Grammatica&Stile
Anche qui, nulla da dire. La grammatica è perfetta, non c’è un errore. Lo stile è personale, costituito da un susseguirsi di immagini evocative, da figure retoriche, da frasi gestite al meglio per ricreare una specifica atmosfera, dei pensieri specifici. A volte, in alcune figure (mi ripeto, lo so), lo stile sembra quasi spinto verso il limite, ma è una scelta personale e voluta e credo che il mio notarlo riguardi solo il gusto personale. 

Trama
Qui vediamo la storia dal punto di vista di Sansa. Abbiamo il motivo per cui lei si trova dove si trova, abbiamo riferimenti al mondo in cui si muove, alla sorte della sua famiglia, al suo dolore. Tutto, in questa fic, si incastra alla perfezione. Ogni idea è rivisitata in questo AU senza diventare eccessivamente didascalica, ma lasciando che fluisca all’interno dell’intera vicenda. 

Personaggi
Sempre più ritrovo l’IC dei personaggi. Sandor compare appena, com’era per Sansa prima, ma è comunque dipinto perfettamente attraverso gli occhi di quest’ultima, che qui è il vero fulcro. LA sua fragilità emerge pienamente e perfettamente, senza essere esageratamente rimarcata. Perché credo che Sansa sia proprio questo: fragilità, certo, ma anche resistenza, anche forza di andare avanti e sopravvivere. In questo l’hai dipinta alla perfezione. 
Mi è piaciuto come il gesto finale fosse, in qualche modo, il prodotto di un bisogno, come non fosse ingiustificato, rendendolo incredibilmente IC seppure lontano dal conone. 

Uso dei contenuti
Non credo di poter attribuire altro che non sia il punteggio pieno. Perché la parte finale della fic racchiude alla perfezione un viaggio fatto di sogni e incubi, che si conclude in quel gesto fra il timido e il bisognoso, in quell’abbraccio che abbraccio non è davvero, ma che è comunque utile allo scopo. 

Gradimento personale
Adoro questa fic. Nonostante lo stile sia lontano da ciò che solitamente leggo, e questo mi diventa sempre più evidente, la trovo comunque bellissima, godibilissima, emozionante, coinvolgente. La parte finale mi ha fatto battere il cuore non poco. Ho immaginato la scena quasi senza rendermene conto (com’è accaduto anche in altre parti della storia, fra cui la testa di Ned/spaventapasseri): loro due, sul letto, le loro posizioni, il loro calore. Davvero un bellissimo scritto!