Ma all'anima de li mortacci tua. Io boh, non so cosa fare. Non mi dire niente, stronza.
ALLORA, da dove partire. Questa raccolta si preannuncia molto diversa dall'altra storia, e non solo perché ovviamente questa è una raccolta e l'altra una long, ma anche per il tono e lo stile.
Ci fai intravedere una vena di commedia che apprezzo molto, presentandoci un Draco Malfoy piuttosto scocciato, sicuro di sé, ma nel completto attaccato alla realtà; una situazione da commedia degli equivoci, in cui le voci di corridoio ti rovinano la vita invece che facilitartela, tanto da spingerti a smentirle in dichiarazioni pubbliche.
Degli anni di Draco a Hogwarts sappiamo effettivamente poco, e nella testa di tutto il fandom c'è un po' quest'idea di Malfoy come principe delle serpi, che si porta a letto chiunque e si fa qualsiasi cosa si muova, ed apprezzo tantissimo il tentativo di andare a decostruire questo pregiudizio, di andare a smontarlo.
Mi ha sinceramente strappato un sorriso in più punto, arrivata alla scopa di Harry ho pensato senza via di scampo alla mela del terzo film (ciao Drapple, ciao); ho anche immaginato Lucius in versione padre preoccupato che prepara decotti caserecci al figlio, tutto preoccupato che gli facciano qualcosa, con Narcissa che lo guarda a metà tra lo sconsolato e il disgustato.
E niente, è tutto un sacco bello, attenderò con gioia. |