Recensioni per
Sempre ultima
di Lena_Railgun

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 0
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
16/07/15, ore 16:04

Ho deciso di lasciarti una recensione critica, ma non perché la storia non mi sia piaciuta, ma perché secondo me ci sono delle cose che dovresti necessariamente migliorare ai fini di migliorare te stessa come autrice e come presentatrice di storie.
Ovviamente tutte le critiche che esporrò saranno nelle migliori intenzioni, niente di più giudicante sulla tua persona o sul modo che hai di affrontare la narrazione. Si tratterà semplicemente di alcune critiche dal punto di vista stilistico che potranno aiutarti a migliorare nelle migliori delle mie possibilità.
Dividerò il tutto per punti perché così risulterà ordinato anche per te e citerò qualche esempio direttamente dalla tua trama.
- Il primo punto che mi sento di trattare è quello della trama di presentazione.
"Io sono troppo io, un completo disastro, un errore che non doveva essere compiuto, una semplice persona in più che usufruiva dell'ossigeno delle persone che meritano di vivere. Io sono sempre l'ultima."

ci sono una serie di errori che risultano grammaticalmente scorretti e si notano immediatamente nel momento della lettura. Cercherò ora di cambiare questa tua presentazione in modo che gli errori spariscano e di spiegarti perché secondo me funzionerebbe meglio in questo modo.
"Sono di troppo, un completo disastro. A volte mi sento come un errore che non doveva essere compiuto. Un qualcosa in più, quel qualcosa che ruba spazio agli altri. Io sono sempre l'ultima."
Ho scelto di cambiare la tua presentazione in questo modo principalmente perché nella tua prima riga tu metti due volte la parola "Io" senza nessuna, e senza una correlazione. So bene che il tuo intento era fare uno di quegli elenchi della serie "Io... Io... Io..." Ma se tu poni la frase in quel modo è come se mettessi tutte quelle parole su uno stesso piano e io li dovessi legare a livello di un soggetto, un verbo e di un complemento oggetto. Capisci anche tu che non può funzionare e poi, la parola "Io" è decisamente molto forte rispetto al semplice soggetto sottinteso e io, personalmente la utilizzerei perché mancare il concetto di individualità finale della mia presentazione. Inoltre, proseguendo più in là avevi fatto la ripetizione della parola "persona" non in senso specificativo. Il senso specificativo è quando tu fai una volontaria ripetizione cercando di rimarcare un concetto che hai già precedentemente espresso nella frase precedente, come nel caso della parola "Qualcosa" nella mia collezione.
Ovviamente non ti voglio dire che la correzione giusta in assoluto sia la mia, anche perché io ho cercato di farla sulla base di quello che vedevo e sulla base degli elementi che già erano presenti all'interno della tua presentazione, cercando comunque di non variare nulla anche a livello concettuale.
- Il secondo consiglio che mi piacerebbe farti è quello di non specificare troppo cose che già ripeti o che comunque sono scontate, ad esempio nella prima parte quando parli dell'immagine allo specchio si sa già che l'immagine che tu vedrai è un'immagine riflessa, quindi non è necessario che tu ripeta che la tua immagine allo specchio è riflessa perché già semplicemente quando parli di immagine allo specchio il lettore sa già che si tratta di un riflesso. Questo è semplicemente per dirti che la storia potrebbe risultare molto più snella e molto più semplice da leggere se magari la alleggerì sin certi punti.
- Il terzo consiglio che mi sento di darti è quello comunque di non lasciarci intimidire da quello che può essere una realtà adolescenziale o dai problemi che si possono avere in gioventù. Il tema che tu mai trattare all'interno di questa storia è molto potente, cioè il tema dell'anoressia, il rapporto con se stessi e rapporto con il cibo. Io spero che questa storia sia solamente in parte una sorta di autobiografia, anche perché comunque una brutta malattia del genere non si augura nessuno. Trovo stupido che le persone dicano che l'anoressia è un crimine di cui tutti siamo responsabili, con le case di moda e le pubblicità oppure il modo che abbiamo di concepire persone più magre come più belle. Penso personalmente, avendo io ho avuto esperienza di conoscenza di persone con questo tipo di disturbo, che realtà derivi tutto da una questione psicologica di concezione personale e spero che tu, come tante altre possiate avere la forza di andare avanti e di amarvi