Recensioni per
Does (s)he know?
di no_light_

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
02/07/15, ore 23:20

bellissima
aiuto 
alla prossima
un bacione


 

Nuovo recensore
02/07/15, ore 21:25

Aw, ma l'hai dedicata a noi! ♥ Grazie! È bello poter parlare con te e le altre così spesso!
Prima di tutto non è vero che non ha plot come mi avevi detto! Certo, non è molto, ma è comunque una storia breve, quindi va tutto bene e c'è più o meno tutto quello che serve sapere per godersela! E a proposito di godere... Okay, no.
Dicevamo, mi sono piaciute un sacco le descrizioni delle scene smut, specie i piccoli particolari, tipo le posizioni delle mani, i baci sulla pelle, le piccole cose in pratica. Menzione speciale per le mani sulle cosce che sono una delle mie cose preferite, e va beh.
Comunque in poche parole mi è piaciuta, brava! ♥ E grazie ancora per la dedica!

Recensore Veterano
02/07/15, ore 00:57

Allora inizio col dire che non mi aspettavo nulla del genere, sono rimasta colpita, in senso buono ovvio. E' COSI ROSSA CHE LA MIA "AMICA DEI PAESI BASSI" ANDRA' IN TERAPIA PER RIPRENDERSI.

Gemiti. 
Erano l’unico rumore che fuoriusciva dalle labbra socchiuse di Zayn.



Muscoli.
Erano tutto ciò che sentiva sotto i polpastrelli, stringendo la presa sulle braccia possenti di Liam per sostenersi ad esse mentre gli circondavano la vita.



Sudore.
Le loro pelli ne erano ricoperte, e, quando le loro fronti entrarono in contatto per l’ennesima volta, le goccioline che cadevano da esse si fusero e si unirono. Un po’ come i loro respiri a causa della distanza ravvicinata delle loro labbra che si sfioravano.



Seta.
Ogni volta che Liam passava le dita tra i suoi capelli e glieli tirava gentilmente /quasi sempre per avere un migliore accesso al suo collo/, aveva l’abitudine di dirgli che sembravano fatti di quel tessuto morbido, piacevole al tatto.
Zayn non permetteva mai a nessuno di toccarli, ma Liam era l’unica eccezione perché amava sentire la presa delicata e le piccole carezze che gli lasciava tra le ciocche.



Mani.
Le sentiva ovunque sul suo corpo.
Erano grandi, morbide, e i tocchi gentili /ma terribilmente eccitanti/ del castano si posarono sulle sue braccia, sul petto, sugli addominali. Non poté evitare di ansimare più forte quando le dita lunghe fermarono la loro corsa sulle sue gambe magre, stringendole e sollevandole.
Era praticamente in braccio a Liam quando quest’ultimo indietreggiò verso il bancone al centro della cucina, e lo strinse contro il suo corpo muscoloso finché non fece scontrare il suo bacino contro il bordo di legno.
La presa si sciolse quando si ritrovò seduto sulla superficie gelida, ma i brividi che sentì correre sulla schiena non erano dovuti al freddo, bensì alle mani di Liam che si posarono nuovamente sulle sue cosce.
Gli baciò piano una clavicola mentre gli divaricò le gambe, posizionandosi poi tra esse e premendo le labbra contro il mento e il labbro inferiore.
Fu il turno di Zayn di stringere i capelli del ragazzo che mugugnò contro il suo collo e gli permise di circondargli la vita con le caviglie che si intrecciarono dietro la sua schiena.
 

Questa parte sembrava poesia giuro, come ne hai parlato, loro due che si toccano cosi...IL MALE SUPREMO COME SEMPRE...

 

Danielle era lì, con un vestitino elegante che fasciava perfettamente il suo corpo, bella come non mai, ma lui a chi pensava? A Zayn. Al suo dannatissimo segretario Zayn.
Anche lui era presente quella sera, e non aveva smesso di pensare nemmeno per un secondo a quanto fosse perfetto con indosso il classico smoking nero, al contrasto sublime creato dal bianco della camicia sotto la giacca contro la sua pelle olivastra, e alla perfezione dei lineamenti del suo volto rilassato e sorridente.

