Recensioni per
Dall'altra parte della paura
di Alley

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
14/11/15, ore 16:26

mi volete morta, uhee uhee mi fate piangere come una poppante ma ultimamente le cose che scrivete sono cosi belle!

Recensore Veterano
24/06/15, ore 15:37

Ovviamente, non potevo non passare a recensire questa meraviglia.
Ti segnalo subito un piccolo errore di battitura:
“Sa che Castiel è lì - non lo vedo ma lo sente.” Sarebbe “vede”, immagino.
Detto questo, passiamo a questa piccola perla.
Hai, innanzitutto, avuto una bellissima idea e fornito una realistica quanto malinconica prospettiva di cosa sarebbe potuto accadere se solo potessero tornare tutti tranquilli a casa e la Destiel fosse canon *sospiro*.
Come Dean, anche io mi sono domandata come Castiel abbia descritto l’accaduto a Sam (perché immagino che abbia dovuto dare una spiegazione, una volta tornato sanguinante e senza Dean). Quanto può essere stato tremendo affrontare quel discorso, spiegare che Dean lo ha quasi ucciso e ha minacciato di farlo davvero la prossima volta?
Bless you per il complimento a Sam: avrà i suoi difetti, ma, soprattutto in questa stagione, ha fatto tanto per Dean e si merita dei ringraziamenti. O un cane. Bisogna comprare a quel ragazzo un cane.
Comunque, mi sembra realistico pensare che Dean sia, a così breve distanza di tempo, tormentato dalle immagini di Castiel sanguinante, come quella che si vede nello specchio della 10x23. E ovviamente la cosa rende un po’ difficoltoso stargli vicino.
È tremendo vedere quegli sprazzi di normalità, quelle piccole cose che, anche Dean lo ha capito, sono tremendamente importanti anche se sembra che non valgano niente, vengano rovinati da visioni del passato. Sembra tutto tornato come prima, con Dean che gli allaccia la sua orribile – condivido, tra l’altro – cravatta, Dean che si china per baciarlo, almeno finché non torna il sangue a rovinare tutto. E allora comincia ad allontanarsi forzatamente da Castiel.
Mi è piaciuta da morire la scena in cui Dean tenta di andare a dormire sul divano, e non riesce proprio a farla suonare nel modo giusto, sembra che voglia punirlo quando in realtà vuole soltanto punire se stesso. E poi c’è Castiel, che accetta la sua scelta, magari capisce anche quello che sta succedendo, chi lo sa, e lo “protegge” lasciandogli comunque il letto.
Bella la metafora dei cocci che non vengono messi a posto, perché Dean se ne va senza mettere a posto il disastro che ha combinato con la tazza e senza neppure spiegare a Castiel quello che ha in testa – perché non ci riesce, è difficile ed è stanco, comprensibilmente direi.
Meraviglioso il passo (si dice così, giusto? xD) sulla genetica Winchester, perché sì, a volte sono tutti quanti un po’ egoisti, inutile negarlo. Ed molto più facile dire “Eh, è genetica” che ammettere di aver sbagliato. È più facile fare lo stronzo con Castiel, dirgli di smetterla di proteggerlo, piuttosto che aprirsi.
È molto tragico il modo in cui le parole gli restano incastrata in gola, come voglia scusarsi ma alla fine non lo faccia mai, per tante mattine di seguito. E alla fine è Castiel a rompere il silenzio, con un’altra promessa, simile a quel “Sarò io che dovrò guardarti distruggere il mondo”. Ma ovviamente Dean è Dean e non crede di meritare quelle promesse, quella devozione.
E poi un po’ di POV Castiel.
Hai descritto perfettamente quello che secondo me proverebbe in questa circostanza, il dolore e la delusione perché ci era andato così vicino, Dean è libero ma è comunque lontano da lui. Quanto male può fare un fallimento proprio quando si credeva di aver vinto?
Ma poi i messaggi di Dean portano nuova speranza. Perché sarà anche una testa di cavolo ma, almeno dietro allo schermo di un telefono, a volte riesce a combinare qualcosa di buono. Dona a Castiel qualcosa a cui aggrapparsi, una nuova speranza che non sia tutto perduto.
Breve ma bellissimo il modo in cui hai descritto la colazione dopo questa ritrovata speranza: non c’è più tensione, il silenzio non è ostile e Dean sta di nuovo lottando.
E finalmente abbiamo un piccolo ricongiungimento e non so da dove iniziare a dire quanto mi sia piaciuto.
Il concetto di Castiel che, per quanto Dean lo allontani, è sempre lì è meraviglioso, per non parlare dell’angelo che prega un umano. È sbagliato, tremendamente sbagliato, e mi ha fatto stringere il cuore immaginare Castiel che prega di restare. E poi questa parte:
[…] anche se sa che non è così che funziona con Castiel. Non basta tacergli qualcosa per nascondergliela.
Magnifico, compresi i due esempi che poi hai riportato. Il problema con Castiel è che non ci casca, che capisce fin troppo, che sa dire la cosa giusta e cogliere quello che Dean tenta di camuffare con dei silenzi. Mi viene in mente quando, nella 7x17, Castiel è senza memoria, non ricorda chi sia Dean né tutto quello che hanno passato insieme, ma anche come Emmanuel riesce a leggerlo e dice “Non sei una macchina, Dean”. È proprio fatto così: Dean non riesce a fregarlo.
E ora è costretto ad averlo di nuovo accanto a sé, scoprendo che quella presenza lo fa stare bene, al contrario di quanto si sarebbe aspettato.
Il brevissimo passo sullo zapping è molto efficace: mostra, ancora una volta, come Castiel si stia avvicinando piano piano mentre Dean si sforza di lottare. Mostra come, nonostante tutto, stiano riuscendo a rimettere insieme i pezzi, insieme.
Il passo successivo è il tocco, quello ancora successivo è un “Avvicinati”.
Alla fine, con un avvicinamento graduale, sono di nuovo insieme. Non è ancora tutto a posto, ci sono molte cose da aggiustare ma, insieme, “tutto fa un po’ meno paura”.
Mi è piaciuto molto come hai descritto la situazione, un’iniziale e comprensibile lontananza, la paura di Dean, la stupida punizione che vuole infliggere a se stesso, ma al tempo stesso il bisogno che hanno l’uno dell’altro, un’attrazione che impedisce loro di stare lontani, la speranza e devozione di Castiel che, unita alla ritrovata voglia di lottare di Dean, porta a un riavvicinamento, a un rimettere insieme i pezzi, piano piano, gradualmente.
Hai scritto una bellissima one-shot dai toni un po’ malinconici ma tremendamente bella, con uno stile e una grammatica a dir poco invidiabile. Sei riuscita a dare vita a uno scenario realistico, mantenendo l’IC dei personaggi e descrivendo benissimo il loro rapporto. Inutile dire che questa storia meriti un posto tra le mie ricordate, perché sicuramente tornerò a leggerla.
Tantissimi complimenti e a presto!
 

