Felice, felicissima che tu abbia deciso di scrivere questa raccolta, che già dal primo personaggio trovo essere moooolto promettente.
Adori Saori, e si vede: come sai parlare tu di Miss Kido non ci riesce nessuno e questo perché la AMI e si vede. Sai esaminare in profondità l'animo complesso e bello di questo personaggio.
Le sue paure ed insicurezze, le sue emozioni, come fanciulla.
La sua missione e la sua devozione all'Umanità ed al suo bene, come Athena.
Senza snaturarla, riesci a fare insieme due cose molto difficili: la scindi in due, come umana e come dea, ed al tempo stesso la presenti nella sua totalità. Cosa difficilissima: io, per esempio, in tutta umità, ammetto che per Saori Kido,k quando scrivo su di lei, mi limito a considerarla nel suo essere divinità, tralasciando volutamente il suo lato umano.
Per me Saori è "solo" Athena, ma apprezzo moltissimo chi come te vuole accentuarne ANCHE il lato umano.
Apprezzo quindi il dolore profondo ed acuto di Saori alla vista dei suoi Cavalieri stramazzati a terra dopo l'ultimo sanguinoso scontro.
Apprezzo il suo stringere convulsa al suo petto il corpo esanime di Seiya.
Apprezzo la sua umiltà, dato che non osa neppure chiedere perdono ai suoi ragazzi per il sacrificio chiesto sia a loro, che si sono immolati per lei e per la Giustizia, sia alle loro reciproche fidanzate, che piangono amare lacrime (prima fra tutte: Shunrei, da me amatissima).
Mi pregusto un racconto corale, degno di Euripide: rimembrerò, leggendoti (già lo so!), atmosfere degne de "Le Troiane", con ritratti di donna davvero splendidi.
Mi piace, anzi, adoro chi coglie le sfide ed OSA.
Brava.
zia innominetuo
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