Recensioni per
Credo negli esseri umani.
di Kary91

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
06/03/16, ore 14:52

Ciao! Eccomi qui, finalmente, pronto a recensire la tua storia!
Allora, vediamo un po'...

Inizio subito facendoti i complimenti per l'eccelsa cura riversata nella stesura del testo: personalmente non ho notato nemmeno un microscopico errore di mera battitura, e questo non può che denotare quanta passione e importanza tu abbia riservato a questa storia; soprattutto nelle parole che hai fatto pronunciare ai bambini, trovo che tu abbia creato delle atmosfere tali da colpire l'attenzione del lettore con forza e veemenza (in modo decisamente incisivo, senza girare troppo intorno alla questione ma guidando il lettore esattamente sulle tematiche e sui relativi passi narrativi dovevi volevi che l'attenzione del tuo pubblico fosse canalizzata), ma anche con una insita dolcezza e /poesia/ come solo poche persone sono capaci di fare! Le descrizioni dei pensieri e delle azioni dei singoli personaggi sono a dir poco perfette, e la continuità fra il flash-back e quanto accade invece nel presente entro cui si articola la storia è mirabilmente inserita nell'intero contesto! Complimenti, davvero!

Passando a parlare dei personaggi e della storia in sè, ho davvero molto apprezzato la descrizione di Gale - e non ho remore a dire che, forse secondo un'ottica un po' impopolare, è un personaggio che mi è sempre piaciuto fin dal primo momento in cui mi sono approcciato alla lettura dei romanzi e alla visione successiva dei film (posto che, come tanti altri personaggi, anche lui ha commesso talvolta i propri sbagli - ma, citando implicitamente la tematica su cui si articola la canzone di Mengoni che tu stessa hai riproposto come colonna portante del testo, è un essere umano e come tale non è esente dal commettere errori); mi ha davvero colpito molto la minuziosa descrizione del suo animo tormentato dal senso di colpa nato dalla consapevolezza di aver contribuito - implicitamente, a mio parere - a spezzare le vite di molti innocenti persone e bambini (Prim... Ammetto di non essermi ancora del tutto ripreso dalla sua morte!), come se egli si trovasse a camminare in equilibrio su un sottilissimo filo a confine fra la redenzione e il baratro senza fine della colpevolezza. Io stesso immagino che Gale, nell'immediato futuro dopo la conclusione della saga, abbia per un po' di tempo dovuto lottare contro questi laceranti demoni interiori pronti ad attanagliare il suo animo ogni qualvolta anche il più piccolo richiamo al passato lo portasse a rivivere quanto accaduto (e, di conseguenza, a riaccendere in lui dei forti sensi di colpa); volevo anche farti i complimenti per come sei riuscita a dare voce a tali struggimenti interiori e trovo sia davvero lodevole il lavoro di introspezione che hai riservato al personaggio di Gale: hai sondato e descritto con (cruda, talvolta) verosimiglianza i pensieri e le emozioni di un ragazzo che è certo di non meritare perdono per le colpe di cui si è macchiato, di un ragazzo che vuole dimenticare ma che sa in cuor suo di non potervi mai davvero riuscire (come se l'espiazione delle proprie colpe si articolasse proprio nell'impossibilità di lasciarsi alle spalle il gravoso fardello del passato e le sofferenze ad esso collegate) - e credimi se ti dico che la potenza evocativa di tali passi è davvero capace di colpire il lettore in tutta la sua intensità! Sei riuscita a dare lustro ad un personaggio che, gusti personali a parte, a mio parere è spesso giudicato negativamente in base al suo ruolo nel determinare l'epilogo tragico della storia (o talvolta per mere questioni di "ship" fra i protagonisti dell'opera) dimenticando però che, come Delly stessa fa notare al ragazzo, molte persone del Distretto 12 si sono salvate principalmente grazie a lui! Indubbiamente, però, la parte che più mi ha colpito è quella riguardante i bambini ospitati nell'ospedale del Distretto 13: mi ha davvero emozionato percepire l'innocenza di questi piccoli e la speranza che essi ripongono nel futuro, sebbene le loro condizioni presenti non siano decisamente delle migliori; mi ha colpito il "gioco" dello scambio di ruoli che sei riuscita a creare, con i bambini - investiti di una venatura caratteriale in cui prevale la saggezza - che consolano Gale e che lo spronano (talvolta con parole intense e che colpiscono ancora di più l'attenzione del lettore se messe in relazione al fatto che pronunciate proprio da bambini) ad avere fiducia nel fatto che il futuro sarà migliore, con quel coro di "io credo in te" che mi ha indescrivibilmente fatto stringere il cuore! I due passi, però, che per intensità mi hanno colpito di più sono: 

