Recensioni per
Ti racconterò una storia che ha inizio molto tempo fa...
di Yssis

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master

No, ok, adesso piango.
Davvero, se continuo così piango.
Tu hai davvero scritto... non posso crederci. Voglio dire, ci credo eccome, ne ho la prova di fronte! Però che male, il mio povero cuore!
Praticamente questo il missing moment che i fan di Kidou e Kageyama desiderano e temono al tempo stesso.
Io... sto perdendo il filo, accidenti! *si da un contegno*
Va bene, con professionalità v.v
Allora, direi che hai capito il mio sconvolgimento interiore, eh?
Era da un pezzo che una ff non mi giocava un tiro mancino simile, sei stata brava ;)
All'inizio non ero sicurissima che si trattasse di Yuuto - per un attimo mi è venuta in mente l'immagine di Kageyama che passeggia per i boschi - ma poi, beh, non ci sono stati dubbi.
Il modo in cui riesci a coinvolgere il lettore... come riesci a coinvolgere me... ancora mi sorprende, e si che dovrei esserci ormai abituata.
Mi sentivo proprio immersa nella natura, passeggiando in un bosco un poco soleggiato in primavera, per staccare dai miei pensieri.
A me il passeggiare in un sentiero simile mi fa proprio questo effetto; mi distende i nervi, rilassa il vorticare frenetico di pensieri ed emozioni, mi fa respirare come si deve e mi permette di guardarmi meglio intorno e contemplare la bellezza della natura attorno a me.
Per questo amo molto le passeggiate in montagna, specie d'estate. E dire che io sono una pigrona e quando dico di questa mia piccola passione nessuno ci crede mai! >-<
Ok, torniamo alla storia.
Nonostante Kidou si sia avventurato nei boschi per trovare un po' di pace (capisco bene quel suo desiderio di non avere nessuno intorno e il senso di colpa verso i suoi amici perchè si sente egoista per questo, è una cosa che ho provato e provo spesso anche io. Non è egoismo, non è essere antisociale; è solo che alcune persone hanno bisogno di tempo per se stesse... tutto qui.), nonostante la pace, c'è qualcosa che tormenta Yuuto, la tensione accumulata in lui è quasi palpabile.
Il discorso poetico/riflessivo e quasi filosofico fatto a quella piccola farfallina è carino e anche pregno di una certa tristezza...
Ho capito quasi immediatamente il motivo di tanta angoscia - niente da dire, mi hai allenata proprio bene in questo ;) - e leggere quella lettera è stata solo la conferma, ma il mio cuore già batteva furioso.
La lettera è qualcosa di... non so, è molto carica. Da un lato riesco a sentire le emozioni di Kageyama quando l'ha scritta, quella sua nostalgia e quella malinconia, la meraviglia, la tristezza, il rimpianto... sensazioni abbastanza calme, alla fine.
Però sono riuscita a immaginare anche le emozioni che Kidou deve aver provato leggendola e rileggendola; decisamente molto più agitate. Un misto agitato a cui non sono riuscita a dare un nome, perchè forse non si può...
E' una delle lettere di addio più belle che abbia mai letto... a riprova di questo ho il cuore a pezzi.
E' stato molto commovente leggere dei ricordi di Kageyama, e specialmente di quel suo sentimento inconscio, quella consapevolezza silenziosa che Kidou non sarebbe mai stato sottomesso a lui, a nessuno. E' praticamente la base su cui ho costruito la drabble finale della nostra sfida. Che sintonia, hai visto? ^^ Ci pensavo un giorno, qualche settimana fa; Kageyama SA che Kidou non può essere domato, il che è quasi un'ossimoro, contando quanto diligente e ligio al dovere lui sia. Questo dimostra che Kidou Yuuto è molto più che un semplice soldatino ribellato al suo padrone. E' sempre stato di più, e Kageyama è un uomo troppo sveglio non rendersene conto; certo, ammetterlo è un altro paio di maniche...

[Troppo tardi… Troppo tardi… Sempre tardi, sempre il tempo…
Cos’è il tempo? Perché sfugge a questa velocità, e non ci permette di assaporare nulla di quanto più bello abbiamo? Ci fa solo soffrire di nostalgia, di rimpianti… Non ci potrebbe essere ancora tempo? Ancora un giorno, un’ora, un minuto, per abbracciarsi e dirsi con gli occhi quello che siamo costretti a scrivere.]

