Recensioni per
Overjoyed
di _ A r i a

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
10/10/16, ore 00:30
Cap. 1:

Recensione premio per il contest "Take a picture and never forget"

Ed ecco qui la seconda recensione premio. Scusa se ci ho messo un sacco, ma ho voluto aspettare di chiarire la faccenda della prima recensione, prima di proseguire con le altre due.
Lo stile introspettivo di questa one shot è fantastico, tutto incentrato sul punto di vista di Kidou, l'angst delle tue fanfiction è una delle cose che più adoro. Frasi brevi, con diversi punti a capo, che rispecchiano i suoi pensieri incalzanti.
Ho notato un singolo errore, "Non abbiamo mai un rapporto", piuttosto che "Non abbiamo mai avuto un rapporto". Per il resto, la fanfiction è scorrevole, cattura l'attenzione e prende il lettore.
Trovo bellissimo il modo in cui parli di depressione e robe bbrutte, ma senza un tono negativo ed abbattuto, quanto più di speranza. Sarà che io sono una persona generalmente positiva, ma mi piace particolarmente non trasmettere mai un messaggio completamente negativo. Mi piace come il rapporto tra Kidou e Kageyama, che nell'anime risulta quasi distruttivo per il primo, o se non altro non sano, qui invece lo salva dal suo abisso. Me piasa. Trovo sia un bel messaggio, quello che l'aiuto di cui si ha bisogno può arrivare anche dalle persone più inaspettate, ma è comunque in grado di risollevarci quanto basta per andare avanti. In questa storia, io ci ho visto più un senso di speranza che non deve mai mancare, piuttosto che un lato deprimente.
Per altro, i versi della canzone per quanto debba ammettere di non averla mai ascoltata si sposano alla perfezione con il testo.
Penso di aver detto tutto ciò che mi è venuto in mente, ci sentiamo presto con l'ultima recensione, per quanto aver letto la lunghezza di quella fanfiction mi abbia fatto venire un infarto prematuro.
A presto!

~Seth

Recensore Master
25/07/15, ore 21:21
Cap. 1:

Ciao, Aria <3
So che mi aspettavi (?), no scherzo.
Ho letto la tua fanfic appena l’hai pubblicata praticamente, ma fra una cosa e l’altra ho dovuto rimandare tutto fino ad oggi. Oggi cambia tutto (?): in realtà non ce la facevo più, devo recensire!
É una cosa davvero importante, credimi. I tuoi scritti mi sorprendono sempre moltissimo, sei formidabile!
 
 
Hai giocato nell’introspezione, io ci sguazzo discretamente bene ma ritengo che questo lavoro abbia dell’incredibile. Prima di tutto ho notato che nel testo hai nominato sia il fatto che Kageyama era il Comandante di Kidou, sia la scuola, il club di calcio… Sembra tutto molto lineare e canon… Yuuto non si è ribellato a Kageyama, evviva la vita (?) <3 Forse con modern!au intendevi il fatto che il ragazzo gioca e basta ma è al livello dei comuni mortali, non gioca ai mondiali? In questo caso direi che sì, ci può anche stare. Questi sono dettagli di pochissima rilevanza il succo è che si amanoooo <3 (?)
Procediamo con ordine: visto che tutto sommato la fanfic si svolge intorno all’analisi psico-comportamentale di Yuuto e il suo rapporto con Kageyama, dividerò la recensione in due macroparti in cui ti parlo dei personaggi… Così forse non sclererò troppo è bello illudersi uu
 