 

Danielle trovati un lavoro non potrai mai competere con Zayn Malik, nessuno può. Quanto sono belli aaaaaaaw *_*

 

‹‹Liam, non farmi essere in ansia. E' successo qualcosa con Danielle?››
Non resistette a quel tono di voce dolce, quindi gli gettò addosso tutta la sua frustrazione.
‹‹Sai cosa cazzo succede Zayn? Che per me stasera Danielle è invisibile, ed è sempre colpa tua! – esclamò stringendo i pugni contro la parete dietro di sé, fissandolo con occhi furenti – Sei… sei così bello, e io sto impazzendo. Ho una voglia matta di baciarti e non dovrei desiderarlo! Sono così confuso. E' devastante tutto questo, Zay››
Il respiro gli si bloccò per un paio di secondi, e le mani cominciarono a tremargli quando le labbra del moro sfiorarono le sue.
Chiuse gli occhi nel momento in cui i polpastrelli di Zayn si posarono sul suo mento, e non poté fare a meno di rilasciare un gemito quando il pollice del ragazzo si insinuò tra le sue labbra, dischiudendole leggermente.
‹‹Fallo, Liam. Baciami. Sono qui››

Era combattuto tra la voglia di lasciarsi andare e la sua coscienza che fece capolino nella sua mente, ricordandogli che la sua fidanzata era nella stanza accanto, che avrebbe dovuto smetterla di tradirla con il suo segretario, e che avrebbe dovuto cercare di ignorare l’attrazione che provava verso di lui.
Gli ci volle qualche minuto per scegliere, ma alla fine preferì dare ascolto alla ragione e posò la mano sulla maniglia della porta per uscire da quello spazio troppo piccolo per entrambi.

Ma il moro non era un tipo che si arrendeva facilmente, per questo Liam non rimase per niente sorpreso quando la sua richiesta di essere lasciato in pace venne bellamente ignorata, venendo bloccato dalla sua mano stretta attorno al polso.
Tuttavia, quando Zayn si appoggiò alla parete del bagno e lo tirò verso di sé facendo aderire la schiena contro il suo petto, sbatté più volte gli occhi stupito. 
‹‹Sai Liam, credo proprio che le attenzioni che vorresti ricevere adesso non sarebbero quelle della tua ragazza›› gli sussurrò all'orecchio destro.
‹‹E tu che ne sai?›› mormorò in risposta con voce roca, scosso da una miriade di brividi.
Quella vicinanza lo stava facendo impazzire e non lo negò a se stesso.
‹‹Perché - riprese a sussurrare il moro, appoggiando una mano sul suo pettorale sinistro e stuzzicandogli il capezzolo attraverso la stoffa della camicia - se così non fosse mi avresti allontanato con più convinzione. Invece sei qui, e ti stai lasciando toccare come sempre. Ammettilo Liam, sei pazzo di me››
A quell’ultima affermazione seguì un morso 
inaspettato sul collo, e Liam smise di combattere, abbandonandosi contro il corpo dell’altro. 
Aveva il respiro affannato, le gambe molli e le mani tremanti, e il tocco di Zayn sul suo petto non lo aiutò per niente a formulare una risposta decente o di senso compiuto.

