Recensioni per
Hey sister - Hey brother
di Sophie_moore

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
10/01/16, ore 22:43

Recensione premio ceduta da Slappola per il contest "V'è un piacere nello... scrivere"

Ciao Sophie! Scusami per lo scandaloso ritardo, purtroppo i problemi di cui avevo parlato nel contest si protratti fino a oggi, perciò sono stata letteralmente risucchiata dalla vita privata. Tralasciando le mie patetiche scuse, passiamo direttamente alla recensione, che forse è meglio... u.u
Ti confesso che sono davvero felicissima per la decisione presa da Slappola, così ho avuto il piacere di leggere questa meravigliosa storia: mi rendo conto che suona poco professionale, ma ho emesso ultrasuoni dall'inizio alla fine del racconto! *^*
Andreas e Mya sono a dir poco tenerissimi, mi hanno stregata! Non capita così spesso di poter leggere storie in cui i protagonisti sono due bambini, senza contare che spesso la caratterizzazione ne risente: si tende a semplificare eccessivamente la personalità dei personaggi, rendendoli banali ed estremamente noiosi. Tu non hai commesso questo errore, anzi hai fatto centro: hai curato ogni sfumatura, aggiungendo dettagli così emblematici da dare spessore all'intero racconto. Mi riferisco ad esempio al disgusto di Andreas nel pensare a Mya come alla "persona che ama" o all'aumentare della stretta intorno alla mano della sorella nel finale: sono piccole cose che danno armonia al testo e suscitano forte empatia nel lettore, perciò non posso non elogiarti.
Purtroppo non posso sopprimere la mia pignoleria, per cui ti segnalo un paio di sviste che ho incrociato nel testo:

1) Carnevale. gli = avresti dovuto mettere la maiuscola (Gli);
2) ...è super, e protegge = essendo un elenco, avrei evitato la virgola;
3) Anderas = hai invertito "e" ed "r";
4) che schifo. = qui avrei sostituito il punto fermo con un punto esclamativo, per dare maggiore enfasi al disgusto;
5) mya = hai dimenticato la maiuscola;
6) portò = manca la "u" (un);
7) una poso hai messo il maschile al posto del femminile;
8) Mamma ma = manca la virgola dopo il complemento di vocazione;
9) avrebbe anche potuta accontentarla = c'è un femminile di troppo, o mettevi "avrebbe anche potuto accontentarla" oppure "l'avrebbe anche potuta accontentare";
10) ... diede/ ... scosse = in entrambi i casi avresti dovuto mettere la maiuscola;
11) Per questa volta sarai una principessa, ma una principessa guerriera, = a mio avviso, avresti potuto esprimere meglio il concetto, magari scrivendo "Allora per questa volta sarai una principessa guerriera" oppure "Per questa volta non sarai una semplice principessa, ma una principessa guerriera", così da rendere più evidente la differenza tra "principessa" e principessa guerriera".

Ok, ho finito di fare la maestrina da due soldi: sono solo piccole stupidate che si sistemano in un attimo e mere opinioni personali che possono anche essere ignorate. Una cosa è certa: questa storia è davvero splendida, grazie alla sua incredibile dolcezza, ai suoi personaggi adorabili, al suo stile fluido e accattivante, nonché grazie a una trama semplice e assolutamente efficace.
Insomma, aggiungo subito la storia tra le seguite, così mi divorerà gli altri due capitoli! *^*
Ti faccio ancora una volta i miei complimenti, perché li meriti dal primo all'ultimo! ;)
A presto allora, bravissima! ^^
Bacioni,

Chloe <3

P.s: lo sai che partecipo anch'io a questa challenge? Mi straccerai! *o*
In bocca al lupo! ;)

Nuovo recensore
21/12/15, ore 15:42

Recensione premio dal contest “Neo Superheroes vs Badass Villains”

Trama essenziale, scrittura essenziale, ma scene interessanti e risvolti piacevoli. Per recensire Joke, abbiamo scelto di leggere tutti e tre i capitoli e farci un'idea e devo dire che in ognuno ho trovato un particolare degno di interesse (Superman, Joy e “lo avrei ucciso io”). Forse non c'è niente di ambiguo, forse invece la storia lo è completamente e noi lettori non possiamo capirlo per ora.
Anche il tema della casa non sicura, nonostante sia il luogo sicuro per antonomasia, mi è piaciuto molto. Sono sempre affezionata a questo aspetto, trovo che quando il male riesce a penetrare nelle case, nel quotidiano, assuma una maggiore attrattiva. Tu non ne parli apertamente, ma sembrano esserci degli indizi per pensare che la vita di questi due bambini sia tutt'altro che perfetta, e che loro stessi siano stati “cambiati”. Dettagli, in realtà, che non so bene come interpretare, che lasciano grande spazio di immaginazione al lettore.

