Recensioni per
Di tiepidi aromi e memorie ingiallite.
di justhevidence

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
24/02/16, ore 21:55

Ciao,
Sono qui per lo scambio recensioni sul gruppo facebook di Efp.
Questa storia è bellissima! La semplicità di cui parla e le parole scelte con cura ne amplificano le sensazioni. Quella che sembrava una giornata come le altre, per l'anziana si rivela essere il giorno in cui, finalmente, si ricongiunge col suo amato. Molto dolce, complimenti! Aggiungerò la storia ai preferiti perché è veramente splendida!
Complimenti ancora e ciao!

Recensore Master
23/02/16, ore 15:51

Una storia che parla di ricordi, questa. Ricordi di profumi, sapori, colori e sentimenti.
La vicenda narrata racchiudere un velo di malinconia: la donna protagonista alla fine raggiunge il suo amore, ma per farlo deve spegnersi. Nel suo ripercorre i ricordi non c’è un ordine preciso: all’inizio rivive un momento della sua infanzia, con suo padre che le insegna a fare il tè. Poi immagina suo marito mentre compie un’azione abituale come rispondere al citofono: la poltrona su cui era abituato a sedersi sembra ancora schiacciata dal suo peso… Ho trovato quest’ultima immagina molto bella: ci vedo un significato profondo, come se lui non se ne fosse mai andato, perché è sempre nei ricordi di lei.
Infine la donna prende in mano l’album di foto e si lascia cullare ancora da quella passione che la accomunava al marito, finché non viene letteralmente risucchiata in un luogo fuori dal tempo.
Ho notato uno stile leggermente arcaico (es: “Mimò dunque lei segno di avvicinarsi.”), credo del tutto voluto, vista l’età della protagonista e il riferimento a vecchi oggetti che oggi vengono imitati.
La cosa che ho apprezzato di più in assoluto è la frase di lui che ritorna ben due volte nel testo creando un certo parallelismo: “Voltami le spalle, guarda l’orizzonte. E, per favore, fa solo come il tempo avesse cessato il suo corso ed io non fossi qui”. ♥
 
Ti lascio di seguito alcuni suggerimenti:
- Ho trovato questa frase troppo lunga: “Il rumore delle bolle d’aria che attraversavano il liquido cristallino aveva appena iniziato a sussurrare che l’ormai anziana signora si era già apprestata ad abbassare la valvola del gas, per calare nel contenitore caldo la bustina di the.” Il lettore rischia di perdersi, per cui sarebbe bene spezzarla con della punteggiatura.
- "in una delle antiche tazze di porcellana decorate di cui faceva collezione". = con cui faceva colazione
- cosa vuol dire “urlare a bassa voce”? Hai creato un ossimoro che avrei apprezzato molto in poesia, ma non in un testo in prosa come questo. Se uno urla ha la voce alta. Se uno sussurra ha la voce basa. Forse volevi dire che si è messo a parlare in modo concitato?
- Ho trovato il font che hai usato piuttosto piccolo. Ho dovuto zoomare un po’ lo schermo per non rovinarmi la vista.
 
Ti ho letta volentieri.
Alla prossima! :)

Recensore Junior
04/07/15, ore 20:14

Ciao. Vengo dallo scambio di recensioni su fb. Avviso che sono abbastanza pignola su grammatica e sintassi e che tendo a segnalare anche minimi errori. Allora, cominciamo.
Suggerirei di aggiungere un "già" in questa frase: "Il rumore delle bolle d’aria che attraversavano il liquido cristallino aveva appena iniziato a sussurrare che l’ormai anziana signora si era apprestata ad abbassare la valvola del gas, per calare nel contenitore caldo la bustina di the", per sottolineare il rapporto tra le due azione, in particolare l'immediatezza della seconda. 
Più che il verbo "impiegare" userei qualcosa come "riversare" nella frase "tanto tempo e amore aveva impiegato in essa". Oppure andrebbe riformulata come "aveva impiegato per costruirla" o simili. 
A parte questo, è stata proprio una bella one shot. Breve, semplice e poetica. Senza raccontare grandi sconvolgimenti, limitandoti ai gesti della routine, al profumo del té o alla pesantezza di un album di fotografie, sei riuscita a trasmettere la nostalgia di una persona vecchia e sola. Si sente la nostalgia (e forse fotografare tutto è un modo per combattere lo scorrere del tempo).
Ci sono tanti ricordi, per la tua anziana protagonista, dal padre che le ha insegnato a preparare un buon tè al marito che amava scattare istantenee di ogni attimo.
Ambiguo, eppure comprensibile il finale. Si intuisce la morte, certo, ma in forma lieve, come un bussare e un prendere per mano.
Alla prossima.

 

Recensore Veterano
02/07/15, ore 12:27

Ciao, cara ...
sono qua per lo scambio di recensioni. Credo di aver un po' compreso come mai questa storia non ha ancora recensioni ...
Oltre ad essere molto particolare, dall'introduzione non si capisce molto di cosa si andrà a parlare ... almeno secondo me. Peccato, perché è un bello scritto, grammaticalmente coretto, anche se alcuni termini io li avrei cambiati. Molto intraprendente, diciamo, sia l'argomento sia la scelta della anziana come protagonista, solitamente si tende a scrivere nei panni di giovani, data l'età degli scrittori di EFP. Quindi ti faccio i miei più sentiti complimenti per questa scelta audace.
Certe frasi sono molto toccanti ed esprimono al meglio la vecchiaia: "Le lacrime cominciarono a farsi strada tra le profonde rughe del suo volto, che trasportavano ognuna una storia diversa. Erano i souvenir permanenti di un’esistenza intera. Un’esistenza gioiosa e, allo stesso tempo, amara. Un’esistenza che, ormai, era caratterizzata da solitudine e stanchezza."
Spesso gli anziani tendono a lasciarsi andare, considerandosi dei rottami, diciamo. Ed i giovani li prendono in giro per le loro idee "arcaiche" e danno loro poco conto. Ma chissà quante storie affascinanti hanno da raccontare ...
Ancora tanti complimenti ed a presto !
La tua Rora-chan