[ “Hai paura di noi, vero?” esclamò in quel momento un altro ragazzino; uno dei più grandi, a giudicare dalla voce. “Tranquillo, ci siamo abituati.”  Quelle parole riuscirono a sbloccare qualcosa in Gale; il ragazzo tornò a voltarsi, ignorando il senso di nausea che aveva scatenato in lui il primo flash-back.  “Anche la mia mamma aveva un po’ paura, quando mi ha visto per la prima volta” spiegò con fare comprensivo una terza bambina, dai folti capelli ricci e le lentiggini; anche lei aveva il volto deformato dalle ustioni. “Ma poi le è passata. Adesso mi abbraccia sempre e mi dà un sacco di baci.”  “Non ho paura di voi” intervenne a quel punto Gale ]

e quello finale, in cui Faith sembra ribadire ancora una volta come la speranza sia davvero un dono di cui fare tesoro per affrontare con coraggio e forza d'animo anche quelle situazioni che, a primo impatto, sembrano davvero essere decisamente sconfortanti - [“Adesso ti dico un segreto” sussurrò a quel punto la ragazzina, appoggiandosi a lui. Gli toccò il volto per cercare l’orecchio e quando lo trovò riprese a bisbigliare. “Il dottore non vuole che mi tolgo la fascia; forse ha paura che capisco che non ci vedo per davvero e non solo perché ho questa cosa sugli occhi. Ma sai che ho scoperto? Che è vero, sì, che sono cieca, ma non è che sia proprio tutto nero. Vedo come delle ombre” spiegò, agitando una mano per aiutarsi a descriverle. “Tipo quelle che ci sono sui muri quando i grandi accendono le candele. Hai capito? La mia mamma aveva ragione. Se io credo davvero in una cosa, quella prima o poi si avverrà.”]

Ho amato anche moltissimo Delly e quell'istinto materno che trapela in ogni sua azione, pensiero o parola!

Cos'altro posso dirti? Non esagero se dico che, in termini di emozioni suscitate in me nell'approcciarmi alla lettura di una storia, questo tuo racconto è uno di quelli che mi ha lasciato molto! Scritto in maniera a dir poco impeccabile e sublime! Complimentissimi ancora!!
Un grandissimo abbraccio! Ciao!!

Matteo
(Recensione modificata il 06/03/2016 - 02:53 pm)
(Recensione modificata il 06/03/2016 - 02:54 pm)

Recensore Master
18/10/15, ore 21:30

*Recensione Premio vinta al Contest: "1 su 24 ce la FA!" per esserti Classificata Seconda*

