo dolore, perché lo deve provare e poi la sua rabbia, per non essere creduto, mai. Rabbia perché tutti pensano che è cattivo solo perché nato differente e perché ha caratteristiche demoniache che non sono colpa sua.
La parte sulle emozioni la continuo nella caratterizzazione dei personaggi xD credo che sia la parte più giusta dove inserirla.
Passando al lessico non ho veramente nulla da dirti, conosci l’italiano e anche bene, usi le parole nella maniera più appropriata, hai un vocabolario veramente molto ampio, tanto che un paio di parole nella tua storia le sono andata a cercare perché non le conoscevo.
Conosci le parole, sai come si scrivono, metti gli accenti nel mondo giusto, quindi non posso fare altro che farti tantissimi complimenti, non ci sono pecche da quel lato, proprio come non ce ne sono nella grammatica.
Sviluppo della trama: 9/10
La trama della tua storia non è fra le più originale, ma non per questo la storia è brutta. Per fare un buon racconto non è tanto l’originalità, ma più che altro come si gestiscono gli avvenimenti.
Il racconto alla fin fine, anche se una sorta di fantasy, parla di discriminazione e di odio. Parla di quanto gli uomini possano essere ciechi e cattivi davanti a chi è differente.
Il tutto si osserva attraverso gli occhi e il punto di vista di Drake. Attraverso i suoi occhi si vede come gli altri si comportano con lui, come lo deridono, prendono in giro, insultano.
Persino le donne che lo crescono, che si dovrebbero prendere cura di lui, la prima fra tutte la madre superiora Thera, quella che lo ha trovato, sono convinte che lui sia cattivo e che si comporti male; solo per via del suo aspetto, solo perché nato differente, per loro è cattivo. Preferiscono credere alle parole di un bullo, piuttosto che a un bambino che non ha mai fatto male a nessuno.
E proprio la differenza che c’è fra Drake e Zoras è il fatto che lui con quel micio ci giocava, mentre l’altro ragazzino e la sua combriccola, lo hanno cacciato e ucciso. Lo hanno fatto a pezzi in preda all’eccitazione del branco, alla cattiveria che può essere solo dei bambini.
Eppure, il comportamento degli altri, quella discriminazione, l’odio che lo circondano lo fanno crescere prima di tutti, gli fanno comprendere che in fondo non esiste nessuno Dio benevolo a giudicarli, forse c’è, ma non gli interessa nulla di quanto accade nel mondo umano altrimenti lui non sarebbe nato, e Zoras e i suoi amici non si sarebbero comportati da bulli; e a fine storia, lo stesso Drake non sarebbe rimasto impunito, e Zoras non sarebbe stato giustiziato per un crimine che non ha commesso.
Dunque, la trama per come si delinea è interessante e anche ben strutturata, ma a parer mio ci sono dei vuoti all’interno della storia.
Perché Thera si impunta a credere a tutto quel che gli dicono gli altri bambini su Drake? Per partito preso lei è convinta che il ragazzo sia cattivo o forse ha fatto qualcosa che l’ha portata a pensare questo?
A inizio storia Drake viene salvato da due bambini, sarebbero potuto diventare suoi amici, dargli una dimostrazione che non tutti lo odiano per il suo aspetto, poi in seguito la storia avrebbe comunque potuto prendere la stessa piega. Portare Drake a fare una sorta di giustizia privata, per tutte le volte che è stato maltrattato, per quel gattino indifeso ucciso e fatto a pezzi solo per il macabro divertimento di un gruppo di bambini.
Sarebbe arrivato alla stessa conclusione, ovvero che gli adulti sono ciechi, che vogliono vedere solo quello di cui sono convinti, senza approfondire, senza cercare, senza credere a chi è differente.
Avrei approfondito anche il senso di dolore dello stesso Drake, lo shock per aver perso il suo unico amico, quel lato oscuro di lui, che tutti dicono abbia che prende il sopravvento senza che cerchi di fermarlo e infine la descrizione di come ha pianificato la sua giustizia privata.
Insomma sono piccole cose che forse avresti potuto aggiungere in modo da rendere il racconto più approfondito e più completo, per caso ho anche letto l’introduzione che hai messo su EFP, e lì metti alcune spiegazioni sul mondo e la città dove si muove Drake, cosa che all’interno del racconto è solo accentuata, perché non spiegarlo proprio durante la stesura?
Per il resto, tranne questi miei dubbi hai fatto un buon lavoro, bravissima.
Caratterizzazione dei personaggi: 8/10
La parte sui personaggi è quella che ho trovato più difficile da valutare all’interno del tuo racconto. In primis è totalmente dal punto di vista di Drake, tranne le poche battute iniziali quando lui è stato trovato quindi è difficile farsi un’idea sui personaggi che gli si muovono attorno, ma soprattutto perché lui non si sofferma troppo su cosa pensa degli altri.
