Io boh ... non ho mai parole per esprimermi come vorrei davanti alla tua scrittura, un elogio totale alla sofferenza di ogni uomo, alla facciata di felicità che dobbiamo spesso portare, la gente ci si aggrappa sempre perchè non vuole preoccuparsi dell'infelicità altrui, è troppo difficile, ma ci sono persone che questo lo capiscono e accettano di sostenere il prossimo, senza mai mostrare la propria disperazione e gli altri, di rimando, non se ne accorgono, avevo bisogno di leggere uno scritto del genere, perchè in questo periodo mi sento molto come Ian.
Unico appunto, qualche piccolo errorino, tipo: non gli restavano lacrime da piangere, sarebbe meglio scrivere PER piangere, ma a parte questo, un'altro piccolo gioiello prezioso su questo sito, complimenti

ecco che mi metti in crisi....
sto sproloquiando per arrivare a 11...
perche tu sei bravissima e io non so come diamine recensirti

Un angelo caduto, mia cara Autrice, in un baratro fatto di solitudine, angoscia ed insoddisfazione.
Eppure Ian sa rialzarsi in piedi, seppur a fatica, nonostante le ferite dell'animo suo siano ancora palpitanti e sanguinanti. Ferite che urlano al mondo senza essere udite da nessuno, perchè Ian riesce a bluffare molto bene.
Si sente morire dentro e nessuno lo sa.
La sua andatura è falsamente sicura e marziale ma nessuno lo vede vacillare
I suoi occhi sono asciutti ma nessuno ha gustato il salato sapore delle sue lacrime.
Saprà proseguire, Ian? Questo non lo sappiamo.
Quel tuo "forse" sussurrato a fine racconto racchiude un mondo.
Complimenti per questo magnifico scorcio di un'anima, la tua, verde e lussureggiante come un piccolo eden.
Baci
Lou

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Tesoro mio, sono senza parole.
Che tu fossi bravissima a scrivere e una persona profondamente matura, intelligente e sensibile lo avevo sempre saputo, ma questo... Beh, questo va veramente al di là di ogni mia previsione.
Mi riesce persino difficile articolare una vera e propria recensione: troppe sono le emozioni che mi hanno provocato questa storia e visto quanto delicato sia l'argomento da te trattato, ho persino paura di scadere nel banale e dire cose prive di senso, che sminuirebbero completamente il valore di questo tuo piccolo capolavoro.
Non è facile comprendere pienamente le emozioni di Ian - e di chiunque altro abbia condiviso con lui lo stesso vissuto emotivo: egli fa parte di quella categoria di persone che nella vita ha sofferto troppo, fino al punto da fargli letteralmente toccare il fondo.
Egli, pur di non soccombere, si rialza in piedi e si nasconde dietro ad una dura corazza, una difesa coriacea dal mondo esterno, che lo renderà simile ad una roccia e darà a tutti quanti l'idea di non poter essere scalfito.
In questo modo, si aggrapperanno tutti a lui e ne faranno il proprio punto di riferimento, certi del fatto che egli sia ormai talmente forte da riuscire a farsi scivolare via ogni cosa.
E quanto si sbagliano, dannazione... Quanti segreti possono nascondersi dietro a quella corazza.
Chi si prodica unicamente per gli altri, a volte semplicemente vuol fare affidamento a sè stesso solo per paura di essere ferito.
Chi si lascia scivolare di dosso ogni cosa, è perché un tempo non ha fatto altro che assorbire.
Chi si mostra agli altri come un duro, in realtà ha dentro più fragilità di quante se ne possano immaginare.
Altro non posso dire, tesoro.
Come ho scritto all'inizio di questa recensione, troppe parole rischierebbero di rovinare la bellezza di questo tuo struggente racconto e non voglio assolutamente rischiare di deturpare tale splendore.
Non farò altro che dirti grazie, per aver condiviso tutte queste emozioni con noi lettori, e soffermarmi ancora un istante ad ammirare il tuo talento, la tua profondità di sentimenti e la tua intelligenza, che ti rendono senza dubbio superiore a molte altre persone ben più grandi di te che io abbia mai conosciuto.
Bravissima, tesoro mio... Ti abbraccio fortissimo e ti mando un bacio grande come la Galassia di Andromeda. <3

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