Recensioni per
Policromia
di zappolo70
Cara Zappolo 70, |
Sono felice che tu abbia deciso di pubblicare e finire questa storia. Sarebbe stato un vero peccato non conoscerne la fine perché ha qualcosa di diverso rispetto alle altre. E apprezzo anche la pubblicazione completa della storia che fornisce una lettura da "libro". |
Ciao Zappolo e bentornata su questi lidi! Confesso di aver iniziato a seguire la storia a suo tempo, ma l'impaginazione (se non ricordo male) mi rendeva difficoltosa la lettura su smartphone e alla fine avevo desistito. Adesso ci riprovo😉 L'inizio è promettente: bellissime descrizioni, introspezione profonda, una Oscar più lucida e soprattutto consapevole: consapevole della sua dicotomia tra l'essere donna e l'essere soldato (due lati della stessa medaglia che alfine riesce a conciliare);consapevole di ciò che André prova per lei e di quanto la ferita involontariamente inferta da Fersen possa tradursi nella sua salvezza. Un saluto e alla prossima |
Gentile Autrice, ho iniziato a leggere il lavoro che hai appena completato incuriosita dal titolo che ho pensato potesse trasferire ai personaggi il suo significato: il voler donare una molteplicità di sfumature al particolare rapporto che negli anni si era instaurato fra Oscar e Andrè con tutte le complicanze del caso. In questo primo passaggio possiamo percepire l’angoscia di cui è preda Oscar che sta ripensando agli ultimi accadimenti certa di riuscire a ingannare chiunque, tutti tranne una persona che la conosce forse più profondamente di quanto lei stessa si conosca. Ha voluto sentirsi una donna per essere la donna per il bel conte svedese che però aveva occhi solo per la regina, aveva bramato il suo sguardo e il suo abbraccio per anni convincendosi che fosse quello che realmente voleva, si era nutrita di quell’amore effimero che la sua mente aveva partorito per non poter accettare un amore ben più grande e potente che l’aveva lasciata sconvolta per la sua forza, che quando finalmente era stata stretta in quell’abbraccio tanto voluto non aveva provato nulla. A quel punto tutte le sue certezze sono crollate, tutte tranne una, il suo voler essere una donna e un soldato che le donavano quella libertà che già dai primi vagiti aveva fatto sentire la sua voce forte e inequivocabile. Aveva soddisfatto le aspettative del padre generale che voleva che portasse onore e lustro al casato e così aveva fatto fino a quando qualcuno le aveva fatto notare che fosse una donna, una donna bella e desiderabile. Ho apprezzato molto questa ultima parte di capitolo dove viene mostrato anche il generale non fisicamente ma come entità che ha ascoltato la voce che tra quel pianto si è svelata e ha raccolto il suo appello per fare in modo che la figlia non fosse condannata alla vita delle sue sorelle ma fosse l’artefice del proprio destino. Per un volta vediamo il generale non come colui che ha imposto il suo volere ma come colui che ha accolto una muta richiesta. Bellissimo questo primo capitolo narrato con estrema cura ed eleganza di forma dove la descrizione degli stati d’animo di Oscar si trasforma in concetti profondi che arrivano con tutta la loro forza al lettore, parimenti bella l’ambientazione proposta che viene sottolineata dai particolari che via via ci mostri attraverso gli occhi di Oscar. Un inizio quanto mai interessante e accattivante che continuerò a leggere. Complimenti veramente e a presto! |
Proprio all’inizio della storia tu dici che nella stanza di Oscar c’era una crepa “che correva lungo la parete”.QUESTO NON E AFFATTO PLAUSIBILE!Oscar viveva dentro uno palazzo nobiliare bene mantenuto,non dentro una casupola!Quindi,i pareti di suo palazzo NON AVEVANO DELLE CREPE! |
Mi piace tantissimo la storia. Questa rilettura dei sentimenti di Oscar soprattutto. Scrivi inoltre molto bene. Complimenti. Ladysibilla |
Ben arrivata! Ci hai presentato con uno scritto particolare e minuziosissimo nuovi punti di vista su una vicenda molto nota. Davvero un esordio interessante, spero proseguirai i il racconto. Scusa il ritardo nel commentare e a presto! |
Bell'inizio :) |
Ciao Zappolo, bella la tua versione di credere che, nel pianto della nascita di Oscar sia stato per il padre di sentirla'diversa'e quindi di farla crescere come un maschio!!. .a presto |
Bellissimo inizio: analisi psicologica accurata e perfettamente fusa con l'ambiente circostante, descrizione realistica; è giusto che Oscar senta di avere scampato un pericolo, essendosi accorta che Fersen non può ricambiarla: dopo tutto, lei era molto fortunata con la sua vita libera, in un'epoca in cui una donna che viveva "da donna" era prigioniera di una serie di regole assurde! |
Ciao, l'inizio è interessante e hai sicuramente molta padronanza lessicale, tuttavia questo susseguirsi barocco di descrizioni mi ha confuso e non sono riuscita a capire chi sta parlando... spero non prenderai queste mie parole come offensive, ti lascio una recensione neutra per cercare di capire come sarà il proseguo. |
Inizio interessante, Oscar che si accorge che Fersen non le dice nulla al cuore é un punto di partenze indeito e diverso. |
Mi piace. L'HO dovuta leggere due volte x capirla bene....Ma mi piace. Vediamo Che succederá. |