Ciao Oblakom!
Per cominciare, rispondo alla tua domanda "c'è qualcuno che li vede insieme 'sti due?".
Per quanto riguarda me, rispondere "sì" sarebbe dire troppo: faccio fatica ad attribuire a Melkor la capacità di provare sentimenti come l'amore o l'affetto.
Faccio però meno fatica ad immaginarlo irretire esseri pronti ad ascoltarlo, e sfidare sé stesso nel corrompere chi apparentemente è meno corruttibile, come un dotatissimo maia di Aule, per esempio.
Trovo anche plausibile che questa corruzione sia stata una vera e propria seduzione, e che questa possa comprendere anche aspetti sessuali (non ho difficoltà a immaginare Melkor dedicarsi ad attività che esplorano tutte le possibilità date da un corpo fisico, comprese "quelle").
Infine credo che in un rapporto, diciamo così, di tipo schiavo/padrone, alla lunga anche chi "conduce il gioco" possa sviluppare un certa dipendenza, se non dal partner in sé, da ciò che può ottenere dal partner (e la linea di separazione è sempre sottile).
Detto in breve: non credo si possa "ridurre" il loro rapporto ad un rapporto fisico/sessuale o (ancor meno) romantico, ma credo che nella loro complessissima relazione possano esserci state anche componenti di questo genere.
Tutto questo panegirico per giustificare il fatto che sono qui a lasciare il mio commento al tuo ottimo lavoro (e per giustificare le mie incursioni tra le fanart di Phobs o tra quelle Freckles, che tu sicuramente conoscerai se shippi questa coppia, e le cui atmosfere si respirano in anche alcuni punti del tuo scritto, cosa che mi è piaciuta moltissimo).
Ma veniamo finalmente al dunque.
Innanzitutto mi ha incuriosito la forma della tua storia, che si potrebbe quasi definire epitaffica. Non avevo mai letto niente scritto in questo modo e mi sono sorpresa, arrivata alla fine, di tornare a ripercorrere la storia alla ricerca dei punti che mi avevano più colpito! Non mi aspettavo che un semplice elenco di sentenze potesse farmi quest'effetto, ed è tutto merito della tua abilità nella scelta dei momenti narrati, delle parole che hai usato, dei sentimenti che hai saputo evocare. Brava!
Hai dato vita a uno scritto originale, ricco di spunti interessanti, a tratti toccante.
L'ho letto davvero con piacere.
A rischio di diventare troppo prolissa, vorrei sottolineare alcuni punti che mi sono rimasti particolarmente impressi:
"#08 – Miglior amico
A differenza di molti Maiar Mairon non aveva mai avuto amici intimi … poi nella sua vita era entrato Melkor e … aveva scoperto che rispetto a quel nuovo rapporto un migliore amico non era poi così rilevante."
È una riflessione interessante e triste allo stesso tempo pensare che Mairon fosse alla ricerca di qualcosa che tutti desiderano – l'amicizia, l'accettazione – e che da quando Melkor entra nella sua vita questi bisogni, diciamo, primari, non abbiano più significato. È anche il punto che mi ha ricordato le affascinanti atmosfere di Freckles.
Molto bello anche il #13 (Noia):
"Erano entrambi in catene – semplicemente, nella sua prigione interna al mondo, Sauron si annoiava un po’ meno."
Questa visione di Sauron incatenato, vincolato a seguire un copione, un destino ormai segnato che ha perso significato dal momento in cui viene separato dal suo maestro, mi è piaciuta moltissimo. Forse è OOC – forse Sauron non vedeva l'ora di essere libero di condurre le cose lui come voleva – ma nonostante ciò mi intriga parecchio.
Lo stesso concetto viene espresso anche nell'efficacissimo #40 (Buco):
"La fine della Guerra d’Ira aveva gettato Melkor in una voragine da cui non sarebbe mai più potuto risalire – e l’anima di Sauron, forse, persino più in basso."
Un altro punto che mi ha fatto riflettere è stato il #27 (Uccidere):
"Avrebbe dovuto uccidere Sauron per il suo fallimento – che in quel momento non gli andasse di sporcarsi le mani con il sangue di una creatura inferiore era tutta pura e semplice fortuna del Maia."
Quante volte mi è capitato di pensare: come può Melkor aver lasciato vivere Sauron dopo la caduta di Tol-in-Gaurhoth? Come può non aver adottato contro di lui una punizione esemplare? Perché, se è vero che solo di un comune servo si tratta, non se ne è liberato dopo quel fallimento apocalittico (che ha condotto alla perdita di un Silmaril)?
L'unica risposta possibile, dal mio punto di vista, è: perché non era un servo qualunque.
Come anche tu ribadisci nel #43 (Facile):
"Era facile, per Morgoth, corrompere i cuori e le anime … eppure, malgrado i fallimenti che gli aveva presentato non aveva mai, neppure una volta realmente pensato di uccidere Sauron … "
E ce ne sarebbero tanti, tanti altri, ma termino qui, altrimenti rischio veramente di esagerare!
Ti ringrazio per aver condiviso e ti rinnovo i complimenti per l'originalità e per la qualità del tuo lavoro.
Losiliel |