HOLA! ^_^

Eccomi di nuovo con un'altra Recensione (e spero di lasciarti l'ultima in settimana). Sappi che se Mengoni (che continuo a non sopportare, sorry... ^^'') sa dare così tanta ispirazione potrei pensare di ascoltarlo anch'io... se aiuta a produrre simili capolavori! *Q*
Trovo che il comportamento di Gale sotto PTDS come tu l'hai descritto è veramente realistico, e forse lo sarebbe stato ancora di più se i suoi scatti d'umore e scoppi d'ira sfociassero in scatti fisici, come un pugno o un urlo (è una cosa molto comune, da che ne so io), ma va benissimo anche così, eh. :) ... non badare troppo alle mie parole, sono troppo puntigliosa alle volte... ^^''
Mi è piaciuta molto questa storia, proprio perché Gale è un po' diverso dal solito e immagino che gestirlo in questo stato, sottolineando sempre i suoi flash-back non sia stato per niente facile, considerando anche che nelle tue storie solitamente si dimostra allegro (che poi soffra dentro è un'altra cosa... ^^''). Mi è piaciuto molto anche il personaggio di Delly, solo accennata nella saga originale, ma qui ha decisamente più peso: si vede che è una ragazza solare, che crede nelle persone (negli esseri umani) e ce la vedo anch'io come maestra dopo aver letto questa storia. ^u^
Anche i piccoli ustionati mi sono piaciuti: hanno quella vivacità e ingenuità che solo i bambini sanno avere, è proprio vero che sanno capire molto meglio di dottori o persone adulte e trovo che sia fantastico il modo in cui li hai presentati, soprattutto la piccola Faith; spero che possa riprendere a vedere, o almeno a farlo in parte come ha confidato a Gale.
Questo spaccato della vita di Gale mi mancava proprio e il fatto che il suo comportamento fosse atipico l'hanno reso ancora più interessante: ho visto che ti sei documentata molto per renderlo il più credibile possibile e, torno a ripetere, hai fatto un lavoro splendido, complimenti! ^^
Non penso di aver mai letto storie in questo Fandom che trattassero di queste tematiche e, se lo facevano, erano incentrate su quella *** di Katniss... per questo il mio apprezzamento è stato così alto! ^u^
E ora... l'angolo della pignoleria... ^^'' ... rispetto ad altri tuoi scritti ho notato alcune piccole sviste e qualche refuso qui e là, ma nulla di grave (non fai mai errori veramente gravi, al contrario di me! XD).
E niente, volevo solo dire questo... ^^''
Spero che tu abbia gradito questa Recensione come io ho gradito leggere la tua storia! ^^
Ci sentiamo per la prossima Recensione,
A presto,
ByeBye

ManuFury! ^_^

Recensore Veterano
06/06/15, ore 16:55

Recensione premio per il contest "For this one last time"