Recensore Junior
18/06/15, ore 14:36

Ho già detto che il mio cuore ha grondato sangue dal momento in cui ho letto la prima riga di questa fic e ti ringrazio infinitamente per questo perché personalmente adoro l'angst in tutte le sue forme (e cosa c'è peggio del silenzio tra Dean e Cas dopo quello che è accaduto?), specialmente mischiato a dovute dosi di disagio, amore e tanti feels. Ho adorato il modo in cui l'hai scritta, l'introspezione di Dean, la sua paura di fare del male a Cas - che sarebbe perfettamente normale anche nella serie se solo gli autori non fossero così babbasoniidioti - e soprattutto ho amato l'interazione tra i personaggi, il fatto che si scambino pochissime parole e riescano comunque a capirsi perfettamente perché, come hai fatto splendidamente notare,Castiel riesce a leggergli dentro perché Castiel LO AMA e lo conosce meglio di chiunque altro.
E niente, il finale SEMBRA APERTO perché non viene detto se Dean supererà o no le sue paure, ma infondo tutti sappiamo che insieme a Cas può fare qualsiasi cosa e dico *coffcoff* qualsiasi.
La mia parte preferita è stata quella in cui Dean gli poggia una mano sul cuore e Cas poggia la propria sulla sua (infondo ho un animo romantico) e Dean finalmente ricomincia a respirare. Non lo so, l'ho ricollegata a quando Cas l'ha toccato per la prima volta e l'ha riportato in vita, tirandolo fuori dall'Inferno e lasciandogli quel marchio addosso. I miei bambini bellissimi <3
Btw, ti lascio con una marea di complimenti e rinnovo il mio invito a scrivere altre cose come questa.