Detesta Zoras, ma quello sarebbe stato chiaro e lampante a chiunque, ma di tutti gli altri? Qual è il suo pensiero?
Ma andiamo con ordine, cominciando a parlare proprio di Drake. Più su ho scritto che mi sarebbe piaciuto leggere di più delle sue emozioni, ed è vero.
Hai scritto tutta la sua storia attraverso i suoi occhi, eppure da lui non è trasparita angoscia, disperazione, paura.
Nemmeno una volta ha versato una lacrima domandandosi come mai non ci fosse nessuno pronto a difenderlo. Posso comprendere la rassegnazione quando tutti si comportano in un determinato modo con te, ma questo non significa che smetti di star male, di soffrire.
Drake di suo mi è sembrato un ragazzo dolce, sarebbe in grado di provare affetto se non lo scansassero e non continuassero fargli del male in continuazione.
Soffre, ma tu non descrivi questi attimi di sofferenza, di disperazione. Qualche momento introspettivo non sarebbe stato male, avrebbe immedesimato di più il lettore nel protagonista della tua storia, avrebbe capito le sue paure, la disperazione che prova, e anche il suo desiderio di rimanere il più lontano possibile da Zoras. Non può batterli perché più grandi di lui, allora cerca di evitarli e di non farsi vedere.
Persino quando esplode la sua rabbia non descrivi nulla, eppure ha visto il suo unico amico morto, preso a calci, usato come trofeo di caccia da un gruppo di piccolo bulli. Da quegli stessi bulli che maltrattano e picchiano lui.
Drake rimane gelido, non si dispera, non piange, ma pianifica gelidamente la sua vendetta. E io non metto in dubbio che una cosa del genere possa accadere, ma anche se no lo specifichi, rimane pur sempre un bambino. Un moto di disperazione deve averla in qualche modo, deve lasciarsi sopraffare dal dolore, anche perché sa bene cosa è la morte, e sa bene quanto è accaduto a quel povero cucciolo.
Zoras da parte sua è il tipico bullo. È più grande degli altri bambini, soprattutto del gruppetto che capeggia, e quando ha visto che maltrattando Drake non avrebbe ricevuto punizioni ne ha fatto la sua prenda preferita. Stessa cosa per le marachelle che commette, perché venire punito, quando è sicuro al cento per cento che può dare la colpa a quel figlio del peccato?
Al tempo stesso come ogni bullo è un fifone, quando Drake ha mostrato le zanne ne ha avuto paura. Quando si è trovato solo, con i suoi amici morti attorno ne ha avuto ancora di più, e persino in quel momento il massimo che è riuscito a fare è stato dare la colpa a quel figlio del peccato, a quel piccolo diavolo, sperando che qualcuno gli credesse.
Thera ha avuto i dubbi, e per questo l’ho odiata a morte, pur avendo il ragazzino con l’arma, sporco di sangue e i bulbi oculari dei suoi amici nel letto, è scesa a controllare che non fosse stato l’altro.
Lei la detesto, è convinta che Drake sia cattivo, quando invece è proprio il suo comportamento, come quello di Zoras e di tutti gli altri a portarlo a compiere determinate azioni.
Perché cercare di essere buono, di comportarmi bene per venire punito? Allora mi comporto male e basta.
Tornando a Zoras non posso affermare che la sua caratterizzazione sia completa, ma per il ruolo che ha, si muove e comporta come si richiede a un bullo.
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La storia mi è veramente piaciuta molto, lascia stare l’interminabile papiro che ho scritto sopra, facendo appunti e domande, sono convinta che alcuni punti si sarebbero potuti approfondire, ma per certe cose sono una rompiscatole, quindi non preoccuparti.
Come ho scritto nella valutazione, la trama è semplice, nemmeno troppo originale, eppure affronta argomento molto moderni. Argomenti che si sentono al tg ogni giorno, perché tratta di bullismo, poi la fine della tua storia è finita in peggio, ma una cosa molto vera è che gli adulti sono ciechi a quanto accade ai bambini. Non vedono, non ascoltano, e alla fine accade il peggio.
Per quanto Drake abbia commesso un’azione sbagliata, a fine storia non mi sono sentita di giudicarlo. Non riuscivo a vederlo cattivo o un bambino che ha commesso qualcosa di malvagio e per puro divertimento. Ho visto solo un bambino disperato, che alla fine ha reso giustizia a un amico.
Hai fatto veramente un ottimo lavoro, bravissima.
Totale: 35/40 |