Quella mano scese sempre di più, fino ad arrivare ai suoi addominali che si contrassero istintivamente. Perché non lo respingeva? Perché non si allontanava da lì?
Semplice, non ne aveva la minima intenzione. 
Stare lì tra quelle braccia gli piaceva, anche più del dovuto.
‹‹Che c'è Leeyum, non mi contraddici? - ridacchiò contro la sua nuca - Danielle non sarebbe contenta di questo. E non sarebbe contenta di sapere quello che facciamo nel tuo ufficio›› bisbigliò, posando una mano sulla patta dei suoi pantaloni.
Non era la prima volta che facevano una cosa del genere, ma la pressione delle dita del moro sulla sua erezione aveva sempre un effetto travolgente, quindi /sospirando pesantemente/ appoggiò la testa sulla sua spalla e ansimò più forte quando sentì il rigonfiamento dell’altro contro il bacino.
‹‹Finalmente ti stai lasciando andare. Forse sto sbagliando per l’ennesima volta, ma mi piaci troppo e non posso far finta di niente Liam – confessò con voce tremante Zayn, senza interrompere le carezze sul suo corpo - Tu non sai come mi sento ogni volta che non mi respingi. Cosa provo tutte le volte che stiamo insieme››
Sentì il cuore battere più velocemente, e si liberò dalla stretta per premere le labbra contro quelle del moro che sussultò leggermente.
Non era il loro primo bacio, ma quello che si stavano scambiando era diverso da tutti gli altri.

La mano di Zayn - quella che fino a pochi secondi prima era appoggiata sulla sua coscia - finì tra i suoi capelli che tirò delicatamente. Sapeva perfettamente che quel gesto lo mandava fuori di testa, e si lasciò scappare una risatina prima di mordergli il labbro inferiore e stringergli piano la nuca.
Gli unici baci che si erano scambiati fino a quel momento erano stati più che altro sfioramenti di labbra durante i loro amplessi. Perché sì, avevano già fatto sesso /soprattutto sulla scrivania nell’ufficio di Liam/ , ma era la prima volta che si baciavano in maniera così passionale, con le lingue che si cercavano e i loro sapori che si mischiavano.
Liam avrebbe voluto continuare ad esplorare la bocca del moro e a gemere contro le sue labbra, ma aveva bisogno di prendere aria e a malincuore si staccò.
Un sorriso gli nacque spontaneo quando Zayn iniziò a baciargli la mascella, e appoggiò le mani sui suoi fianchi nel momento in cui passò ad accarezzargli con la lingua la barba corta, e successivamente il collo.
Mentre era intento a lasciargli un succhiotto come ricordino di quello che stava succedendo, un rumore li fece separare.
 
Prima di uscire dal bagno, però, Liam promise a Zayn che la loro serata non era finita e che, una volta a casa, si sarebbe vendicato.

 

Zayn fossi stato io Liam ti avrei scopato in quel bagno, cazzo non puoi fare Zayn cosi sexy... 

 

Ansimò quando sentì le dita di Liam piene di gel fresco appoggiarsi contro il suo fondoschiena, inarcandosi nel momento in cui cominciò a stuzzicare la sua apertura con una falange.
‹‹Prima della festa mi sono toccato pensando a te, ed ero proprio su questo letto›› lo informò con voce rauca, scatenando la reazione sperata.
Liam, infatti, ansimò e premette il primo dito più a fondo dentro di lui, attaccando le labbra contro il collo che piegò per lasciargli più pelle a disposizione.
‹‹E cosa hai fatto?›› gli domandò, mordendogli una spalla e inserendo un secondo dito.
Mosse i fianchi in movimenti circolari per sentire le falangi più in profondità ‹‹Ho immaginato che le mie dita fossero le tue e mi sono preparato. Sono venuto urlando il tuo nome››
Si aspettava una reazione positiva, infatti poco dopo Liam ricominciò a baciarlo, e gemettero entrambi quando spinse le tre dita dentro di lui contro la sua prostata, facendolo tremare e costringendolo ad aggrapparsi nuovamente alle sue spalle per non cadere di schiena sul materasso.
Non resistette oltre e, posando le mani sul petto sudato e muscolo del castano, lo ributtò sul letto, recuperando il preservativo per poi sistemarglielo sull’erezione pulsante e sensibile ai suoi tocchi fugaci.
Adorava vedere il suo capo eccitato per lui, ma soprattutto adorava la presa salda sui suoi fianchi quando cominciò a strusciarsi con il fondoschiena sul suo bacino.
Quella provocazione durò qualche minuto, poi sentì la punta dell’erezione dell’altro contro la sua apertura. Prese un respiro profondo prima di calarsi completamente su essa, gettando la testa all’indietro e stringendo la pelle dei pettorali di Liam che si sistemò per riempirlo meglio.
Si alzò e si riabbassò sul suo bacino lentamente – l’inizio dell’amplesso era sempre un po’ doloroso –, ma una volta che il bruciore sparì completamente cominciò a muoversi più velocemente.
La presa sulle sue cosce era salda, e Liam andava incontro alle sue spinte alzando i fianchi freneticamente. Era sempre una sensazione fantastica sentirlo dentro di sé, ma quella volta gli mancava qualcosa, quindi gli intrappolò le guance con le mani e portò i loro visi alla stessa altezza.
Non chiuse gli occhi, semplicemente posò le labbra già dischiuse contro quelle del castano che ricambiò immediatamente il bacio, spingendo con più forza dentro di lui e rilasciando dei gemiti dentro la sua bocca.
I loro sguardi si incatenarono, e in quel momento non furono necessarie le parole perché si trasmisero con gli occhi i sentimenti che stavano provando: passione, ma anche una sorta di amore.
 

