Ciao!
Che dire? Wow.
Non nascondo di star sviluppando una malsana passione per le what if (perché ormai sono what if, per fortuna) in cui Sam e Castiel non riescono a trovare una cura e Dean è costretto a convivere con il marchio fino a venirne corrotto, fino a perdere la propria umanità. Questo era per dire che ne ho lette un po’, ma la tua è la prima in cui ho visto Dean tornare sui suoi passi a causa dell’amuleto di Sam.
Complimenti, perché è stato geniale da parte tua riconsegnare l’amuleto in mano a Dean proprio ora che Sam non c’è e la sua umanità neppure, facendo in modo che il suo passato riaffiori e lo porti a riconsiderare tutto.
È un amuleto che Dean ha sempre portato addosso volentieri, a ricordargli che cosa significhi per lui il suo fratellino, ma ora che Sam non c’è, ora che ha tradito tutto quello che sono sempre stati, ora che la sua umanità è sparita proprio per riaffiorare quando è troppo tardi.
Tutto è tremendamente tragico proprio perché Dean ha ritrovato almeno una parte di sé, anche se non ne è pienamente consapevole, e questo si vede proprio nel suo venire incontro alla morte.
Ben caratterizzato anche Castiel, nella sua volontà di salvare il mondo e adempire finalmente alla promessa fatta, ma ancora restio a uccidere l’umano che per lui vale tanto, soprattutto ora che riesce a intravvederlo nella creatura che gli sta di fronte.
Toccante e d’effetto il finale, con quel richiamo al canon, a quando Castiel ha afferrato Dean e lo ha salvato dalla perdizione, quando è andato all’Inferno per recuperare l’uomo giusto e, riuscitoci, ha urlato ai suoi fratelli la propria gioia.
Ora le parole sono le stesse, ma non riesco a immaginare altro che un tono di dolorosa sconfitta, perché non è così che avrebbe dovuto salvarlo.
Insomma, un ottimo lavoro dal punto di vista stilistico, ortografico, della caratterizzazione (molto IC sia Dean sia Castiel, e anche Sam che “muore con la speranza nel cuore”) e della trama.
Complimenti per la bellissima fanfiction, dritta nelle ricordate.
A presto! |