Io ogni volta mi dico che non mi metterò a piangere come una scema anche a questa storia.
Poi vedo la combinazione di fluff e angst che tu riesci a padroneggiare con così tanta naturalezza e il mio cuore comincia a sciogliersi.
E sei bravissima con entrambi i generi.
C’è qualcosa di potente in questa storia. Qualcosa di intenso, di devastante. Perché non è solo bella (bellissima, in realtà), ma significa qualcosa.
Significa qualcosa, e vorrei prenderla come esempio da mostrare a tutti coloro che sostengono che le fanfiction sono “vuote” e superficiali. È esattamente l’opposto di “vuota”, questa storia. È carica di significato.
Dalle primissime righe fino alla fine, la storia di Gale, di Delly e di ognuno dei bambini che incontriamo è percepita come vera. Il dolore, diverso ma sempre profondo, sempre immenso, di ciascuno di loro è reale, tangibile. Il dolore della perdita, da Gale che ha perso le sue certezze e la persona che voleva al suo fianco, che non sa come affrontare le sue “colpe”, che non vuole ammettere con il Dottor Aurelius di essere rimasto segnato da quello che è accaduto ma questo non lo rende meno vero. A Delly, sempre felice, che ha perso la sua famiglia come così tante altre persone. Che combatte, ma ogni tanto piange, perché è umana. Ed è questo, messo in risalto in modo brillante dal filo conduttore della storia, ad unire ciascuno di questi personaggi: il fatto di essere umani. È umano anche Gale, che non riesce a liberarsi del rimorso. È umana Delly, che si rifiuta di cedere e trae forza dai bambini, quelli che sembrerebbero essere i più deboli (ma non lo sono mai stati).
Il modo in cui rendi l’inquietudine di Gale, quel suo sentirsi inopportuno, non meritevole dell’affetto degli altri, in un continuo condannare se stesso ancora e ancora, è straziante. È perfetto, perché assolutamente IC, e reso con tanta vividezza da “costringere” il lettore a immedesimarsi da subito.
E le interazioni fra Gale e Delly e i bambini sono qualcosa di irripetibile. Così tante persone ferite che si incontrano in una solo stanza, ognuna con la propria ferita e con il proprio modo di affrontarla. E i bambini, che sono bambini proprio come era stato Gale all’inizio della storia, che sono un frammento di serenità genuina. Non la gioia chiassosa da cui Gale è felice di essere sfuggito trovandosi al Tredici, ma la serenità della speranza nonostante tutto. E sono questi bambini quelli in cui credere, perché loro per primi credono nel mondo. Come Faith, che si rifiuta di lasciar sfuggire la speranza e riesce a trovarne anche dal semplice fatto di vedere delle ombre. Che forse per un adulto non significherebbe nulla, ma per lei sì.
E l’interazione di tutti questi bambini con Gale è davvero incredibile. Gale, che non sa più quale sia il suo posto e teme di non trovarlo neanche all’Accademia, si trova accolto immediatamente da loro. Subito, senza che loro sappiamo chi sia. Lo vedono e scorgono in lui qualcosa che va al di là delle accuse che lui rivolge a se stesso, al di là di ciò che ha fatto. Vedono che è buono e lo accolgono fra loro. E l’idea che lo definiscano un Principe è assolutamente significativa, anche se lui non se ne rende conto. Perché percepiscono immediatamente che è qualcuno che ha cercato e cerca di proteggere coloro che ama, come un principe.
E il parallelismo fra il ricordo di Gale e la fine della storia, che chiude il cerchio, è perfettamente riuscito. La conclusione dà un pochino l’idea di una profezia che si compie, di qualcosa che trova la sua conferma.
Per finire, il modo in cui hai trattato il PTSD di Gale (anche il solo fatto di attribuirglielo è molto realistico) mosta grande delicatezza, tatto e maturità. L’hai gestito benissimo.

Recensore Master
09/05/15, ore 09:55

Complimenti è una shot davvero ben scritta
Hai reso molto bene l'angoscia ed il senso di colpa di Gale
A parte il fatto che Katniss non gli parla più non si sa moltissimo
di lui peró sarebbe bello se si mettesse con una come Delly
anche se in molti lo vedono con Johanna ed anche questa coppia non mi dispiace
adoro anche Mengoni e quindi questo tuo mix mi
piace un sacco 
i piccoli feriti sono dolcissimi e riescono a fare breccia nel cuore indurito e sconvolto di Gale
ma la breve parte del dialogo con suo padre mi ha davvero
emozionata così come l'ultima con la piccola Faith
brava
alla prossima 
Krys 

Recensore Junior
08/05/15, ore 16:03

Buonciao! :3
Eccomi ritornata! Sto davvero cercando di recensire il maggior numero di storie che hai scritto, ma, diamine, tu sforni capolavori uno dopo l' altro... è difficile starti dietro xD In ogni caso, cercherò di recuperare :)
Tornando alla storia. Comincio col dire che  Marco Mengoni è uno dei miei cantanti italiani preferiti, quindi ho apprezzato tantissimo che tu scrivessi una storia -per di più basata su Gale, duh!- incentrata su una delle sue canzoni.

Inoltre il momento iniziale, quello incentrato durane l' infanzia di Gale, mi è piaciuto particolarmente. Nonostante abbia solo 10 anni, il carattere del nostro piccolo Howthorne si nota già ^^. Qunato invece a suo padre, il Signor Howthorne, che tu hai deciso di chiamare Joel (suppongo sia per questo che il figlio di Gale si chiami così... che idea carina ^^), mi è piaciuto molto come personaggio. Mi chiedo se tu scriva anche qualcosa di incentrato su di lui e su Gale, perchè mi farebbe piacere leggerlo. Mi complimento con te perché, ripeto, il padre di Gale, nonostante sia apparso solo in una piccola parte della storia, mi ha subito conquistato. magari perché ha citato Marco Mengoni, chissà...

