Ed eccomi qui, come concordato!
A farmi sorgere la voglia di leggerti, pur sapendo che per poco o nulla ci intendiamo sulle definizioni di Fantasy, è stata l'idea che stavi provando a scrivere qualcosa di differente dallo standard medieval fantasy settingTM.
E' una sorta di epoca industriale, il che come premessa non è affatto male perché apre delle possibilità tutte molto interessanti, e la copertina che hai scelto rimanda ad un soggetto interessantissimo al quale mi sembra lampante tu ti sia ispirata nella costruzione di questa storia.
Ma vedremo man mano dove vi è l'ispirazione e dove, invece, vi è la tua autografa creazione ^.^
Cominciamo!
La nostra storia ha inizio con una dissertazione sulla pioggia.
Ho come la sensazione che non sia una questione del tutto casuale, gli inizi sono fin troppo importanti per costruirli a caso, e che dietro vi sia un qualche messaggio recondito.
Forse un filo conduttore.
Mi viene da pensarlo per la descrizione personalizzata che ne dai, con dei pensieri che dicono tanto ma non tutto in merito ad essa. Devo dirti che è anche un bell'inizio, con un suo perché, ed è fluido anche nel suo imporre degli stop.
"I suoi sensi da lupo" mi ha fatto ghignare. Siamo sei righe dentro la storia ed il nostro primo protagonista è uno uomo-lupo? xD
Non so, sarà che dire "i suoi sensi da lupo" mi fa pensare ai sensi di ragno e quindi ad una sorta di serie di abilità precise e codificate, una cosa che in genere non apprezzo della magia o della stregoneria nel fantasy; puoi fare tutto, teoricamente è la capacità di sovvertire ogni cosa, ma strutturiamola ordinatamente con A=A e B=B! xD
Maxwell è un lycan. Non sappiamo, a questo punto, come i lycan si formino ma sono abbastanza diversi dalla linea principale degli umani. Orecchie pelose e coda.
Sono furries canini!
No, scherzi a parte: i lycan non sono quel genere di uomo-lupo che si trasforma e poi riverte alla forma umana ma stanno in una fase di mezzo?
Più in avanti ci menzioni che ha anche zanne acuminate e che è frutto di una trasformazione e che, se avesse potuto, avrebbe preso anche gli altri organi.
Sono a scelta? Molto Imperium Adeptus Astartes come cosa, la trasformazione via organi aggiunti, ma come funziona esattamente?
Sarebbe interessante saperne di più però l'idea è davvero bella ^.^
Che poi, questo suo menzionare che se avesse potuto avrebbe preso anche gli altri organi apre delle finestre interessanti sulla sua mente. Cosa, nel suo passato, ha originato una simile visione di sorta?
Apprezzo :)
Incuriosce questo attacco, darci immediatamente un personaggio oltre-umano. E' stata una buona idea, rinforza l'aspettativa per il resto, quindi brava ^:^
Quando Maxwell ci parla del suo origine come Slayer, mi è venuto in mente che c'è una presa da The Witcher.
Addestramento in un luogo solitario, trasformazione via erbe e simili intrugli in una cosa non più umana -maxwell stesso si riferisce agli umani come umani e non come a membri della sua razza, o perché Lycan o perché Slayer-...
E' un tema interessante che, conoscendoti, nei capitoli successivi vedrò sfruttato bene. Una delle cose dei non-più-umani che trovo un po' usurate nel fantasy classico è che ci vengono detti non-umani, parlano degli umani come di una razza diversa dalla loro e poi si comportano nell'uguale stessa maniera senza mostrare una morale od una mentalità aliena o diversa.
Prima di proseguire con la recensione, alcune note -come già ho fatto con l'altra tua storia- sul mondo che hai costruito.
Siamo post-rivoluzione industriale, circa 50 anni dopo il suo inizio, e come tu stessa ci dici la gran parte delle nazioni ha adottato la tecno-magia e l'industrializzazione a passo di carica.
Rimangono luoghi che, invece, la bandiscono.
Al di là del bel riferimento a dei fatti accaduti veramente e della stupidità di questi stessi...come mai queste regioni, per povere e dimenticate che sono, non sono o andate spopolate dalle migrazioni oppure annesse di forza?
Con l'industrializzazione, per trend, crescono geometricamente le capacità di produrre armamenti e strumenti bellici.
Con queste si forma l'idea di stato nazionale e, quindi, d'interesse nazionale più che regio.
Nella sostanza, qualsiasi terra che non occupi tu è potenzialmente già territorio del tuo nemico e senza un deterrente non vi è molto che freni te o lui dal prenderla non tanto per sfruttarla ma per negargliela in primo luogo.
Parte del colonialismo fu sospinto anche da questo pensiero; prendere per non fare prendere, oltre che sfruttare direttamente per arricchirsi.
Non sapendo molto altro di questo tuo mondo, posso soltanto fare questa ipotesi ma nei prossimi capitoli vedrò come ti sei mossa in merito ^.^
Ascia e balestra, come armi?
Ci vengono menzionate le pallottole, nelle prime righe, quindi le armi da fuoco esistono.
Tuttavia Maxwell ha una balestra.
Ama il retro' oppure quell'arma ha qualcosa di speciale?
Tu menzioni la pallottola, quindi esistono le armi a canna rigata, dunque con queste la balestra non è solo antiquata ma è direttamente inferiore in gittata, potenza all'impatto, velocità di volata e pure sistema di ricarica!
La palla è quella che, per esempio, vedi impiegata in Bloodborne per una ragione dello sviluppatore del gioco, cioè non rendere le armi da fuoco troppo potenti altrimenti sarebbero state usate solo e soltanto quelle.
La palla veniva usata nelle armi da fuoco è quella della miccia e dell'acciarino, degli archibugi a ricarica manuale lenta e delle pistole da duello.
Insomma, anche le armi che vedi in The Patriot o Waterloo o Napoleon usano ancora la "palla piombata" ma quelle già stanno muovendosi verso il primo sistema delle cartucce che poi sarà impiegato nelle Guerre Napoleoniche.
In Sharpe, per dirti, sono usate le fasi di mezzo tra palla e pallottola, a cartuccia a strappo.
La pallottola, Hime, in termini meramente tecnici è quella dei fucili a canna rigata quindi ultimi moschetti a singola ricarica e primi bolt-action (spari, espelli, ricarichi, spari, espelli, ricarichi).
Forse volevi intendere la palla, tu ^.^
Se vi fossero le pallottole...pallottole proprio pallottole, una balestra attirerebbe immediatamente l'attenzione per quanto futile sia D:
Ma comprendo anche che Maxwell non ha troppo la mente sul non apparire strano...è un mostro lui stesso, uno che caccia i mostri.
Interessante come allaccio simbolico all'altra tua storia.
Dunque Maxwell lascia questa cattedrale con quello che mi pare di capire sia un neonato.
Deve portarlo da qualche parte, dopo essere andato a prenderlo, e si trova in una delle regioni alla malora di questo tuo mondo.
I dettagli qui presenti mi portano a pensare che sia un figlio scomodo da nascondere.
Oppure è qualcosa di visceralmente diverso che doveva essere tolto dall'attenzione di tutti.
E' un finale di capitolo interessante, lascia la voglia di andare avanti, e nel complesso mantiene quel misto d'introduzione e primo sviluppo della storia che pervade tutto questo primissimo atto di The Slayers.
Mi è piaciuta come lettura quindi la bandierina verde è ben meritata ^.^
Alla prossima! :) |