Vorrei poter correre lì da Kidou a dirgli che il Comandante non è morto, che lo ritroverà anni dopo e che non è troppo tardi, in fondo.
La scena che termina con Yuu-chan che torna a casa... tutto si
ri-acquieta ma rimane una certa tristezza sul fondo del palato...
davvero ben scritta, cara ^^
Ora vado prima di diventare una fontana ambulante x.x
Kiss
Rae

Recensore Junior

Aww, la mia prima recensione. Sono emozionata!
Sissy!
Mia adorata ma tu … non puoi! Cioè, così rischi di uccidermi!
E dire che doveva essere una recensione sensata -.-“
Questa storia è stata speciale non appena l’ho aperta.
Quell’immagine ha un significato speciale per me *^* è vero che ce ne sono poche in circolazioni, o perlomeno poche degne di attenzione (la mia purtroppo è alquanto elitaria …). È la prima immagina che ho salvato sul mio telefono ed è stata a lungo lo sfondo del mio telefono. Ora la mia cartella d’immagini conta per l’esattezza 387 immagini … no, questa cosa è preoccupante. Parliamone.
(sono tornata a casa. Il mio computer!)
La parte in cui dico che ho amato da impazzire questa storia mi pare scontata, quindi la salto. Per ora u.u
Allora, vorrei invece passare ad analizzarne il contenuto della shot.
Devo dire strutturata in modo a dir poco magistrale, pure questo era ovvio. Allora, la storia comincia in modo quasi enigmatico, oserei dire. Giacché il narratore non si evince dalle prime righe –perlomeno io all’inizio non l’avevo capito, anche perché non nominato da subito, sarà che le acque cristalline della piscina davanti a me erano di distrazione … - questo conferisce alla storia un’aria più enigmatica davvero niente male. Quindi, tanto meglio!
Partendo dal presupposto che ho diviso in due parti più commento finale la recensione, sarà meglio arrivare in medias res.
La prima parte mi ha subito affascinata, con le sue ampie descrizioni. Mi sembrava davvero di essere anch’io lì, in quel bosco. Che meraviglia, quale scintillio di colori!
Mi chiedo per quanto ancora riuscirò a rimanere seria. Non penso che resisterò ancora per molto, visto che cosa arriva ora!

[“… È solo in questi momenti che io … che lui …”]

