Recensioni per
We'll surely come back
di Shichan

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
22/05/09, ore 20:41

Bella.
Non lascio questo unico commento perchè lo vieta il regolamento, ma soprattutto perchè credo sarebbe una scena parecchio deprimente aprire la pagina delle recensioni e trovarci solo un "Bella"
Però devo dire di trovare poche altre parole per descrivere bene la tua fic.
Già ho trovato magnifica la scena quando l'ho vista nell'anime, te se possibile la hai resa anche meglio, accidenti. La sicurezza che Allen riesce a trovare in Komui è stata resa in modo perfetto, è un po' come io vedo il loro rapporto. Komui, il "padre" dell'ordine e Allen che trova in lui la figura di riferimento che gli è sempre mancata. Davvero, un'opera mirabile (e poi non è yaoi, quindi merita il doppio del merito), ribadisco.
Bella

Recensore Veterano
29/01/09, ore 22:08

oh, signore. E' stupenda. Magnifica, davvero. Prima di tutto fatti ringraziare per la dedica... *__________* Non ci avrei mai sperato! Sono commossa, ma davvero! ç___ç E poi volevo ringraziarti per avermi avvertito della storia pubblicata: probabilmente non me ne sarei accorta. Ma che dire, ora? E' davvero fantastica. "Significherà che non importa, se quella vita che vivono come Esorcisti è l’Inferno o il tanto decantato Paradiso. È comunque vita. E loro sono tutti a casa, di nuovo." Penso che questa sia la frase che più caratterizza la tua storia. Perchè il centro è quello: la casa, la famiglia. E' stato bellissimo leggere della paura di Allen, che pian piano, grazie alle parole di Komui, si trasforma in una lieta reminiscenza, in un piacevole ritorno al passato. In un ricordo dettato dal cuore, dagli affetti e, soprattutto, dalla speranza di tornare. Ancora una volta, vivi. Magnifica, non so dire altro. Grazie mille... ^__________^ Non saprò mai ricambiare. Bella, bella davvero. Grazie.

Recensore Junior
23/01/09, ore 23:49

Bella. *___*
Mi piace. Davvero.
Sono questi i momenti in cui adoro Komui e la Hoshino. Quella donna tira fuori certi personaggi incredibili sui quali ci si potrebbe ricamare all'infinito. xD
Ecco, perché Komui ci viene presentato nella primissima scena come lo stupido supervisore con la scrivania in disordine, con la tazza di caffé fumante e le pantofole ai piedi. Il fratello geloso per la sorella, lo scienziato pazzo che costruisce robot che vanno fuori controllo. L'uomo che mette continuamente la sua adorata sezione scientifica (e tutti gli altri) in pericolo. Però Komui non è solo questo, e la Hoshino ce lo ha fatto capire bene in più occasioni. Questa di sicuro è quella di maggior rilievo. Qui quell'uomo si mostra per quello che è: un mero essere umano che tiene alla sua "famiglia", che vuole tutti a casa per brindare di una piccola - e probabilmente insignificante per l'umanità - battaglia personale.
Si capisce anche da qui che Komui li conosce tutti, e bene. Ovviamente la prima che cita è sua sorella, che ama da impazzire, che proteggerebbe fino alla morte se solo ne avesse il potere. E Allen ride. E' come se fosse bastata questa frase per far andar via un po' di quella malinconia che lo aveva preso nel momento in cui aveva chiesto al supervisore se sarebbero stati tutti bene i suoi compagni.
Poi Komui passa a parlare di tutti gli altri, e i pensieri di Allen che hai descritto li trovo magnifici.
Questo ragazzo si trova nell'Arca di Noah, uno strumento nemico, e, grazie ad un uomo che neppure vede in quel momento, riesce a spaziare col pensiero. Lui cammina, si ferma in base a ciò che Komui dice, però non pensa a dove sta andando, a cosa avrebbe fatto di lì a pochi minuti; lui pensa a Casa. Pensa a come era la vita prima di quella lunga missione. E in un certo senso mi dispiace per loro, visto che poi, una volta tornati, sarà tutto diverso.
Beh, commento megalomane a parte (°___°), scrivi veramente bene. Mi piace il tuo stile: è semplice, conciso e la narrazione fila liscia come l'olio (xD).
Se scriverai qualcos'altro (che non sia Yaoi, Shounen-ai, Yuri o Shojo-ai, perché non riesco a leggerli), di sicuro leggerò e recensirò.
Vabbeh, ja ne!