Recensioni per
Silenzio. Dimentica.
di Francine

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
20/04/17, ore 21:57

Io mi prendo la piena responsabilità dei tuoi fagioli di ieri – guilty as charged –, ma tu ti becchi la piena responsabilità della mia visita di oggi e d'avermi piantato Kanon in testa, a sussurrarmi piani di conquista dell'universo mondo, mentre tentavo di editarmi il mio caro estinto. In cassazione e senza appello.

Ci sta che sia una cosa criptica: le conversazioni fra fratelli spesso lo sono, criptiche. Cervellotica? Moi je personellement (sì, con tutta l'enfasi ridondante e che trasuda narcisismo dei cugini d'Oltralpe) apprezzo sempre infinitamente un autore che rispetti l'intelligenza di chi legge, senza trattarlo come un deficiente esplicitando ogni singolo passaggio (del resto, anche quando dimostriamo i teoremi saltiamo i passaggi ovvi, e va bene che noi lo facciamo per pigrizia, ma non è questo qui il caso!), e dunque rispetti anche la propria, d'intelligenza. "Sottile ed essenziale" mi sembra una qualificazione assai migliore di "cervellotico", che si porta una connotazione di indebitamente pretenzioso, da "vorrei ma non posso". No, non è proprio il caso di questa tua – né di qualunque cosa di tuo abbia avuto il piacere di leggere.
D'altronde, ci sta che questa conversazione fluttui, sospesa quasi, nello spazio-tempo; ci sta che le voci si mescolino un poco come le onde, s'inseguano: in fondo, Saga e Kanon sono il riflesso l'uno dell'altro, sono quello che l'altro sarebbe potuto essere. Ed hanno tanto da dimenticare, se non da perdonare. Ci sta, eccome se ci sta!

Ed io, ora, da brava elettrice di quell'Altro, il demone col sorriso accattivante, vado a fumarmi una bella sigaretta. Certo, io non ho l'ombra del Palladio, ma si fa quel che si può. Intanto, rispolvero il mio diligente Saga interiore e prometto che vado a fare i compiti, mentre il Kanon interiore progetterà ancora di conquistare lo mondo – o magari dimostrare il quinto postulato. A scelta.

Tisanina corretta con due dita di scotch? Le dita, ovviamente, sono in verticale.

Recensore Master
19/08/16, ore 11:33

Questo scambio di battute criptico e cervellotico, come lo hai definito tu, mi ricorda i momenti di bipolarismo dell'anime in cui Saga sentiva le voci e per calmarsi andava a farsi i suoi lunghi bagnetti fra le colonne della Tredicesima Casa. Le voci. Quella del suo lato oscuro e quella della sua coscienza. Confesso di aver sempre pensato che Kanon è un personaggio un po' inutile. Secondo me il colpo di genio era quello di rappresentare la doppiezza del segno dei Gemelli proprio nel bipolarismo del suo guardiano, senza andare a creare un gemello in carne e ossa. Però non riesco a farmi un parere definitivo, e ancora oscillo su questo punto. Ché se da un lato Kanon ha una funzione fondamentale nello sviluppo della trama, dall'altro offusca un po' l'efficacia dell'immagine di un uomo che racchiude in sé, con la sua doppiezza, il bene e il male più estremi. Non so che pensare, se non che il tuo stream of consciousness mi è piaciuto molto proprio per avermi ricordato alcune scene della corsa alle Dodici Case, uno dei momenti più epici e originali dell'intero anime.
Ciao!

Recensore Master
23/09/15, ore 20:16

Ebbene, eccomi qui!
Finalmente riesco a recensire questa drabble che avevo adocchiato già tempo addietro: è un lavoro stupendo e non posso non farti i complimenti per lo splendido componimento che sono arrivata ad apprezzare con tutto il mio cuore. Ho davvero adorato la caratterizzazione dei suoi due protagonisti, portandomi ad intenerire per la loro rappresentazione e resa delle loro emozioni. Sembrano così tristemente reali nel loro dolori ... Riesci a donar loro un dolore che colpisce il cuore del lettore e lo spinge quasi a provare tenerezza nei riguardi di questi gemelli.
La cosa forse più interessante è l'incapacità di intendere chi sia chi in questa drabble. Se all'inizio del componimento sei convinto che i periodi in corsivo corrano su un livello narrativo diverso da l'altro, sul finire non puoi fare a meno che rimanere sorpresa dal loro divenire un tutt'uno quasi si fossero fusi in un unico essere e, per loro, almeno questa sia stata l'unica vittoria in due vite piene di errori e mancanze. Ho davvero apprezzato il tuo modo di descriverli e l'impostazione della narrazione.
Ho da farti i miei complimenti! Questo è davvero un'ottimo lavoro incentrato semplicemente sui gemelli!
mughetto

Recensore Junior
19/07/15, ore 22:54

E mi piace. Al ritorno mi piace trovare un piccolo dono come questo. Una perla inattesa di rara e capace bellezza. Un viaggio in spirali infinite che si dipanano in un tempo e in uno spazio solo loro. Un'altra dimensione. Come la chiamerebbero loro. Senza increspare le onde di un mare conosciuto e fin troppo visto.
E' come una granita alla menta in uno di questi pomeriggi afosi e pigri. Una sferzata di nuovo e inatteso.
E non sai più chi e di chi si sta parlando.
Forse di quel filo di fumo che sale lento nella quiete di un cielo di albe e tramonti.
O forse di te. O forse di lui. O di quell'altro che sonnecchia, bada bene, ma non dorme mai. Non del tutto.
Caffé e sigaretta, sorellina??

Recensore Veterano
19/07/15, ore 20:29

Ah beh, probabilmente il momento faccia a faccia (una verso l'altra non in direzione opposte come nell'elmo dell'armatura), ce l'hanno davvero avuto. All'epoca della notte degli inganni di sicuro. 13 anni dopo non saprei. Forse nell'aldilà.
Resta il fatto che fra tutti i vari gemelli della costellazione dei Gemelli, Saga e Kanon restano pur sempre i più evocativi. Senza nulla togliere ad Aspros e Deuteros (togliendo invece tutto a Kain ed Abel), ma loro restano i capostipiti, gli originali.
Se Kurumada fosse un autore migliore di ciò che è, con due personaggi così avrebbe potuto fare davvero faville.
Fortuna che ci sono i fan (quelli capaci di farlo) che riescono a dar loro maggiore lustro. Anche in poche righe criptiche, come hai fatto tu!

Recensore Master
19/07/15, ore 11:58

*sbudina senza alcuna decenza e assume le parvenze di un blob in mutande e canottiera*

Asdkfhjfafjf, io amo questo genere di cose; forte, criptico, una pugnalata dritta al cuore. 
Mi fanno dondolare sulla sedia e mangiare le unghie dalla gioia, perché trovo che questo stile di narrazione ben si addica a tematiche dure, che con un parola vogliono strappare il lettore dalle sue comode certezze. 
Tu lo sai quanta felicità mi stai dando in questi giorni, vero? 

*abbraccia all'ombra di un maxi ventilatore e porge gelato* 

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