Tadadadadaaaaan…! Kidou
–tunz, #sottotitoli che non immaginava nessuno
 
… E ora che scrivo? xD
Potrei iniziare dicendo quanto tu sei meravigliosamente in grado di entrare dentro il personaggio di Yuuto, dentro la sua testa, e tirarne fuori i lati più umani e spaventati, perché sì, è di paura che stiamo parlando, lui trema come una foglia stretto al suo mantello e alle felpe scure, ha paura per sé perché non sente protezione alcuna attorno. Potrei aggiungere quanto le nostri menti siano collegate – la cosa mi fa sempre più ansia, non lo nascondo manco xD – perché se solo tu sapessi quanti e quanti filmini mentali mi sono fatta circa la fortuita circostanza in cui Yuuto perda anche il padre adottivo e la famiglia non si impegni più di tanto a tenerlo con sé, in effetti potrei dirtelo, potrei mettermi qui e raccontarti tutte le storielle che mi sono fatta nella testa, potrei accennare al fatto che, perbacco, una assomigliava proprio tanto a questa, ma probabilmente passerebbe troppo tempo e a fine recensione io avrei solo raccontato di cosa succede nella mia testa quando dobbiamo parlare d’altro, di tanto altro, e cioè di quello che tu hai scritto, ora, qui, #ohgod sposami <3
Potrei fare un’incisione, tanto per dirti quanto io ti ammiro, perché sento che sei una ragazza forte, come tutti devi aver superato dei momenti bui e da essi non ti fai sommergere, anzi: vieni qui, con forza, a denunciare il dolore di tanti adolescenti, addolcendo le lacrime con parole ritmate e travolgenti, in quell’intricata matassa di pensieri del protagonista tutti i tuoi lettori si rivedono e nei loro – nei miei – occhi commossi e inumiditi brillano mute parole di ammirazione. A questo punto potrei fare una battuta, tanto per alleggerire l’atmosfera, tipo dire che, accidentaccio, ti sei scelta un protagonista mica da poco, uno sfigato di professione, di espertissimo di crisi esistenziali: complimenti, scegliere di portare avanti simili voci è sinonimo di coraggio, da parte dell’autore – e anche di un tantino di masochismo uu
A quel punto potrei partire per la tangente, in effetti Yuuto è presentato debolissimo, quanto di più debole io abbia potuto ipotizzare dalla presentazione, che già di per sé era tragica, ma no, che dico, splendidamente tragica, sopraffatto dal dolore della perdita e della solitudine in cui si rintana.
Vivo, come morto. Stranamente, incredibilmente, meravigliosamente… Vivo, solo attraverso le parole.
Oh, qui potrei montare le tende del discorso, perché se c’è una cosa potente in questo mondo di cui l’uomo dispone è certamente il linguaggio e le parole che esso genera. L’uomo produce un linguaggio attraverso cui può essere compreso e può comprendere a sua volta i suoi simili… E’ un bisogno primario, una specie di istinto. La comunicazione, già: una comunicazione che non ha diritti, è tutta nelle mani dell’uomo… Ne possiamo disporre come meglio crediamo.
Sai qual è la cosa buffa? Spesso, proprio quando bisognerebbe parlare, parlare forte, buttare fuori tutto, si trovano un sacco di scuse, di paure, di ostacoli. E la comunicazione scema, fino a sparire completamente. Per questo Yuuto è così realistico, quando cammina per strada, chiuso nel suo silenzio mentre tutto intorno è luce e sorrisi. Parole… Parole…
In un momento come quello che si formerebbe subito dopo questo mio discorso, potrebbero venirmi in mente i tuoi accorgimenti, quegli interrogativi che mi hai posto per messaggio privato: allora io potrei approfittare di quel momento di temporale vuoto in cui raccolgo le idee e null’altro, per risponderti che non c’è nulla di più IC che i pensieri degli autori, quando finalmente cominciano a battere a tastiera.
Perché noi, amica mia, nel momento in cui ci mettiamo davanti allo schermo luminoso del pc e scriviamo, in quel momento non siamo più noi, siamo i nostri personaggi: le idee però, quelle rimangono le nostre. Dobbiamo solo imparare a modellarle per fare in modo che entrino nelle loro menti e vengano emesse dalle loro labbra. E questo è tutto, quindi non devi assolutamente temere di avere “reso male” Kidou, perché, dentro di lui, e questo si è percepito molto chiaramente, c’era tanto di te. Si sentivano le tue parole e i tuoi silenzi, dentro i suoi… Si sentiva il suono dei tuoi sospiri e dei tuoi sorrisi. C’era la tua forza, nello sguardo di Yuuto: e questo è indice di grande sensibilità e grande impegno.
Fammi riflettere ancora un momento...
 