Liam posò nuovamente la schiena contro il materasso, ma decise di portare Zayn con sé e far scontrare i loro petti.
Per rendere i movimenti più intensi allargò le natiche del moro /ormai completamente sdraiato sopra di lui/ con le dita, spingendo ripetutamente i fianchi contro esse e creando una piacevole frizione tra il membro del ragazzo e il suo stomaco pieno di sudore e liquido preseminale.
Dopo qualche minuto entrambi raggiunsero il culmine, urlando uno il nome dell’altro e chiudendo gli occhi, stanchi e sfiniti.
Avrebbe dovuto alzarsi e prendere un asciugamano per pulire entrambi, ma non se la sentiva di fermare le carezze che Zayn gli stava lasciando sulla peluria del petto, quindi rimase sdraiato lì con /e dentro/ lui ancora per un po’.
 

QUA SONO MORTA IN MILLE MODI. SEMPRE LA MIA AMICA VUOLE SUICIDARSI, IO NON RISPONDO PIU' DI LEI, HA UNA VITA TUTTA SUA IN QUESTO PRECISO MOMENTO E NON SO COSA SIA CAPACE DI FARE. RITIENITI COLPEVOLE...

TU MI VUOI MORTA DILLO AL MONDO, E NON SOLO ME ANCHE LA MIA PICCOLA AMICA...
 

‹‹A proposito di lavoro, ti consiglierei di fare una doccia veloce con me e poi di dormire. Domani la redazione sarà piena di richieste e dovrò svolgere un sacco di lavoro, quindi dovrai essere sempre al mio fianco e soddisfare le mie richieste da capo isterico ma molto soddisfatto del tuo operato›› spiegò, alzandosi dal letto e stiracchiandosi.
Lo sbuffo del moro non gli sfuggì, ma non protestò e gli fece strada verso il bagno.
Una volta sotto il getto dell’acqua calda, si insaponarono a vicenda e si coccolarono, perdendo più di mezz’ora tra effusioni e baci.
‹‹Potrei abituarmi a tutto questo, lo sai?›› lo avvertì Zayn.
Si coprì con un telo e abbracciò il corpo esile dell’altro, asciugando entrambi e rispondendogli che ‹‹Faresti bene a farlo, non ho intenzione di allontanarmi così presto da te››

E poi la scena fluff, amori della zia e daiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii

Mi è piaciuta un sacco credo si sia capito, starò male per i prossimi giorni, i miei polmoni sono ancora in cerca d'aria e l'amica in cerca di un amico, non so se mi spiego.
Guarda ho tirato giù tutto il calendario, i poveri santi mi staranno scomunicando ma ne è valsa la pena, sei stata bravissima come sempre.
Vaffanculo, sempre con amore, Nora.