Riguardo allo stile, non ho davvero niente da dire. Lo hai scelto bene, rispecchia la struttura della narrazione e per questo le due cose si valorizzano a vicenda.


Vorrei segnalarti alcuni refusi:

Cp.1

- punteggiatura introduttiva al dialogo: è superflua, non serve introdurlo con dei due punti (mentre il punto e virgola è proprio un errore), ormai la forma più accettata è: DESCRIZIONE [INDICATORE DI DIALOGO] DIALOGO [CHIUSURA INDICATORE DI DIALOGO]

- Quello che provi per mya e quello che Mya prova per te.
° … per Mya e quello ...

- ˗ Mamma ma io non ho voglia di andare vestita così!
° prima del “ma” ci andrebbe la virgola; il “ma”, volendo”, è superfluo e può essere tolto (soprattutto se inserisci una virgola: il lavoro di “congiunzione” fra il complemento vocativo e il periodo principale viene sopperito proprio dalla virgola)


Cp.2

- Le sue nocche contro il viso di Jeffrey non lo emozionava come credeva avrebbe fatto prima di entrare nella scuola e di averlo avuto tra le mani.
° Le sue nocche contro il viso di Jeffery non lo emozionavano come aveva creduto [avrebbero fatto] prima di entrare nella scuola e di averlo avuto fra le mani.
[Avrebbero fatto si dovrebbe omettere.]

- Si voltarono tutti verso Mya Moore, entrata nascosta dal litigio del due ragazzi.
° … dei due ragazzi.


Concludo dicendo che ho adorato l'idea di ambientare tutte le storie durante il Carnevale, mantenendo una continuità cui, per quanto logica, non tutti avrebbero prestato attenzione. Da un lato avrei voluto vedere questo Carnevale un po’ più protagonista, dall'altra mi rendo conto che questo non sarebbe stato possibile con questa struttura e con la “cinepresa” centrata sui due fratelli.
(Recensione modificata il 21/12/2015 - 03:43 pm)

Nuovo recensore
21/12/15, ore 15:32

Recensione premio dal contest “Neo Superheroes vs Badass Villains”

Lo ammetto, è un po' difficile fare una recensione al tuo elaborato ^^;
Il problema è che non c'è una vera e propria trama da valutare... sono riprese su momenti nella vita dei due protagonisti, ma sono solo piccole scene. Comunque ben gestite ;)

Un dettaglio meraviglioso è il momento dell'anno. Il Carnevale accomuna tutte e tre le situazioni, donando loro un bel fil rouge.

La scrittura è molto essenziale e rende la lettura interessante. Soprattutto, è qualcosa che sta molto bene con la struttura generale dei piccoli racconti.
Tuttavia, stai attenta alle locuzioni un po' inutili. Se la scrittura è ridotta all'essenziale, trovarsi a leggere parole in più abbassa l'attrattiva dello stile.
Per esempio:
- La bambina di circa otto anni balzò giù dal sofà ed atterrò a piedi uniti sul tappeto, per poi imbronciarsi subito dopo. → “poi” e “subito dopo” sono aggiunte inutili, ti basterebbe mettere “imbronciandosi” dopo la virgola. Inoltre attenta, perché le due locuzioni sono una ripetizione concettuale.

- I due fratelli si guardarono, sorrisero complici e intrecciarono le loro dita, voltandosi verso la madre. → il “loro” è superfluo. Locuzioni di questo tipo, se si possono togliere, è bene eliminarle.

- Strinse di più la presa su Mya, rivalutando, effettivamente, l'idea della mamma su Superman. → a me sembra che “effettivamente” sia una parola di troppo. Oltretutto è un avverbio di modo, quindi se non essenziale è bene togliere.

- Andreas sbraitò come un ossesso, gesticolando animatamente e trascinando la sorella nella stanza del padre, dove tutte le serrande erano chiuse. → di nuovo “animatamente” è superfluo. Se descrivi qualcuno che gesticola è ovvio immaginarselo gesticolare molto, altrimenti la precisazione sarebbe stata inutile.

