Oddio, ma è stupenda! Posto che io ho sempre immaginato una storia completamente diversa per la Spagna: un antonio piccolo in braccio al morente Impero Romano, in seguito già vecchio e circondato dai propri feudi. Hai, senon sbaglio, reso simile la nascita di Antonio a quella di Ludwig- non che sia la stessa cosa, ma cciò rende la nazione in sè più giovane e vicina al presente.
Mi è piaciuta molto anche questa versione -perché non v'è nulla di male nel variare- e ho sorriso più volte nell'incastrare la memoria che ho della storia al tuo scritto.
Il tutto mi è sembrato tanto dolce e spontaneo, piacevole testo nel quale immedesimarsi se si vuole fare un passo deciso verso l'evento dell'epoca, così ben ricamato dalle tue parole.
Ti faccio i complimenti, perché ho preso in simpatia personaggi nuovi e molto distanti dal mip immaginario- ma che non ho potuto evitare di sentire vicini, poiché erano naturali, reali, assolutamente umani.
Spero di poter leggere altro di tuo in questo contesto, brava!
Un abbraccio :)

...mi chiedo perché questa one-shot sia ancora senza recensioni, stupenda com'è.
Anyway.
Piacere sono Maki e ho amato tantissimo questo tuo lavoro.
Castiglia e Aragona, anche se poco più che accennati, sono due personaggi stupendi. Mi è piaciuto molto il rapporto tra di loro e con i loro sovrani... ammetto di aver versato una lacrimuccia nelle ultime righe, soprattutto per le parole dell'Antonio bambino a Isabél. Antonio, poi, meriterebbe una recensione a parte: è un bambino ma sa già quello che deve fare in quanto Spagna... E forse sa già che diventerà una nazione molto forte.
Sul piano tecnico non ho nulla da dire: la scelta delle parole è perfetta e non mi sembra di aver notato errori. Davvero complimenti.
In conclusione, non posso che rinnovare i miei più sentiti complimenti e dirti che la tua fic finirà tra le mie preferite.

Baci
Maki