Inizio scusandomi per la mia assenza dalle recensioni negli ultimi tempi. Sono letteralmente sommersa di cose da fare e il tempo libero per leggere e scrivere è limitatissimo. Cercherò di rimettermi in pari al più presto.
Ma quando ho visto che avevi pubblicato una nuova storia la curiosità è stata troppo forte e una volta letta non potevo non lasciare un piccolo commento.
Mi piace perché, come nei tuoi lavori precedenti, riesci sempre a cogliere punti di vista non usuali, come in questo caso la visione di Hurin che osserva impotente la sorte della sua famiglia. Il suo dolore e la sua disperazione sono quasi palpabili. Spera e soffre, ben sapendo che non è in suo potere cambiare il destino dei suoi cari.
Una storia semplice ed essenziale, in cui le citazioni si inseriscono molto bene a mio parere.
Come sempre ti faccio i complimenti e ti saluto con le parole della conclusione, perché mi sono piaciute davvero moltissimo!
"E dove altro potrebbero ritrovarsi i genitori, se non nell'ultimo luogo su cui i figli hanno camminato?
E' lì che Hurin dirige i suoi passi stanchi, scoprendo che, nonostante tutto, nel suo cuore una lieve fiammella di speranza è rimasta.
E cosa sarebbero mai gli Uomini senza la speranza..."
A presto
Tielyannawen |