Osservare ciò che si guarda, non è un sentimento. Aspettare di capire da questa soggettività, è ripristinare le intenzioni e rimanere fermi finché dura quell'istinto di cercare solo quel contatto attraverso la visibilità e l'immaginazione. Giustificare l'esistenza è condividere la stessa emozione. Non si ha questa certezza perché il voler sapere è già riluttanza, mentre l'istinto è conforme al suo segreto e si consola senza essere commiserato.

Ho trovato questa poesia per caso facendo un giro alle pagine più datate della sezione, non so se tu sia ancora attiva su EFP e se leggerai mai questo commento a un tuo testo di quasi vent'anni fa.

Se il 90 nel nickname significa che sei del 1990 (io sono del 1988, ricordo che a quei tempi usava molto mettere l'anno di nascita nel nick) e la poesia l'hai scritta a 13 anni, mi ricorda molto i testi che scrivevo anch'io quando avevo quell'età.

Per quanto non ci riconosca la me stessa attuale, ci ritrovo molto della me stessa più giovane. Anche questo verso mi colpisce molto: "la mia esistenza è giustificata solo dalla tua". A distanza di vent'anni probabilmente non è più così, ma ne rimane una bella poesia.

Un saluto,
Milly Sunshine

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Ho fatto bene a fare un grande salto nel passato.
Leggere questa poesia è stata una vera esperienza.
Conoscere e imparare a conoscere i sentimenti attraverso gli scritti degli anni passati.
Ho tutto da imparare, ho tutto da conoscere.

"Ma spiegami perché quel giorno
mi volevi quasi bene..."

Solo questa frase concilia tutte le passioni contrastanti della tua poesia.
Legarsi ad un sogno è la via più facile per un poeta, mentre scrivere di un sogno, così intimo, così personale, così tuo, mi permette quasi di entrare in contatto con ciò che sei. O meglio, con ciò che eri.
Molto bella, mi è piaciuta tanto.

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O mamma, poesia STUPENDA, non so come ho fatto a perderla, ma adesso la metto dritta nelle preferite, così da lì non scappa. Allora cosa dire di serio...le ripetizioni hanno dato enfasi e sottolineato tutto il trasporto che l'amato ha verso chi ama (non so se è autobiografica, quindi rimango sul generico) il protagonista sembra accontentarsi, gli basta poco, apparenteente, per essere felice, ma la domanda finale denota che la speranza c'era ma che è stata strapata "quasi bene" questo finale è stata un pugno al cuore (non nello stomaco) comunque complimenti, mi sa che ho spoloquiato troppo XD

...e spiegami se di bene me ne vuoi ancora" aggiungerei ad una mia personale versione. Molto bella davvero..

Ma tu mi sorprendi! Mai avrei creduto che tu fossi una poetessa di tale livello! I miei più vivi complimenti per una poesia che tocca nel profondo...

"Molto" bella...