Sebbene ci siano errori di grammatica, devo dire che la trama prende molto, tanto che ti permette di capire i personaggi.
Caesar nasconde, a quanto pare, un passato molto turbolento e non posso che non domandarmi il perché; ha dei problemi a relazionarsi alle altre persone ed è il tipico ragazzo che è sempre al centro delle attenzioni, ma che non vuole stare con nessuno, perché, probabilmente, si crede superiore agli altri o, forse, perché trova semplicemente stupidi gli altri.
Brown, invece, è molto timido, ma sicuro; a quanto Caesar riuscirà a rompere il suo guscio, visto che riesce già a metterlo in soggezione.
Complimenti, mi piace!
(Recensione modificata il 09/09/2015 - 02:54 pm)

Un bel capitolo che capitolo che ci ha permesso di conoscere meglio Caesar, e il merito è del POV che ha funzionato veramente bene.
Caesar, un ragazzo irrequieto, ma mi sembra di capire attraverso il suo modo di pensare, che nasconda qualcosa di importante. Non sembrerebbe malvagio, è stato anche rappresentante, e sono sicuro che il suo comportamento siam dovuto o a qualche trauma o ad un avvenimento triste che lo sta distruggendo.
Con lui ho una cosa in comune. Anche a me piace alzarmi il mattino e poi ritornare a letto prima di uscire di casa.
Sei bravissima, complimenti.
Con affettoFrancesco

Più si va avanti più il racconto sta prendendo forma, e quindi sta diventando bello. I personaggi stupendi. johnatan intanto festeggia la sua elezione è contento non so se più per se o per il padre. Caesar al contrario sembra un ragazzo particolare uno a cui fa piacere rompere le scatole alla gente e invece è un ragazzo secondo me sensibile e con un cuore. Segue molto John, e senta che tra i due la simpatia sia reciproca.
Il papà di John molto antipatico e stronzo, purtroppo ci vuole sempre uno che mette zizzania in un racconto.
Più ti conosco e più apprezzo l'ottimo lavoro che stai facendo.
Con simpatia Francesco

Continuo la lettura di questo racconto che a sua volta continua ad appassionarmi.
Per ora si nota il grande contrasto tra loro. Johnatan ragazzo serio, intelligente, considerato, ma succube del padre. Ragazzo ambizioso che ambisce un posto rilevante nella scuola. Dall'altra parte Caesar ragazzo menefreghista tanto da mettere in pericolo Johnatan perché fuma nella scuola. Saranno nella stessa classe.
non mi è piaciuto il padre di Johnatan, altro padre stronzo?
Bravissima, per ora non dico altro, perché stai creando un bel racconto.
Ciao Francesco

Bel capitolo e interessante, più che altro è un capitolo che giustamente hai utilizzato per farci conoscere meglio i personaggi, per farci entrare nel clima del racconto per poi capirlo meglio e poterlo apprezzare.
Partiamo da chi mi hanno fatto una brutta impressione: le sei ragazze. Oche, molto leggere. Mentre sia Jonathan e Caesar. Il primo molto interessato alle cose di scuola, tanto che spera di essere eletto, e l'altro un menefreghista assoluto, e tante volte sono queste persone che sorprendono.
Complimenti e ciao Francesco

"Se fa sempre quella faccia le rughe le spunteranno più velocemente, io sorriderei un po’ fossi in lei." ---> Tell him͵ tell him!
Caesar si conferma come mio personaggio preferito.
Devo dire che ho apprezzato il personaggio di Brown͵ che͵ prima͵ eccita e͵ poi͵ si scalda; molto bipolare͵ direi.
Sto scrivendo dal cellulare͵ perciò ti dico solo di stare attenta separare i periodi utilizzando le virgole!
Alla prossima͵
Nobody!

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Hei! Grazie per avermi nominata alla fine del capitolo.
La storia è bellissima e sta prendendo forma, sei bravissima
Ti vi bi ❤

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Si dice che il buongiorno si vede dal mattino,che devo dire il racconto non mi dispiace per niente. Un bel prologo che fa capire già mote cose sul fututo di questi due ragazzi, ed essendo un genere "romatico prevedo anche molto fluff
Certo il primo è un ragazzo ambizioso, un ragazzo che pensa sempre in grande. Del secondo non si puoò per ora dire molto.
Aspetto con ansia il seguito.
Ciao Francesco