Nooo! Io devo sapere, uffa!
[Ci mancava solo che dicesse “Non è importante”, giusto per tornare al discorso dell’altro giorno e poi eravamo proprio apposto, eh!]
Mi sono fatta delle ipotesi, leggendo pure il pezzo dopo. Sì, mi faccio un sacco di ipotesi. Ho sempre pensato che a volte, negli esseri umani, nasca un innato bisogno di avere qualcuno accanto. Non un qualcuno qualunque, bensì un persona della quale ci si potesse fidare completamente, alla quale potremmo affidare noi stessi senza battere ciglio. Ecco, credo fosse questo ciò che è accaduto in quel momento. Questo è significativo, perché dimostra questo rapporto di fiducia reciproca che, nonostante il passare degli anni e dei momenti in cui era venuta meno, continua ad essere lì, viva.
Morirò a breve annegata tra i feels, giuro!
Farfalle!(sì, sto facendo finta di niente)uno dei pochi insetti che non mi terrorizza, ewe.
Quella parte è veramente poesia:cioè, ti giuro che per un momento ho avuto le lacrime agli occhi.
E qui ho visto una sorta di tormento interiore emergere da questi pensieri:chi li formula (tutti noi sappiamo di chi si tratta, eheheh *occhiolino*) sembra così esausto, anche se non credo che la sua fosse unicamente stanchezza fisica dovuta alla camminata –tra l’altro bel modo per rilassarsi e contemporaneamente riflettere!- quanto semmai psichica.
Se la prima parte l’avrei chiamata “Camminata”, la seconda è indubbiamente (e meno male) dedicata ad un messaggio.
Pertanto, se dovessi darle un nome, forse la chiamerei “Lettera”.
Banale. Sorvoliamo che è meglio, eh.
Io mi metterei pure qui a citarti tutti i pezzi che mi hanno maggiormente colpita, però probabilmente finirei per fare un copia-incolla, quindi contestualizzo.
Io ancora non capisco come sia possibile che ogni volta che leggo qualcosa scritto da te mi emoziono a tal punto che mi viene contemporaneamente da ridere e da piangere ma questi sono dettagli.
All’inizio si parla di un incontro. Quasi casuale, oserei dire, se non fosse che chi scrive era andato lì con un intento ben preciso. Questo non è il momento per fangirlare, lo faccio dopo (e fidati se ti dico che l’ho fatto anche prima). Torniamo a noi. Ah, quando si suol dire coincidenze fortuite!
Scusa se faccio una piccola digressione ma … cioè! Guardali! Quando si dice la perfezione <3 sembra come se quel legame fosse così forte da esistere già prima che si conoscessero ç o ç no, io e l’obiettività siamo proprio due cose diverse!
E così eccolo qui, un bambino piccolissimo, uno scricciolo quasi, con quegli occhi rubizzi, capaci di far breccia perfino in un cuore di roccia!
Poi ho sorriso alla prospettiva del bimbetto che si trascinava l’altra persona. Ah, l’ammore! Sì, con due ‘m’ perché sono trasgressiva!
Assistiamo dunque alla nascita di questo legame meraviglioso al quale accennavo prima.
C’è solo un problema.
Premetto che nella fanfiction non c’è una cosa (e dico una) che non vada bene.
No, il problema sta in qualcos’altro:nella percezione che non possa, almeno per un determinato periodo, esserci uno scambio alla pari, ossia completamente disinteressato. Purtroppo però, come ben sappiamo, questo non rientra nella struttura dell’anime. Forse però è anche meglio così:mi chiedo infatti come sarebbero andate le cose se non fosse stato tutto un po’ “deciso”, se così si può definire qualcosa che sfortunatamente era troppo grande per entrambi già da principio.
In questo trovo che amore ed odio siano dei sentimenti molto simili:così forti, così contrastanti.
Ah, che meraviglia!
Sto per scoppiare a piangere sulla mia tastiera, poveri noi.
In questa lettera c’ho rivisto tanto dei discorsi che abbiamo fatto in questi giorni:questo continuo rincorrersi, questa perpetua ricerca l’uno dell’altro. Questa è un’altra di quelle cose che mi fa riflettere, che mi porta a chiedermi quanto sia speciale questo rapporto!
Perché, se come dicevi tu, Kidou (è arrivato il momento di cominciare a mettere dei soggetti) fosse stato “uno dei tanti”, mai forse avremmo assistito al progresso di questo legame, che è passato sì per l’odio ma che tuttavia ha involto così tanti altri sentimenti, al che è diventato speciale fino a questo punto.

[“Dimenticare o ricordare, uno è la negazione dell’altro, eppure il significato è così diverso …”]

Amo alla follia questa frase (e quest’uomo, con tanto di mente perversa!). Questa frase … a parte che è sinceramente meravigliosa, m’inchino dinanzi a cotanta meraviglia! Però sono rimasta davvero sbigottita quando l’ho letta:è così vera, non c’avevo mai pensato! Complimenti davvero!<3
Allora, mi riviene di nuovo da piangere (sono troppo sensibile, mi sa) quindi mi avvio alla conclusione.
Le riflessioni sul tempo sono una meraviglia, perché mai niente è stato tanto avverso a questi due quanto il tempo:nel momento che si ritrovano, di colpo ecco che si sono persi di nuovo, fino a quando non si perdono per quella che sembra l’ultima volta … anche se poi non si rivelerà tale, yee!!
Mi fa sorridere anche il pensiero di Kidou che, quando inizia a leggere è sul punto della commozione, seppur queste lacrime alla fine non cadano. È giusto così, credo, anche perché è una cosa che, paradossalmente, mi scalda il cuore!
E così infine, Yuuto si incammina simbolicamente verso il suo destino, forse ora come mai prima d’ora conscio che certe persone sono sempre con noi, anche quando non ci sembra!
Che dire, ancora complimenti vivissimi e perdonami qualora questa recensione non abbia senso (cosa alquanto plausibile, temo).
Grazie per aver scritto qualcosa di tanto meraviglioso e per avermi perfino nominata nelle note (che emozione *^* che onore)
A presto (neanche scrivo “spero” come di mia consuetudine perché no, mi rifiuto di pensare di non avere tue notizie quanto prima –scherzo-)
Aria~
(Recensione modificata il 18/07/2015 - 09:54 pm)