- e sapeva che sarebbe finito nei guai, in quanto aveva riconosciuto benissimo la voce del preside Meyers. → “in quanto” è possibile eliminarlo.

- Schioccò la lingua al palato, assumendo un'aria del tutto innocente. → “al palato” si può togliere. Di solito la lingua quando schiocca è contro il palato :)


Fai attenzione anche ai refusi, ce ne sono parecchi nei soli – circa – 10'000 caratteri.
Te li segnalo così sei più comoda nel correggerli.

- Andreas adorava la festa di Carnevale. gli piaceva travestirsi, fare la grande festa in piazza, → “Gli”

-Anderas fece una smorfia disgustata → “Andreas”

- Gli scompigliò i capelli biondi, uguali a quelli della sorella minore, e lo portò n salotto, dove Mya stava stravaccata sul divano in una poso molto poco principesca. → “in salotto” e “una posa”

- Andreas fece per muoversi ancora, ma le man del preside lo fermarono. → “ma le mani”


Un'altra cosa, sempre riguardante la scrittura essenziale. Cerca di evitare il più possibile le ripetizioni, a meno che non sono volute ed essenziali per potenziare il carisma del paragrafo! Utilizzando poche parole, le ripetizioni saltano di più all'occhio.


Infine, non smetterò mai la mia crociata ( XD ) le “d” eufoniche. Lo so, lo abbiamo già detto nella recensione al racconto per il concorso, ma “ed” e “ad” che precedono parole che non iniziano rispettivamente con “e” e “a”, non si usano più. Nemmeno nelle introduzioni ai libri di poesia ;)

Concludo con i complimenti per Joke. Mi è piaciuta tantissimo la complicità e i pochi – nulli! – problemi che si fanno – o si sarebbero fatti – a pestare il maniaco u.u good, very good!
(Recensione modificata il 21/12/2015 - 03:34 pm)

Recensore Master
25/09/15, ore 12:20

Ed é sempre Superman, in fondo.
Un po' poco ortodosso, forse, ma sempre pronto a difendere una sorella che potrebbe difendersi benissimo da sola e che lo dimostra.
Nonostante ciò sono magnifici, a danno del povero Jeffrey (muori schifoso maschilista >.<).
Ora però dobbiamo salutare questi fantastici fratelli, almeno per un po'. E devi salutare anche me, visto che l'intervallo sta per finire.
La sorellina ti adora ♥

Recensore Veterano
23/09/15, ore 23:03

Recensione premio che ti è stata regalata da Slappola

Ciao! :) Slappola, per la sua vittoria al contest "V'è un piacere nello... scrivere!", mi ha chiesto di regalarti questa recensioen premio, e io ho obbedito con vero piacere. Ho trovato molto bella questa piccola raccolta, peccato solo che mi abbia lasciato in sospeso perché, da quello che ho capito, manca il capitolo finale! (Uno solo, vero?) 
Vorrei chiederti se, per favore, quando l'avrai scritto e pubblicato, potresti mandarmi un messaggio per avvertirmi, dato che lo vorrei leggere! Ti ricorderai? :) Più che altro sono rimasta con la curiosità di sapere chi è Joy, dato che non hai ancora lasciato nessun indizio...
Ma andiamo con ordine, e procediamo con la tua recensione! XD 
Intanto, dal momento che ho appena finito di valutare un contest, ho ancora la mentalità da giudice e sono più puntigliosa del solito! Ho trovato qualceh minuscolo errore di battitura che ora ti segnalo. Sono tutti relativi al primo capitolo, perché nel secondo non ho trovato nessuna imprecisione! Eccoli:

gli piaceva travestirsi: qui manca la maiuscola.
il costume di Batman: trattandosi di un travestimento, io scriverei "il costume da Batman".
Anderas fece una smorfia disgustata: hai scritto per sbaglio "Anderas" anziché "Andreas". 
Quello che provi per mya: hai dimenticato la maiuscola su "Mya".
e lo portò n salotto: manca una "i", "in salotto".