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Ciao,
ti ringrazio subito per il piccolo accenno a fine capitolo, fa sempre piacere! :)
Devo dire che questo capitolo ci mostra un Caesar bad-boy, ma incredibilmente simpatico, che, forse, non prende troppo seriamente la vita e chissà se fa bene o no, ma quel che conta è che mostra un atteggiamento di indifferenza nei confronti di tutti, sia delle ragazze sia di Brown.
Brown, dal canto suo, è una persona responsabile, che non vuole perdere tempo con quella persona, eppure dimostra anche di essere più intelligente delle masse, in fondo non è da poco essere adolescenti e scegliere di non fumare; è una cosa che mi fa avere speranze nei miei coetanei.
Il padre è, purtroppo, descritto come un padre autoritario, eppure non ho abbastanza informazioni per definirlo un "mostro", anzi, perciò, per ora, mi fermo a dire che è un padre troppo severo.
Ho notato che, però, a livello grammaticale e ortografico, in questo capitolo, ci siano molti errori:
- Il tour della scuola era iniziato da qualche minuto eppure il nuovo arrivato aveva già espresso il desiderio di fumarsi una sigaretta, così adesso Johnatan più che una guida turistica scolastica si sentiva una sentinella. ---> Non si può separare mai il soggetto dal verbo, perciò la preposizione "più che una guida turistica scolastica" è un inciso.
- Teneva sotto totale controllo sia il corridoio che il ragazzo, il quale era intento a fumare la sua sigaretta, con la tutta la tranquillità del mondo. ---> Hai scritto "con la tutta la tranquillità del mondo": c'è un "la" di troppo".
- Se mi scoprono adesso posso dire addio a tutto. Cancelleranno il mio nome dalla lista dei candidati, abbasseranno i miei voti e mio padre mi farà fuori. ---> Quando la protasi si trova prima dell'apodosi, ci vuole una virgola per separarle.
- Rabbrividì al pensiero del trovarsi davanti la faccia del padre dopo avergli detto: "Ehi papà ho mandato tutto a puttane solo per accontentare il nuovo arrivato di turno." ---> Dopo le interiezioni e i vocativi, ci vuole una virgola.
- "Se non ti muovi giuro che ti lascio qua fosse l'ultima cosa che faccio." ---> Ci vogliono delle virgole per separare i vari periodi.
- "Si, giusto." ---> Ci vuole un accento sul "sì".
-Poi si voltò verso Johnatan e gli chiese: " Ma quì il tempo è sempre così?" ---> Il "qui" non vuole ASSOLUTAMENTE l'accento.
- Poi rifletté un attimo e domandò: " Non sei di quà, vero?" ---> Il "qua" non vuole ASSOLUTAMENTE l'accento.
- Caesar li fissó a lungo e alla fine affermó in un tono che non ammetteva repliche: " Non mi rivolgerò a nessuno perché non avró problemi." ---> I passati remoti non vogliono l'accento acuto, ma grave (ò).
- Allora, Sophie sorrise comprensiva e con tono dolce si rivolse al nuovo arrivato: " Non farci caso, fanno sempre così. É una specie di guerra fredda, ma infondo si vogliono bene." ---> "È" non vuole mai l'accento acuto, ma sempre grave.
- Decise di allontanarsi dal freezer, prese qualcosa di pronto che trovó nel frigo e si buttò sul divano a mangiare stendendo le gambe sopra il tavolino di vetro sul quale posava il telecomando. Gli diede uno sguardo e lo ignoró, preferiva godersi la tranquillità di quel momento, senza i continui squilli del telefono della madre o altro che potesse infastidirlo. ---> I passati remoti non vogliono MAI l'accento acuto, ma sempre grave.
Ci sono vari errori di ortografia, che potresti correggere con un correttore, però la storia è molto interessante, perciò continuerò a seguirla!

