Questo racconto è bellissimo, ringrazio il caso di avermi portata qui! Mi ha preso fin da subito e mi ha catturata sempre più rigo dopo rigo. Il piccolo Grandier è un monello delizioso coraggioso e orgoglioso come la madre e il conte di Fersen, nella sua inconsapevolezza, ne è suo malgrado catturato, ma nonostante gli evidenti indizi, troppo preso dalle sue nobili origini e da quelle della sua futura sposa non riesce a fare due più due! La solita talpa!
Lo aspetta una bella sorpresa! Come sará Oscar? Come lo accoglierá? corro a vedere! E dov'è Andrè? Meno male che hai dato un seguito...

sono contentissima che hai deciso di continuare questa storia...trovo il tuo modo di scrivere fresco,accurato e ben inserito nel contesto,la trama è sicuramente originale,anzi,il difficile penso,sarà proprio riuscire a tenere la trama su di giri....mi raccomando con gli aggiornamenti!!!quanti capitoli pensi di scrivere?

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Brava, hai continuato! Davvero carino questo quadretto famigliare, con i bambini, discoli e intraprendenti, che imperversano, la casa dimessa ma che trasmette armonia, e Oscar...ancora generale di brigata ma così diversa. Il povero Fersen non ne viene fuori tanto bene, è spiazzato, va bene, ma anche un pochino sgradevole! La scenetta del secondo bimbo e del gatto l'ho adorata, mi è sembrato di vederlo (o vederla, Fersen non mi sembra in grado di capire se sta osservando un maschio o una femmina). Mi è piaciuto, anche stavolta, davvero brava! A presto!

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