PS: Più che un invito è una minaccia, sappilo (?) <3

AlfiaH 
 
(Recensione modificata il 18/06/2015 - 02:36 pm)

Recensore Veterano
17/06/15, ore 23:11

Io attendo con ansia il momento in cui Dean rivedrà Castiel e dovrà affrontare quello che ha fatto e credo che per certi versi tu abbia fornito una versione molto credibile di come potrebbero andare le cose...Hai descritto così profondamente il percorso di Dean...il rifiuto,l'allontanamento più per punire se stesso ed impedirsi di fare ancora del male a Castiel,i tentativi di riavvicinarsi a quella normalità che teme di aver perduto,la paura e il senso di colpa in cui perennemente annega...Insomma questo è Dean ed è il peggior giudice e nemico di se stesso...Crowley ha ragione quando gli dice che il suo problema maggiore è che non esiste nessuno che lo odia più di quanto non faccia lui con se stesso...In tale frangente forse preferirebbe l'odio e il disprezzo di Castiel perché quello sarebbe il castigo meritato...ma Castiel è amore allo stato puro quando si tratta di Dean ed è straziante il modo in cui hai raccontato la sua attesa,il suo esserci con discrezione e il suo comprendere forse non i pensieri ma il cuore di Dean...Hai scritto delle cose bellissime davvero in modo superbo,emozionante e doloroso...Quanto è grande e "pulito" il tuo talento...spero di rileggerti presto,nel frattempo grazie...

Recensore Junior
17/06/15, ore 16:11

Non posso credere che tu l'abbia scritta. Non posso credere che abbia preso forma e vita. Ti giuro che a ogni paragrafo devo prendermi una pausa e venire a scrivere qui per sfogare i miei feels, perché se no credo imploderei. Non posso credere che tu abbia inserito la scena della cravatta. LA CRAVATTA. Mentre la leggevo davanti a me avevo proprio l'immagine di /quella/ scena, e sono sempre più convinta che per la nostra sanità mentale Dean non avrebbe dovuto afferrarla, lo sapevo che non ne saremmo uscite vive. 
No vabbè non solo mi hai messo loro che dormono separati, ma pure Dean che non vuole essere toccato. Gabry sto male (una recensione in cui scrivo solo questo è accettata nel regolamento?) perché non so cos'altro dire. È tutto così bello e doloroso che non so da che parte iniziare. È così da Dean pensare che non si merita più di dormire con Castiel, come se dovesse espiare una colpa che alla fine non ha neanche commesso. Come la parte del non voler rimettere insieme i cocci, del non volere toccare Castiel per paura di fargli male. Dean è così distrutto che in quel momento non riesce a vedere via d'uscita ne una possibile soluzione. 
Gabry io mi auguro che andando avanti diminuisca il dolore perché sento che l'impulso di buttarmi è molto forte. 
Ok come non detto, va sempre peggio invece. Non bastava inserire il discorso che fa Castiel nella 10x22, ci hai messo pure l'altra frase, che è perfettissima perché è ovvio che Dean lo pensi, la cosa che mi fa stare malissimo è che Dean è davvero convinto di rovinare tutto quello che tocca, compreso Castiel. 
"I Winchester sono così: stronzi e terribilmente egoisti". ---> non posso che darti ragione. Io li adoro entrambi e amo Dean, ma questo non toglie che paradossalmente l'egoismo sia uno dei loro peggiori difetti. Detto questo, sentire Dean che dice a Castiel /quella/ cosa (non ho neanche la forza di ripeterla) è stata una pugnalata al cuore. 
No senti pure il punto di vista di Castiel mi hai messo. Io non so se ho la forza di proseguire. Che tra l'altro mentre leggevo pensavo: "pensa a Castiel in tutto questo" e agonizzavo, e ovviamente tu non mi fai mancare nulla, in poche righe riesci a descrivere i sentimenti di Castiel per Dean perfettamente, di come lui valga più di qualsiasi cosa, più del suo essere un angelo, di come Dean varrà sempre la pena perché sente che comunque gli appartiene. Sto proprio male ora.
Hai messo la scena. È tutto così bello e io sto così male che non so da dove cominciare. Gabry se questa scena era insostenibile solo plottata tu puoi immaginare come io sia ridotta ora, con il tuo modo di scrivere magnifico e l'aggiunta dell'introspezione di Dean, che /sente/ Cas e la sua presenza, e che desidera con tutto se stesso di volerlo sempre al suo fianco, anche se se non ha il coraggio di ammetterlo e pensa di non meritarselo. 
No vabbè sappi che mi hai persa, dopo tutto questo lo sfioramento del dorso della mano con il pollice è una cosa così bella e intima e da Dean che io ormai non ho più parole. Vorrei poter continuare e fare un'analisi su quanto il tuo Dean sia psicologicamente perfetto, bloccato dalle paranoie e dalla consapevolezza che alla fine non è mai riuscito a tenersi accanto ciò che desiderava di più, ma sono travolta dai feels e temo dovrai accontentarti di queste frasi a caso. 
Credo che le ultime tre scene mi abbiano ridotta in una palla informe di lacrime e disagio. Non manca nulla, c'è Dean che alla fine abbatte le barriere e riesce a toccarlo, c'è il bacio che lo fa ricadere nel panico e sembra che siano tornati al punto di partenza, con lui che scappa di nuovo a dormire sul divano, ma alla fine Castiel è sempre lì, Castiel gli dà lo spazio di cui ha bisogno, Castiel capisce senza bisogno che Dean gli spieghi nulla, Castiel in tutta questa ff aspetta Dean perché alla fine è quello che fa sempre. La scena finale mi ha commossa così tanto, con l'immagine delle loro mani che si stringono e un vago senso di quotidianità, lasciandomi con un buon presentimento che le cose alla fine si potranno aggiustare. 
Sto piangendo lacrime di bellezza perché è tutto così perfetto Gabry, cioè sei riuscita a rendere due righe di plottaggio una storia bellissima, e l'unica cosa che ho fatto io è stata condirla con del disagio e del dolore qua e là, ma non avrei mai creduto che a vederla scritta su carta poi sarebbe stata così emozionante, e questo è tutto merito tuo.
Grazie mille per questo regalo Gabry, era da tanto che non ne ricevevo uno così bello e sentito! Non so se riuscirò a trovare mai un modo per sdebitarmi per tutto questo ❤️ ❤️❤️❤️ ( posso fornirti però intere sessioni di plottaggio, se i risultati sono questi penso ti ossessionerò più del solito.)