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Ciao, premetto che non pensavo che aggiornassi la storia, perciò è stata una piacevole sorpresa leggere il secondo capitolo; spero che i tempi d'aggiornamento non siano così lunghi.
In definitiva, direi che la parte più interessante di questo capitolo sia stata l'introduzione del gruppetto di oche, le tipiche ragazze teenager che si credono chissà chi.
Non posso dire molto: mi sembra più un capitolo utilizzato per introdurre i personaggi, com'è giusto che sia, le mie opinioni diverranno, quindi, più articolate col proseguire dei fatti.
Ti segnalo degli errori:
- Era talmente immerso nei suoi pensieri da non rendersi conto che qualcuno l’aveva seguito fuori dalla sala conferenze. ---> Dopo il "che" congiunzione, ci vuole il congiuntivo, tranne in rari casi, ma non è questo il caso.
- “Ma guarda un pò chi si degna di fare un giretto tra noi comuni mortali!” ---> "Po'" si scrive con l'apostrofo, poiché è un taglio di "poco".
- A sedare la discussione in corso arrivò la vicepreside, la professoressa Suzan Hamilton, la quale entrò in scena dicendo in tono bonario: “ Suvvia ragazzi, non date cattivo esempio ai ragazzi più piccoli.” ---> Dopo l'interiezione "suvvia", ci vorrebbe una virgola.
- Solo in quel momento lo strano gruppo venutosi a formare si rese conto che intorno a loro si era radunata mezza scuola. ---> "Intorno a loro" è un inciso; dopo il "che" come congiunzione, ci vuole il congiuntivo.
- Così dicendo indicò il nuovo arrivato. Un ragazzo abbastanza alto, con occhi e capelli scuri, li squadrava con aria annoiata e parlò: “Se avete finito con questa sceneggiata direi di andare dritti al punto quindi sbrighiamoci così posso uscire da questa gabbia.” ---> Dopo "sceneggiata" ci vuole una virgola per separare i periodi, così come ce ne vuole una prima di "quindi" e "così".
- Caesar fece schioccare la lingua e roteò gli occhi: “Prima finisce meglio è.” ---> Ci vuole una virgola per separare "prima finisce" da "meglio è".
La storia mi piace: continuerò, quindi, a leggere.
Alla prossima!

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Stavo spulciando nella sezione "romantico" in cerca di una storia da leggere e, dopo aver letto l'introduzione, ho aperto questa.
Devo che la trama in sé è interessante, ma, per ora, ho deciso di darti una recensione positiva poiché gli errori sono più o meno gli stessi durante tutto il testo; esprimerò un'opinione sulla trama solo dal prossimo capitolo, quando sarò in grado di capire ciò che hai intenzione di fare. Per ora, la aggiungo alle seguite e mi limito a segnalarti degli errori:
- "Non poteva capitare giornata peggiore, merda. ---> Manca la virgoletta di chiusura.
- Non posso permettermi di arrivare in ritardo, è inaccettabile! oggi è il giorno delle elezioni, devo vincere ad ogni costo. ---> Dopo il punto esclamativo, ci vuole la lettera maiuscola.
- Teneva a quella carica più di qualsiasi altra cosa, un po' esagerato in effetti, ma non poteva farci niente, questo era lui, non gli interessava nulla il suo unico scopo era eccellere in tutto. ---> Mancano i due punti dopo "non gli interessava nulla".
- C'è l'ho fatta! Salgo in classe e preparo il discorso così non avrò rogne attorno a disturbarmi. ---> "C'è", in questo caso, è, in realtà, "ce"; inoltre, essendo questo un suo pensiero, dovrebbe essere messo tra due virgolette.
- Posó le cose nel suo armadietto e sali le scale di corsa. A quell'ora non c'era mai nessuno, solo i custodi e qualche professore con del lavoro arretrato. ---> "Posò" vuole l'accento grave, non acuto.
- Mi sembra di essere osservato, merda, questa scuola delle volte sembra uscita da un romanzo horror ---> Per esprimere un discorso diretto o, comunque, un pensiero, non basta sottolinearlo utilizzando il corsivo, c'è bisogno di una virgoletta al suo inizio e una alla fine; inoltre, ci vuole un punto di chiusura.
- Tutte balle. alzo lo sguardo al soffitto. Non pensare a queste cazzate Johnatan, hai un discorso da ripassare, ne vale il tuo orgoglio. ---> Hai scritto "Johnatan" e, inoltre, sei passata dall'imperfetto al presente; il discorso diretto o pensiero dovrebbe essere strutturato in un altro modo: - Tutte balle. - Alzo lo sguardo al soffitto. - Non pensare a queste ___ Jonathan, ne vale il tuo orgoglio.
- Che ansia, mi sento tremendamente osservato, ho bisogno di rilassarmi ---> Manca il punto finale e, poi, essendo un discorso diretto, ci vogliono le virgolette.
- Corse verso la sua classe continuando a fissarlo, non gli diede molta importanza, almeno per ora." ---> Non serve la virgoletta finale... Tutto questo capitolo non si basa su un discorso diretto.
In definitiva, la trama sembra interessante, ma ci sarebbero i discorsi da rivedere. La aggiungo alle seguite, spero di leggere presto un nuovo capitolo.

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Mi è piaciuta tantissimo, spero proprio che aggiornerai presto. Non vedo l'ora di vedere come si evolverà la storia 😍