Ciao Livia,
Davvero non so più come recensire, per questo parto con la musica che hai scelto.
Ariosa, lievemente malinconica (per chi, come me, è abituato ad ascoltare una canzone prima di leggere il testo che la accompagna almeno (o dovrei dire per quelli che, come me, parlano bene inglese? Non lo so lascia stare)) ma bellissima.
E sono questi gli aggettivi che userei per descrivere questa tua opera.
Si scrivo OPERA, perché è questo che è.
Hope (che, inizialmente, non credevo fosse lei, ma una delle amanti-random di Klaus (perché nel mio cervello malato e bacato, Klaus non ha relazioni, ha solo amanti, fino a quando non sopraggiungerà Caroline, almeno) e mi stavo già per irritare, perché ho pensato che mi volessi imbrogliare e NON SI FA! Non a chi ha un cuore debole come il mio) è perfetta.
E' maliziosa e sfuggente come Hayley, ma intelligente e sagace come il padre e tanto di cappello per essere riuscita a descriverla così bene e IC (almeno, come mi figuro io la piccola Hope da grande)!
Poi passiamo a Klaus: anche lui è perfetto, trovo. Perché è strategico (mi riferisco a quando dici che la teneva sotto controllo già da prima che iniziasse a girare il mondo) e orgoglioso (quando narra sia ad Hope che a Caroline di quella leggenda sul Colosseo (che devo assolutamente rivendere ai miei cugini yankee quando arriveranno dall'America per Natale. Ma per allora me la sarò già dimenticata, probabilmente UHM!) e non se la prende quando Caroline prova a rifiutarlo (sia al principio che alla fine).
Caroline. La tua Caroline è, come sempre, magistrale.
La gestisci sempre splendidamente (e svelami tutti i tuoi segreti, ti prego, perché ne ho bisogno, visto anche tutto lo schifo Steroline che ci hanno voluto/vogliono/vorranno propinare!).
Quando parli del suo rapporto con il padre, poi, è la meraviglia, quella vera!
Perché è così da lei rimanere sorpresa per il fatto che Klaus si preoccupi che la figlia non mangi schifezze (che tra l'altro ci vuole coraggio anche solo per toccarlo uno dei cornetti del Caffé delle Arti! Costano una cifra e vampiro o non vampiro che sia, io cinque euro e mezzo per un croissant non ce li butto nemmeno se mi ammazzi. E poi hanno anche un retrogusto amaro che uuuugh, e come sono finita a parlare di cornetti? Boh! Vabbé torno al punto che è meglio XD!), perché è così da lei vedere una luce nello sguardo di Klaus quando parla della felicità, perché la amo così tanto, specie quando ne scrivi tu, specie quando LA scrivi tu.
E poi la storia delle chiamate al telefono (che le toccava fare a Bonnie ed Elena quando uscivano con ragazzi poco gradevoli, e brutta stronza (scusa il francesismo) di una Elena Gilbert, non ti potevi prendere, non lo so, tipo una mia costola, piuttosto che far passare sempre per seconda la mia biondissiam eroina?), cosa non è?
La volevo abbracciare strettissima e non lasciarla tipo mai più, perché è così piccola e così profonda e così maledettamente adorabile che davvero, mi hai lasciato senza parole, praticamente boccheggiavo stesa sul pavimento della mia stanza.
Della serie: se prima ti avevo donato solo il mio cuore, ora prendi anche la mia anima e il mio corpo XD.
Sicuramente avrò dimenticato qualche altro punto che mi è piaciuto particolarmente, ma vabbè, è perché sono stanca (mi devo fare la doccia e poi scappare a lavoro, perché farò, puntualmente tardi, come tutte le mattine XD).
Un bacio,
Ludovica
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