Recensioni per
Il ritorno di Cesare
di ColeSeya

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Junior
02/10/11, ore 18:10

Ciao!

Parto con una premessa: io adoro (alla follia) la famiglia Borgia e tutti i loro intrighi, sotterfugi, rapporti etc, etc.. Posso facilmente affermare che il mio preferito tra i figli del Papa è Cesare... diciamocelo ha un fascino irresistibile, (ma riprenderò l'argomento più in là nella recensione) mi piace molto anche Goffredo (o Guffredo a seconda del libro che leggi troverai l'uno o l'altro nome). Non faccio mistero sul fatto che non posso sopportare Giovanni e Lucrezia e non mi affascina molto la storia tra Cesare e la sorella... piuttosto quella tra Lucrezia e Rodrigo (anche se non confermata dalle fonti storiche è un'ipotesi plausibile), è così che voglio essere sorpresa dalla tua storia, chissà, magari riuscirai a farmi ritornare in grazia Lucrezia... io ci spero, mi farebbe piacere essere così coinvolta dalla tua storia da farmi persino simpatica la viziatissima Borgia... è con questa speranza che ho deciso di leggere la tua storia, e devo dire che per adesso va bene...
Mi piace l'idea, e come ti è già stato detto nella precedente recensione, cerca di vedere la vicenda nel suo contesto storico, e caratterizza alla follia, (quasi diventando maniacale) i personaggi, cerca di farne emergere ogni piccola sfaccettatura. Per esempo: dici che Lucrezia, agli occhi del fratello, è molto bella, innegabile certamente, ma oltre alla bellezza che cosa affascina Cesare in lei? (domanda che mi faccio spesso) Cosa ha attratto l'intrepido, focoso, ardimentoso, misterioso Borgia, eccettuata una bellezza fatale?
Le descrizioni di luoghi, avvenimenti e persone sono molto ben fatte, ma attenta agli errori di battitura, soprattutto nella seconda parte della scritto.
Attenta anche al rapporto tra il Papa e i suoi figli. Non credo che Cesare e Lucrezia chiamassero il Papa (seppur loro padre naturale) 'papà', non era un termine proprio di foggia in quel periodo e attenzione quando Cesare e Rodrigo parlano. Tendi a far parlare i due con il 'tu', ma poi passi improvvisamente al 'voi', e poi ancora al 'tu'...
Complimenti per la prima parte, mi è prorpio piaciuta, e tendo ad essere una 'copiona di recensioni', ma è vero (come ti dicevano nell'altra recensione) che in quella parte caratterizzi molto meglio Cesare, facendolo apparire come un valoroso guerriero, abile stratega, furbo e che non ammette repliche, dopo tutto Macchiavelli ha preso spunto da lui per il suo 'Principe' ci sarà un motivo! Nella seconda ed ultima perte tendi ad appiattire molto il carattere del Borgia, appare solo come un annoiato e disperato giovane innamorato di una ragazza... e non è proprio da lui. (non che io lo conosca di persona, non sono così vecchia, ma da quello che leggo sembra un po' meno polentoso...).
Mi piace molto, invece, il fatto che Cesare capisca subito che il quadro è di Leonardo, nella tua storia perchè conosce bene Leonardo, ma anche nella realtà il Borgia era un uomo molto sensibile all'arte, alla pittura e alla letteratura, e si dilettava spesso nello scrivere alcune poesia (si dice di ottima fattura, ma chi lo sa, non ho mai avuto il piacere di leggerne una...). Quindi ottimo lavoro per aver introdotto anche questa sua parte di carattere nello scritto...
Su Lucrezia, non ho molto da aggiungere, se non cerca di renderla un po' meno innocente. Dopo tutto non si poteva definire proprio una 'Santa Donna'. Se ti posso dare un consiglio cerca di renderla un po' più 'tentatrice', non che tu la debba far diventare volgare o vomitevole sotto certi aspetti, ma un po' più maliziosa, interessata anche a qualcosa d'altro in Cesare, oltre che al suo amore, bene rimarcato in quelle ultime frasi e nella domanda che Lucrezia pone a Cesare.
Su Papa Alessandro VI non ho molto da dire. Stimo Rodrigo Borgia, (per motivi per i quali non sto ad annoiarti inutilmente dicendoteli) e intravedo un buon inizio nella tua descrizione di lui. Hai messo ben in evidenza una parte del suo carattere che mi piace molto, e fondamentale in tutta la sua vita, ossia: la politica nepotistica che si portò dietro per tutta la durata dal suo papato. Non ho ben capito che funzione avessero le donne che erano con lui prima dell'arrivo di Cesare e Lucrezia, ma le ho interpretate come un monito, per introdurre la sua spiccata familiarità con l'altro sesso, ma dimmi se sbeglio!
Ammetto che mi lascia un po' sorpresa il fatto che tu dica che i Borgia si trovino a Firenza piuttosto che a Roma.Prima dici che Cesare va verso Roma per tornare dal padre, poi dici che Leonardo è tornato a Firenze e io, in quel passo ho capito che anche i Borgia fossero a Firenze. Cito dal tuo testo:"Dopo aver trascorso lontano da Firenze moltissimi anni è tornato ed ha deciso di donare questo meraviglioso ritratto a mia figlia, Lucrezia”". Sembra che tutta la scena si svolga a Firenze, ma all'inizio avevi detto che erano a Roma, con anche una bella descrizione dell'arrivo alla Capitale della Santità... (spero di non aver mal interpretato questa frase, se è così, fucilami! XD)
Dopo questo fiume di parole ti lascio...
Spero tu abbia intenzione di continuare la storia... intanto finisce tra le seguite senza ombra di dubbio!
Voglio proprio sapere il seguito...

Un saluto!

Hivy!

Recensore Veterano
03/11/10, ore 20:18

Ciao. Ho appena letto la storia e vorrei lasciarti la mia opionione. Stavo cercando tra gli storici proprio una storia sui Borgia, dato che questa famiglia e le vicende a lei legate mi affascinano molto. In particolare, il presunto rapporto incestuoso tra Cesare e Lucrezia. Ecco perchè la tua storia mi ha colpito. Il tema mi piace, quindi, ma ti consiglio di svilupparla meglio. Non so se hai o avrai intenzione di continuarla, ma posso dirti di descrivere meglio le situazioni e di calarti di più nella mentalità del tempo (per es. Cesare non avrebbe bussato alla porta della sorella, ma sarebbe entrato e basta. Non sarebbe stato così "debole" e "pensieroso" ma si sarebbe comportato più da "uomo che non deve chiedere mai" come lo avevi inizialmente caratterizzato quando parlava con Alfonso D'Este.) Per il resto è scorrevole, forse un pò frettolosa ma abbastanza buona. Baci, Erin.