Finita la parte da professoressa noiosa, finalmente posso dirti che ho amato la tua raccolta, così particolare e delicata, specialmente il primo capitolo. Mi è piaciuto anche il filo del Carnevale che lega i due episodi, che non appaiono per nulla scollegati.
Mi sono sempre piaciute tantissimo le storie che parlano di altri generi d'amore oltre a quello romantico (spesso quasi ci dimentichiamo che esistono!), e in particolare adoro quelle che trattano dell'amore fraterno. Mi sarebbe piaciuto avere un fratellino, ma purtroppo niet, quindi posso solo immaginare: tuttavia, credo che tu abbia scritto una frase perfetta, che ogni tanto dico anche io riferita a qualche mio amico importante, e che riassume benissimo il rapporto fra Mya e Andreas:

«Io le voglio bene, ma ogni tanto la odio».

L'ho trovata dolcissima e adatta a spiegare cosa provi il ragazzino per la sorella, l'ho trovata una grande dichiarazione d'amore, come se dicesse: "non la sopporto perché è mia sorella e mi sta sempre attorno, ma la voglio vicino a me lo stesso".
Ma torniamo alla tua storia, perché sto divagando: mi è sembrata ottima la caratterizzazione di Mya quando si lamenta perché è vestita da principessa e non da supereroe, e ho sorriso quando, tutta contenta perché la mamma le ha detto che è una principessa guerriera, fa sparire la sua rabbia e va dal fratello.
Il tuo stile, con espressioni come "mise un broncio che non finiva più" è molto adatto a descrivere questo tipo di scene, mi ha davvero coinvolto: mi sembrava di essere lì, con quei due bambini!
Mi sono poi subito immedesimata in Mya: anche io, da piccola, sicuramente avrei fatto così.
Infine, la silenziosa promessa di Andreas di diventare il Superman della sorella mi ha fatto sciogliere, lo giuro! *-* Il primo capitolo, ripeto, mi ha davvero preso tantissimo.
Il secondo forse un po' meno, ma solo perché preferisco i protagonisti bambini agli adolescenti. La qualità deltuo stile non è cambiata e... beh, dal primo capitolo avevo intuito che la mamma sarebbe morta presto, ma leggere la conferma mi ha fatto ancora più tristezza :(
Come ho già detto, è bello il filo rosso del Carnevale, e la scena dei coriandoli in cui Andreas mostradi nuovo la volontà di proteggere la sorella mi ha colpito e mi ha fatto sorridere di tenerezza! Sono due fratelli molto legati, mi piacciono davvero :3 lei un po' maschiaccio, con in mente l'idea (almeno da piccola) di imitare il fratello maggiore, e lui che si pone come suo supereroe.

Perché è ancora "quella storia di Superman", è sempre "quella storia di Superman".

Complimenti, mi ha fatto davvero piacere leggere il tuo racconto! *-*

Alla prossima,
Amahy <3

Recensore Master
03/09/15, ore 15:18

É sempre per la storia di Superman. I fratelli maggiori ne sono sempre convinti, di essere "super" solo perché sono i maggiori. Ma Andreas l'ha presa molto sul serio, questa cosa. Chissà se sua madre avesse scelto un altro costume quel carnevale... Ma è molto dolce. Davvero molto. I fratelli iperprotettivi li adoro, lo sai, e ho ragione di credere che Andreas abbia molti buoni motivi per esserlo. Compresa Mya, che -non so come mai- mi sembra davvero spericolata. Qui, alle prese con la piaga numero 1 post carnevale, i coriandoli che finiscono in posti che non si sapeva nemmeno di avere. Almeno non sono l'unica a soffrire per colpa di quegli stupidi pezzettini di carta E... Bon, a parte le sclerate di Andreas che mi fanno morire dal ridere (soprattutto perché sono a casa loro! Mica ci si può spogliare come in mezzo alla strada, eh! U.U) non so cos'altro dire. Besitos ♥

Recensore Master
30/06/15, ore 17:54

ma che cosettini amorosi e coccolosi *-*
(mi ricordano altri due cosettini pucciolosi di cui avevo ricevuto la foto *-*)
anche tu, sorella mia adorata, sei caduta nel baratro delle challenge!
posso solo dirti, benvenuta! annegaci nel fluff, cara Sophie, che con le brotp scritte da te mica si scherza.
e questi due sono adorabili, lui che vuole fare il super eroe (ma non uno a caso, badiamo bene!) e l'altra che è una principessina ben poco principesca (il che mi ricorda qualcuno. mmmh... sospetto...). sono adorabili. delle pallette di coccole. e la storia dei costumi è ottima quindi.... attendo le prossime flash per poter conoscere meglio i due tontolotti.
bacini, Alsha ♥