Uh, uh, uh!
Che dire? Ho deciso di fare un giretto nel tuo profilo e mi trovo questa storiella. La leggo dalla prima a ultima riga con gli occhi a cuoricino e poi vedo che non ha recensioni. Solo dopo mi sono accorta che era stata pubblicata solo oggi.
Ma passo oltre, ché questo non t'interessa.
Allora, ci sono storie che hanno uno stile aulico e arzigogolato che odio, perché troppo studiato, perché inutile, perché noioso... Ma ci sono storie nelle quali è appropriato. Nella tua è così. Ogni parola non è scelta a caso, c'è un motivo se è messa lì, in quella posizione, con quel suono, con quell'immagine che il suono, le sillabe o il significato evocano.
Ecco, il tuo stile mi ha ricordato una poesia, frenetica, veloce e macabra. E io adoro tutto ciò. Quel 'sottosopra' all'inizio, poi, è davvero perfetto.
Sproloqui a parte, l'ho adorata. I richiami alla morte e all'Oltretomba sono studiati e curati nei minimi dettagli. Non l'hai scritto nelle note, perciò penso sia solo una mia impressione e non fosse intenzionale, ma con 'cavallette' e 'rane' mi hai fatto pensare a un richiamo voluto alle piaghe che affliggevano le civiltà antiche e distruggevano i raccolti.
E il tema del cimitero!
Renditi conto di che malata mentale hai davanti.
Stile che amo, grammatica non mi prendo neanche la briga di cercare errori, tanto non li fai, cosa manca?
Trama. Ok, si capiva da prima, ma non penso ti dispiaccia se lo ribadisco: amo questa storia. È stupenda, e troppo noir per essere drammatica. Amo il noir. Che però si differenzia dall'horror, che è più splatter (EFP non differenzia i generi? Se sì, perché hai messo horror?).
Titolo stupendo e introduzione meravigliosa. Perché sei brava a scriverle? Non è giusto!
Ti lascio, quindi, con l'augurio di continuare presto questa raccolta. I miei più sinceri complimenti,
Ally
P.S. Usi il tuo nick da quindici anni? Mi hai sconvolta, davvero. |