Ti voglio bene e a presto, 
Vero 

(Aiuto ho riletto la recensione ed è un ammasso di pensieri random scritti malissimo, ma non credo riuscirò a fare mai un'analisi razionale su questa ff, sono troppo coinvolta emotivamente, quindi mi sa che dovrai accontentarti. Capiscimi.)  

Recensore Master
17/06/15, ore 14:17

THIS. 

Parto con il dirti che trovo il tuo stile maturato - cambiato. 
Probabilmente sono i sentimenti che nutri per questa coppia ad aver imbevuto le tue parole, ma questa storia si sente con la pancia e con il cuore; si vede che dentro non c'è solo un'idea, ma anche un affetto per questi personaggi che li ha portati a muoversi meglio di quanto gli sceneggiatori abbiano mai fatto. 
Mi piace. ♥
Mi piace perché la solitudine di Dean si percepisce, s'infila tra le righe e stringe il lettore. 
Mi piace la quieta accettazione di Castiel, il suo rimanere vicino a Dean e la paura di quest'ultimo di fare ancora del male. 
Quando si portano personaggi come Dean a momenti così "estremi", è come averli portati in cima a una montagna e poi scaraventarli giù a tutta velocità: l'impatto è devastante. 
Questa one-shot è ben strutturata, sia dal punto di vista della sintassi che dal punto di vista del cuore, perché i sentimenti di Castiel e Dean li ho sentiti dispiegarsi un poco alla volta, in una serie di scene che racchiudono quello che avrebbe dovuto essere il finale di SPN. 
Bella, davvero; sarai la regina della commedia, ma il genere introspettivo/angst sta sicuramente dando i suoi frutti. 

*perde ogni dignità e va a piangere nel suo angolino dopo aver fatto la persona seria e ponderata* ♥♥♥
♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥♥

Nuovo recensore
17/06/15, ore 12:23

Santo cielo. Ma come fai? Credo di essere passata da un principio di angst (con conseguenti coccole da post-angst verso il mio povero gatto) a sollievo sfrenato con conseguenti coccole da angst-evitato-per-questa-volta). 
Il mio gatto ti odia  è stupendo leggere una fanfiction così perfettamente lineare al telefilm originario. Potrebbero scritturarti, in effetti.
Più Destiel.
Davvero, è una storia meravigliosa ;w; e perfettamente IC. 

complimenti-!


tannie