Kageyama
 
Eh già, potrei continuare, violare quest’animo nero e vedere se ci trovo dentro un po’ di luce chiara. Sono un’esperta io in queste cose, sono una profanatrice di pensieri altrui: li cerco, mi avventuro nel  buio a costo di rimetterci la pellaccia, ma ne esco sempre fuori con qualcosa. In questo caso, cosa potrei trovare? Un personaggio incredibilmente buono.
… Lo sai? Detta questa potrei anche prendere le mie cose, salutare e andarmene. Detta questa potrei davvero licenziarmi xD Magari lo faccio alla fine…
Dunque, questo sarebbe un momento un po’ difficile, tu hai fatto poche recensioni e non ti è mai capitato, ma spesso, mentre lasci una recensione, arriva quel momento, il momento in cui non sai più come andare avanti: non perché non hai più nulla da dire, eh, sia ben chiaro. Semplicemente hai perso il filo del discorso, e riprenderlo è un po’ difficile: non basta tornare sui propri passi, non è così semplice quando si scrive… Per questo motivo, questo momento sarebbe il più difficile da superare: dovrei ricominciare a parlare, tornare seria magari, e dire che se c’è un personaggio che stupisce, in questa fanfic, è certamente il Comandante. Perché, checché io ne parli e straparli, nel fandom è etichettato come il cattivo della situazione e come dar loro torto? In fondo è stato cattivo per cento e passa episodi: in un paio poi sembra che le carte in tavolo cambino e toh, è stato buono per tutta la vita. Non funziona così: nella tua fanfic però, potrei farti notare, Reiji è dipinto come un personaggio positivo nella vita del protagonista. Come il personaggio positivo che in effetti è: sono tuttavia tanti i “ma”, i “però” che possono essere ribattuti ma non in questo caso.
Qui, oh sì, potrei veramente emozionarmi nell’enunciarlo, qui si sente solo affetto e attenzione, attenzione: quest’uomo sarà pur un personaggio ambiguo e “strano”, ma con Yuuto ci sa fare. Sono pochi gli esseri umani con cui ci sa fare Reiji, Kidou lo è senz’altro. Se c’è un commento che mi viene spontaneo fare quando penso a loro è: “Kageyama ci ha saputo fare.”
Certo, potrei esprimere i miei dubbi circa la posizione esatta del Comandante nella faccenda: potrei chiederti, ad esempio, chi è esattamente. In effetti se lo chiede anche Yuuto: in un au ancora più staccata dall’anime, si potrebbe pensare a Reiji come al suo psicologo. Una figura di sostegno che emerge, nel buio. E’ strano, di solito quando si parla di Kageyama, si parla di un personaggio che nel buio ti ci porta, e poi ti lega lì. Non è esattamente il personaggio che più si immagina a salvare dal buio delle parole… Eppure qua lo fa, con Kidou poi, con la sua creazione perfetta, con il suo pupillo: magistralmente.
Potrei dire davvero un sacco di cose, in questa recensione. Anche semplicemente considerare il fatto che tutto è reso così tanto IC, così tanto realisticamente, che fa un po’ ansia. Sei brava, lo sai? Accidenti se sei brava!
E’ una fanfic triste, potrei commentare, senza ombra di dubbio è triste. Ma fa sorridere – potrei ammettere che a me ha fatto addirittura saltellare dalla gioia xD -  proprio sorridere perché c’è tanta forza dentro. Una forza disperata, certo, una forza un po’ traballante. Ma qualcosa c’è, brilla, scalda… E’ meravigliosa.
Come ultima cosa, potrei dirti che conosco benissimo la sensazione di essere dipendente dalle parole di qualcuno, ma questa è un’altra storia e credo di essermi dilungata abbastanza.
Ah-ah, a questo punto ritengo che debba arrivare la parte più interessante –e nessuno provi a negarlo uu – la parte dei complimenti: quella che tutti gli autori aspettano trepidanti, ihih <3
Potrei sommergerti di lodi, dico davvero: potrei prendere la tua bella testolina e costringerti dentro le lodi, in modo che tu possa toccarle, sentirle, percepirle, capire che sono davvero tue, sono davvero per te. Potrei fartici morire dentro xD
Dopodichè, verrebbe il momento delle minacce – ti pare che prima mi complimento e non mi tolgo nemmeno lo sfizio di minacciarti un po’? uu – perché a questo punto è obbligatorio, devi farmi leggere ancora: non posso permettere che tu smetti di pubblicare fanfic su Kidou e Kageyama, non posso assolutamente *^* Ne va del mio nome e il mio titolo (?) Quindi, nel caso fosse necessario, ti avviserei che sono pronta a farti pubblicare con la forza uu
 
 
… Oh sì, in effetti potrei proprio farla così, questa recensione. Penso che verrebbe bene ^^
Nel frattempo ti abbraccio forte,
 
Sissy <3
 
 
(Recensione modificata il 27/07/2015 - 11:49 pm)

Recensore Master
21/07/15, ore 15:27
Cap. 1:

Ok.
È stato piuttosto triste.
E hai fatto star male Kidou, per questo motivo la tua morte sarà lenta e dolorosa
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MA! Si esatto c'è un "ma" u.u
Visto che sono una persona molto buona, la tua vita è ancora salva...per il momento.
Comunque, questo capitolo mi ha messo una tristezza assurda.
È come sempre scritto benissimo, non ho trovato errori, il testo è scorrevole e mi fai immedesimare nella storia.
Quindi brava. Ho ancora diversi istinti omicidi, ma se stata comunque molto brava.
Mi è piaciuta molto la versione buona di Kageyama e devo ammettere che già l'inizio, quando hai parlato della pioggia e dell'essere un "fantasma", dopo essere andata a vedere chi fosse l'autrice...ho capito che questa one-shot mi avrebbe rattristato ancora di più.
Quindi...VIVA GLI EMO E GLI INCOMPRESI!
Ora vado, aspetto il prossimo capitolo dell "Lo scettro della notte" e aspetto che una storia un po' più allegra da te.
Un Bacio