Recensioni per
impossibile da dimenticare
di They are almost Canon

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
28/01/18, ore 22:41

Non seguo la formula uno è purtroppo ne capisco anche meno. Ma so' quanto può essere doloroso perdere un idolo da bambina. Quando si guarda alla tv qualcuno che tu vedi come indistruttibile, come se lui davvero possa essere eterno nella sua perfezione. E invece la cruda realtà ti sbatte in faccia che di eterno in questa vita non c'è niente, forse solo i ricordi, quelli nessuno ce li può togliere. E se lui per tutti questi anni è rimasto nei tuoi ricordi vuol dire che era un campione non solo sulla pista ma anche fuori, perché solo le persone straordinarie possono lasciare segni indelebili nelle nostre vite, come lui ha fatto con te. Un racconto molto personale e sentito...mi fa piacere che tu abbia voluto condividere con chi legge le tue storie anche una parte dei tuoi ricordi, grazie per questo regalo.

Recensore Master
16/11/17, ore 23:45

Ciao, sono qui per lo scambio recensioni.
Mi ha incuriosito questa storia dal taglio introspettivo, e siccome penso che l'introspezione sia davvero difficile da gestire - ché, sì, bello, bello tutto, ma a volte si confonde l'introspezione colla stesura del proprio diario segreto, quello col lucchetto a forma di cuore, hai presente? - se trovo un'introspettiva la considero un po' come un banco di prova.
Ayrton è patrimonio dell'umanità.
La Formula 1 non è esattamente il mio sport preferito, ma ci sono campioni che lasciano il segno del loro passaggio, nel bene come nel male. Non mi capitò di assistere all'incidente, lo seppi solo quando tornai a scuola, il 2 di maggio, e anche lì, l'incredulità era tanta.
Ho rivisto la scena, varie volte, e sei stata brava a raccontarcela con questa narrazione spezzata, fatta di tante, piccole frasi. Quasi come fosse una radiocronaca.

Recensore Master
16/11/17, ore 15:02

Ciao, sono qui per lo scambio a catena. Dunque, devo ammettere che spulciando nel tuo profilo non sapevo bene cosa scegliere perché conosco abbastanza Saint Seiya (anche se non frequento il fandom) e quindi non sapevo dove buttarmi. Alla fine ho scelto questa che è un'originale, perché amo molto l'introspettivo.

Anzitutto, non mi aspettavo affatto che la storia parlasse di questo. Seguo la formula 1 abbastanza assiduamente, ma anche se la seguissi poco credo che mi ricorderei comunque dell'incidente di Senna. Perché è una di quelle cose che non si dimenticano facilmente. Io all'epoca frequentavo le elementari e ricordo che per settimane non si parlò d'altro. Ricordo bene il giorno successivo all'incidente, quando tornai a scuola... Quindi sul fatto ho ricordi personali molto vividi. Il che è un po' quello che viene fuori da questa storia, ovvero un ricordo molto personale che ci descrivi anni e anni dopo. La storia più che una storia in senso stretto (ovvero uno scritto che si sviluppa e che ha una trama), sembra una pagina di un diario. Non ci sono sviluppi narrativi o personaggi, solo la "voce" dell'autore che racconta di un fatto del passato. Autore e narratore si fondono in un tutt'uno. In questo, ciò che hai fatto usando la prima persona, probabilmente è abbastanza limitante (ora della fine non sono che poche righe, e nemmeno troppo approfondite), perché è una storia senza capo, né coda. Però è personalmente sentita, e questo è più che evidente. Forse è quello che rimane di più alla fine della lettura e che lascia impresso un qualcosa. Probabilmente è anche il perno di tutto.

Koa

Recensore Junior
16/11/17, ore 00:24

Buonasera!
Mi sono sentita in "dovere" di venire qui perché conosco la sua storia, anche grazie al film "Senna" che mi ha toccato parecchio per la sua discorsività.
Personalmente si percepisce molto del tuo fanatismo sano e la genuinità che provavi e provi per lui, quello che ha dato alla Formula 1 non è paragonabile a nessun altro per unicità...
C'è anche molta innocenza nel raccontare gli eventi (immagino fossi una bambina), si nota dalla narrazione frammentaria ed elementare, come se la stessi raccontando ad un amico ma comunque costruendo delle frasi di sostanza narrativamente semplici ma efficaci nell'insieme.
Ci sono però alcuni errori ortografici, si possono correggere con una semplice revisione con un programma apposito; la grammatica invece è abbastanza ben dosata.
È dura ricordare momenti fatali delle persone alle quali vogliamo bene ma farlo presente nella sua fragilità angosciante è segno di forza e affetto incondizionato che si conferma nel e col tempo, per cui è un tributo che ti fa onore aver pubblicato e scritto.
Alla prossima :)

