Ero molto incuriosita dalla versione maschile di Ungheria. Credo sia stato proprio luo ad attrarmi, poiché ho sempre fatto molta fatica ad immaginare la versione inversa di ogni personaggio, a volte attribuendogli qualcosa di diverso. Ed effettivamente mi è parso particolare il testo, all'inizio- specie se scritto da ungheria, specie visto il rapporto fra i due, che nelle lettere e nelle parole prende connotazioni diverse.
Ho subito notato la differenza delle espressioni che sceglie il personaggio per scrivere da ciò che sta scritto: due mondi diversi, troppo distanti, forse?
Mi è piaciuta particolarmente la scena in cui i due timidi timidi entrano mano nella mano, cadendo fallacei in una trappola che credevano amore, poiché mi pareva tanto plausibile, un amore così acerbo.
Eppure, dopo diversi spezzoni sereni, si spezza il paradiso adolescenziale e si termina con una discesa ripida- qui ho ricomposto velocemente i tasselli, mi sono intristita.
È una bella idea, è malinconica, l'ho trovata interessante- specie per il ritornello, quel 'ti ricordi'...
Brava!