-“Vedi, i vampiri di cui parlo hanno forma umana. Vivono fra gli umani, mangiano e parlano come gli umani. La luce del sole non li incenerisce, il loro cuore batte vigorosamente nel petto e di certo non succhiano sangue. Ciononostante non si può dire che siano vivi.”-
Ah bè, basta che non brillino al sole come Swarovski. Per me è di quello di cui bisogna avere paura XD
Scherzi a parte, hai sfornato una fic con un clima molto sensuale, misterioso ed oscuro, tanto che mi ha ricordato l’atmosfera di Sin City: tutto bianco e nero, con l’eccezione di un unico colore: il rosso. Proprio come il sangue.
L’utilizzo del tempo presente riesce a far calare il lettore ancor di più nelle azioni che si stanno svolgendo, integrandoli con la storia. Ammetto che è la prima femslash che leggo; trattandosi di una tua creazione non ho potuto fare a meno di dare una sbirciatina.
Il discorso di Dremora:
-“Sono umani incapaci di vivere, incapaci di trovare la propria strada, di sviluppare preferenze o personalità. Si attaccano agli altri, fingendo di essere come loro. […] Dopotutto l’animo umano aspira a una sola, singola cosa: la pace.”-
Fa quasi sospettare che non stia parlando di veri vampiri, ma usando semplicemente una metafora per descrivere banali esseri umani che, come li definisce lei, sono parassiti … e quindi “l’elemento sovrannaturale” nel racconto in fin dei conti non ci sia. Invece la frase finale:
-Così scopri i canini, ti alzi dal divano e le dai quello che cerca-
Scioglie ogni dubbio.
Fin quasi all’ultimo ho pensato che la vampira fosse Dremora e invece… sorpresa sorpresa! XD
Ho finito, ci si sente donzella *^* |