liz

Recensore Master
29/10/17, ore 00:15

Buonasera!
Comincerò ammettendo fin da subito di non essere un irriducibile fan dei motori in generale e della Formula 1 (sebbene la conosca abbastanza) ma di avere una conoscenza abbastanza ampia di molti piloti del secolo scorso, senza dubbio tra essi il protagonista di questa one-shot tributo.
Ma a parte queste considerazioni introduttive, ho avuto il piacere di leggere una sorta di esposizione che funziona innanzitutto per l'emotività che fuoriesce con una delicatezza percettibile; contribuisce anche la componente "idolo" che arricchisce senza mai realmente esagerare, per esempio con il melenso o l'assurda soggettività.
Si nota che è appunto una passione che preservi fin da quando eri solo una bambina e considerando che è un tipo di affetto che rimane inchiodato a delle radici solide, è comprensibile e lo rivedo in molte persone e cose che riguardano la mia esperienza di vita, facendo guadagnare punti a tutta la tua idea.
La fotografia del tragico incidente è descritta con lucidità e con quegli occhi ancora troppo innocenti e infervorati per capire subito come stavano andando a finire le cose, per poi memorizzare passo per passo un qualcosa che rimarrà nel tempo, donando sconforto e molta angoscia per la scomparsa di un grande come Senna.
Lo stile della storia è molto minimale, forse davvero troppo, con certe frasi che (a parer mio) avrebbero veramente necessitato di una descrittività maggiore, nonostante ci sia l'unione tra il ricordo e le considerazioni presenti nel ricordo della data.
L'ortografia e la grammatica comunque sono discretamente chiare e al contempo risultano pulite, ci sono giusto un paio di errori ortografia che si possono correggere con una revisione veloce.
In sostanza, cos'altro si può dire...
Onestamente, penso che sia comunque un bel pensiero, dove vengono fuori alcune descrizioni cruciali, sensazioni di occhi che maturano con il tempo e quella mancanza che nonostante tutto rimane sempre e solo la stessa di sempre, un modo per lucidare le gesta di un grande di questo sport spericolato quanto adrenalinico.
Apprezzabile nella sua dolce spontaneità che porti forzuta da quegli anni fino a questi giorni più solitari senza il tuo mito, senza Ayrton
.

Un abbraccio e buon fine settimana,

Watashiwa

Recensore Junior
08/10/17, ore 19:55

Bello, molto bello. Alla fine avevo le lacrime.
Seguo la Formula 1 anche io, anche se, essendo più giovane di te non ho mai visto quell'incidente... In realtà non ho neanche mai riguardato le immagini di quello di Bianchi: sono episodi che mi fanno troppo male. Già, anche se si tratta di uno sport.
La storia è scritta in maniera molto semplice, lo stile non è complesso e permette di avere una maggiore empatia con il lettore. Come se già quello di cui parli non fosse abbastanza.
Comunque, vai dritta, dritta fino al cuore. E vai a toccare le corde giuste per commuovere un animo sensibile quanto il mio. Non mi aspettavo che mi sarebbe piaciuto così tanto, devo davvero farti i miei complimenti.
Bravissima!

Recensore Master
11/05/16, ore 20:14

Bene, eccomi qui (seppur in ritardo!). Avrei dovuto recensire ieri ma poiché sono pigra ho rimandato a oggi e ti sto venendo a recensire subito dopo sei puntate di fila di Shadowhunters, quindi è stato un bel distacco leggere ciò che ho appena letto.
Diciamo che inizialmente, quando vidi l'introduzione, ebbi tanta paura di dover mettere una bianca (giuro, non so perché); ma poi, una volta dentro il testo, ho repentinamente cambiato idea e tirato un sospiro di sollievo. Credo infatti che la verde che sto per spedirti sia più che guadagnata e che questo gioiellino la meriti senza troppo imbarazzo.
Ti faccio notare subito un paio di errori, così da passare poi alla parte più divertente da commentare. "perchè" si scrive con l'accento acuto, come ho fatto io più di una volta in questa recensione; ho notato che molto spesso utilizzi troppe virgole, spesso anche al posto di altri segni di punteggiatura (quali il punto, i due punti e il punto-e-virgola), ti consiglio di rileggere meglio il testo e vedere cosa puoi o non puoi modificare; il dialogo che hai scritto traparentesi vorrebbe la lettera maiuscola. 
Detto questo, direi di arrivare al sodo: il contenuto di questa bella storia. Sono piuttosto ignorante in questo campo (anzi, diciamo che sono completamente ignorante) però so cosa significa avere un idolo e anche cosa significa vedere una persona che stimi andare via (che sia per morte o per semplice abbandono); non posso comprendere alla perfezione le tue emozioni ma le posso immaginare grazie a questa storia, che infatti è scritta molto bene. Trapelano subito i sentimenti iniziali, quali stupore, poi si passa allo stadio di "speranza" (in cui credevi fosse tutto ok), dopo realizzi ciò che è accaduto ed è pura angoscia, tristezza, emozioni negative che da quando eri bambina continui a portarti con te, perché fanno parte di te (un po' come quella pole position), e non se ne andranno mai via.
In conclusione: vivi complimenti!
Bye, Shiryu.

Recensore Veterano
02/05/15, ore 13:46

non so davvero che dire solo che sei riuscita a mettere su carta ciò che probabilmente hai pensato quando eri ancora una bambina e quindi complimenti

doctorsmadness

Recensore Veterano
02/05/15, ore 13:41

Potevo mancare? No, no... Non potevo! 
​Hai scirtto una cosa molto dolc, vera è sentita. Omonima, migliori sempre più. Continua così e continua con le storie originali, sai sfogo a te stessa e regalaci ancora di queste meraviglie.
​
​Brava 

Recensore Master
29/04/15, ore 14:54

Tesoro, che posso dire?
In questi casi non so mai come commentare, può sembrare quasi strano legarsi così tanto a qualcuno che non si conosce, però molto spesso accade e quando qualcosa di tanto terribile capita ad uno dei nostri idoli, è un po' come se fosse capitato a noi stessi.
Come ti ho già detto, io ero troppo piccola quando avvenne l'incidente e posso solo immaginare come tu possa esserti sentita e come ti senta adesso; tuttavia, sono proprio questi grandi amori e le passioni a renderci pe persone che siamo adesso... E so che, in qualche modo, questo ricordo di aiuta ad essere una versione sempre migliore di te stessa.
Ti abbraccio forte. <3