Passiamo alla parte dopo la guerra. Aw, Gale D:
Credo che lui, in effetti, si senta peggio di Katniss. Nonostante lei abbia affrontato la guerra in prima persona, rischiando più di tutti, non credo si senta come Gale. Lei ha Peeta, dunque qualcuno che la consola. Penso invece che a Gale siano rimasti solo i suoi fratelli e sua madre, e che sia lui a dover consolare loro. Con il senso di colpa per Prim, il rapporto ormai rotto con Katniss, lo shock della guerro, ci credo che si senta talmente male!
poooooooooooooovero! D:

Ah, poi Delly!
Un personaggio che, personalmente, adoro. Fa parte della mia top five di personaggi preferiti, nella trilogia di Hunger Games (ho una classifica. Okay? Okay). Non capisco perché si dia sempre così poco spessore a personaggi così belli.
Quindi ho apprezzato che tu le abbia dato più importanza, in questa storia.

Penultima cosa. Quando Gale fa notare a Delly quanto lei sia umana altro motivo per cui la adoro, ma sorvoliamo mi sono ricordata di una scena della Serie TV Doctor Who. Ora, non so se la guardi (se non la guardi te la consiglio ^^), ma, per farla breve, c' è un episodio in cui uno dei protagonisti, Rory (sì, come il fratellino di Gale ^^), trasformato, per un motivo che non sto qui a spiegarti, altrimenti si fa notte, in un cyberman, ma con i sentimenti di un umano, decide di restare a proteggere sua moglie, rinchiusa nella Pandorica (altra lunga storia), anche a costo di dover aspettare 2000 anni. 
Quindi il Dottore (il Dottore è un tizio, per farla breve, perché altrimenti starei a parlare di lui per ore xD) gli chiede oerché lui debba essere così umano. Rory risponde: "Proprio perché non lo sono", difatti è un cyberman.
é una scena che amo particolarmente, nonostante l' abbia descritta una schifezza.

E per finire, ho sfoderato la mia parte da piagnona, quando hai descritto la sensazione di disagio e senso di colpa che prova Gale, nel vedere i bambini. Laaaaaacrimeeee!

Be', mi fermo qui, altrimenti questa, più che una recensione, è un papiro. 
Bravissima, come sempre!

Un bacio,
Annie Lovegood

P.S. scusa per gli errori di battitura, non ho il tempo di controllare la recensione :(
 
(Recensione modificata il 08/05/2015 - 04:07 pm)

Recensore Master
08/05/15, ore 11:06

Ormai non so più come salutarti all'inizio delle recensioni xD Ti accontenti del solito ciao? :3
Sento davvero vicino questa storia, forse perchè ho passato (in realtà ancora è in corso) il mio periodo in fissa con questa canzone, forse perchè mi sono affezionata a tutti i tuoi personaggi, forse perchè ho nel cuore Prim o forse perchè mi fa affetto il tuo modo di scrivere, fatto stà che mi sono passati un sacco di brividi mentre leggevo!
Come al solito leggo sempre anche le note, e posso dire una cosa? Io la dico xD Anche se non lo scrivevi (ma hai fatto bene a farlo, ho capito anche io che è sempre bene scriverle alcune cose perchè non si sa mai) Gale pare proprio mestruato! Ma ha i suoi motivi per esserlo e credo che i suoi cambi di umore siano totalemente normali.Dopo quello che ha vissuto, ti dico la verità, mi sarei sorpresa (anche in modo negativo) se lui avesse vissuto la guerra in prima persona, visto tutte quelle persone morire, perso delle persone stra care senza risentirne!
Gale è pur sempre umano e noi crediamo negli esseri umani u.u

Mi hai davvero commosso poi con la descrizione di tutti quei bambini e Faith bè lei è la più dolce e credo sia in questo caso la speranza fatta bimba!
Grazie di scrivere.


-Hanna